I dati li ho letti. Leggi i miei
Chi vuole iniettarsi un siero genico sperimentale non approvato è libero di farlo. Sarò libero io di non farlo?
La somministrazione è sperimentale, perchè ci sono molti effetti collaterali potenzialmente dannosi da mettere in conto, per farla si deve firmare un foglio di liberatoria che scagioni totalmente chi ha praticato l’iniezione, chi ha prodotto il siero e chi ha organizzato e disposto tutto l’ambaradan del ciclo di inoculazione. Teniamo anche conto che, a monte di tutto questo, Big Pharma è già de-responsabilizzata, per contratto, per tutti gli effetti più o meno deleteri che dovessero verificarsi a fronte dell’utilizzo del siero inoculato.
Non può essere impositiva (ma vogliono renderla tale per altre strade) perchè un siero sperimentale si dovrebbe usare solo come extrema ratio quando la malattia sia terribilmente pericolosa e “non ci sono altre cure” da praticare. Sul “terribilmente pericolosa”, basterebbero i numeri, con percentuali da zero virgola, per declassare il tutto al livello di una influenza molto aggressiva. Sulla mancanza di cure basta citare l’idrossiclorodichina, gli anticorpi monoclonali, il siero autoimmune, ecc. unite alle vitamine C e D come attenuanti del processo, tutti aspetti studiati ed applicati con successo in decine di migliaia di casi. Studiati, però, dopo i colpevoli ritardi dovuti al divieto di eseguire autopsie, cosa indispensabile per studiare ogni nuovo virus sconosciuto se si vuole comprendere come agisce, quali organi attacca, come opera, come reagisce, ecc. Inutile dire che queste terapie, pur applicate con successo, sono vietate da tutti i protocolli ufficiali, forse (o proprio per questo) per essere obbligati a cercare rifugio nel cosidetto vaccino, anche se è solo sperimentale.
E’ da ingoiare anche il fatto, chiarissimo, che lor signori sono ben al corrente di tutto questo.
Anche su questo fronte basti citare un solo elemento di prova: l’imposizione del “Green Pass” è arrivata tramite un DPCM, di contiana memoria, invece di un Decreto Legge o un Disegno di Legge. Chi ha disposto e firmato il DPCM, infatti, sa bene che, in base a quanto sopra, un Decreto Legge sarebbe stato palesemente contro Legge, allora si è ripiegato su un atto amministrativo (tale è ogni DPCM) per togliere ai cittadini diritti costituzionalmente garantiti. Cioè un atto legislativo di infimo livello, senza controllo parlamentare, per cancellare diritti inalienabili garantiti al livello massimo.
Alcuni aspetti sono già stati ampiamente illustrati da Hannah Arendt nel suo celeberrimo “La banalità del male”. Ma questo non è ancora sufficiente. Non è solo la banalità del male. E’ l’assuefazione. E’ l’adeguamento acritico, E’ l’indifferenza verso le piccole cose, i piccoli sopprusi, nella vergognosa speranza che l’accettazione di un soppruso piccolo ci preservi da uno più grande, senza comprendere, invece, che ne è solo la premessa e l’inizio di un percorso perverso che porterà, inevitabilmente, al male maggiore per approdare, infine, al male assoluto.
Stanno anche cercando di coprire tutte le altre incongruenze ed i ritardi che puntualmente, a settembre, torneranno sulla breccia. Non si è fatto nulla per le scuole. Non si è fatto nulla per i trasporti. Non si è fatto nulla per la sanità, (anzi per la salute dei cittadini) se non dedicarsi male all’unica malattia che imperversa sovrana, il COVID, visto che nessuno parla più di altre malattie che ormai sono antichità e sono scomparse dai radar.
Ognuno si dia la risposta che ritiene, in base alla propria esperienza ed al proprio sentire, ma soprattutto impariamo a stimolare la nostra curiosità, a farci domande, a guardare dietro le apparenze che raramente sono lo specchio della vera realtà.
Non è vero che la Verità non esiste e che tutto è relativo. Solo che occorre cercarla molto più in alto rispetto ai pennivendoli di turno. Soprattutto occorre cercarla dentro di noi.