Autore Topic: LAPIDES CLAMABUNT: M. Viganò sul divieto di Papa Francesco della Messa antica  (Letto 1649 volte)

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Offline Vicus

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Re:LAPIDES CLAMABUNT: M. Viganò sul divieto di Papa Francesco della Messa antica
« Risposta #15 il: Settembre 18, 2021, 09:21:37 am »
Ma vuoi mettere qualche setta alla Chiesa che è sopravvissuta 2000 anni anche in condizioni difficilissime? Non parlo solo di persecuzioni, ma anche di attacchi alla fede (arianesimo, catarismo, neoplatonismo)
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:LAPIDES CLAMABUNT: M. Viganò sul divieto di Papa Francesco della Messa antica
« Risposta #16 il: Settembre 18, 2021, 09:27:58 am »
Eccolo, un bell'esempio di fede (ex radicale convertito e logicamente perseguitato). Questo testo non si applica solo ai potenti della Terra, ma a tutti, quel che succede a Bruxelles o in Parlamento accade in proporzioni ridotte ovunque, persino negli spazi maschili:

Assistiamo – pressocchè impotenti – ad una rappresentazione che vuole trasformare il mondo che conoscevamo in un mondo abitato solo da dannati e derelitti.
Uomini insulsi, vuoti, privi di scrupoli, pregni di voglia di potere su altri uomini, si fanno servi del principe delle tenebre e agiscono sotto le sue direttive. Creano divisione, confusione e disordine. Il processo di liquidazione – ampiamente avanzato e quasi del tutto compiuto – della struttura terrena della Chiesa, lascia a questi uomini campo libero e si riverbera su tutti gli ambiti della vita sociale e politica. L’obiettivo è distruggere tutto quello che Dio ha creato, per concederlo alla disponibilità dell’uomo. A cominciare dalla sua dignità, dal suo amore per la Verità, per la sua Libertà, per la sua stessa Vita. La morte, che fa parte della Vita ed è suo compimento – che bisogna amare, come si ama la vita, perché se ce lo meriteremo segnerà l’incontro eterno con Nostro Signore Gesù Cristo – viene usata come strumento per generare inquietudine, isolamento, angoscia, paura.

Qualcuno se la vuole prendere la nostra vita. Vuole sottrarcela, possederla, disporne a suo piacimento, farne cibo per cani. La disprezza perché deriva da Colui nei confronti del quale ha compiuto la sua ribellione e vuole che anche noi seguiamo la stessa strada. Ci vuole suoi. Prede da addomesticare e divorare.

Non si può comprendere quello che accade intorno a noi, se non si ha presente la scena che si consumò sul Golgota, quando l’Uomo-Dio chinò il capo e spirò. Il Cielo rispose con l’oscurità. La Terra vibrò intensamente. Tremarono tutti e alcuni – solo in quel momento – compresero quanto che era accaduto. Il mondo si era reso nemico della Verità, come l’Uomo-Dio testimoniò con le Sue ultime parole: Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno (Lc 23, 34).

Da quel momento iniziò quello che Gesù aveva profetizzato: si sviluppò la lotta tra il Bene e il Male, che ora è giunta all’inizio del suo epilogo. Dio separerà in modo selettivo il Bene dal Male, il grano dalla zizzania, che ora vivono insieme.
Vogliamo continuare ad agire con la nostra ignavia, con la nostra pusillanimità, con la nostra omissione, con la nostra cattiva coscienza? O vogliamo liberarci da tutte le pastoie umane e comportarci da figli di Dio, battezzati nel Suo nome e solo a Lui obbedienti?

La questione è una sola, semplice. Non cè alcun bisogno di girarci intorno con le parole. Chi vuole capire, capisca. E’ iniziata la conta di coloro che stanno con Dio e di coloro che stanno contro Dio. Bisogna scegliere da che parte stare. Ora. Perché dopo sarà troppo tardi.

A chi sta con Dio toccherà soffrire molto, con gioia, come dice san Paolo. Quella gioia deriva direttamente dalla promessa che Gesù ha fatto a coloro che rimarranno nella Sua sequela. Gli altri, saranno dannati per l’eternità.

All’inizio, dicevo che ci sembra di essere impotenti. Gli Apostoli erano solo dodici. Nel nome del loro Maestro e della Sua Parola, evangelizzarono il mondo allora conosciuto. Noi, nel nome di Cristo, che cosa siamo capaci di fare rispetto a noi stessi, a coloro che ci sono vicini, al mondo che ci circonda? Che cosa può valere, agli occhi di Dio, la nostra vita, se non pieghiamo le nostre ginocchia sotto la Croce di Cristo, accanto a Sua Madre, ogni giorno, per tutto il tempo che ci sarà ancora concesso di vivere? Solo così potremo ricevere la forza, il coraggio, la virilità di affrontare il tempo che viviamo. Appellarsi agli uomini non ha alcun significato. Non produrrà nulla. Appelliamoci al Cielo, dove c’è la nostra salvezza. Il Cielo, il Cielo, scriveva suor Lucia di Fatima dopo aver visto la visione dell’Inferno. Dal Cielo chiediamo la protezione della Madre di Nostro Signore e della Madre Nostra, della Corredentrice e Mediatrice dell’Umanità intera.

Con umiltà, Vi invito ad essere forti, coraggiosi, prudenti, come Lei vuole che noi siamo, Vi invito ad essere miti. Vi invito a fare o a rinnovare la consacrazione al Suo Cuore Immacolato, perché possa guidare le nostre azioni, mantenerci saldi nella fede e nella Grazia, testimoni della Provvidenza e della Bontà di Dio, che non ci abbandonerà mai se Gli rimarremo fedeli.

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Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline lo scomunicato

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Re:LAPIDES CLAMABUNT: M. Viganò sul divieto di Papa Francesco della Messa antica
« Risposta #17 il: Settembre 18, 2021, 09:50:11 am »
bella testimonianza di uno che crede, nulla da eccepire.
ma la fede si basa su un presupposto che non è dimostrabile e che si accetta a priori.
personalmente credo che questo presupposto sia fondato sul nulla e che nulla abbia a spartire con la realtà anche storica.
quello che sta avvenendo, mi pare, può essere paragonato solo a ciò che è avvenuto nel terzo secolo, il passaggio da una visione pagana di dio e dell'uomo a quella sorta dal cristianesimo. è la fine di un epoca come dico in quella pseudo poesia postata prima. ciò che ne verrà non sarà un bene per l'uomo.
comprendo che dal punto di vista di chi crede che tutto sia voluto da dio, difronte allo scempio che stiamo vivendo dio intervenga, ma secondo me questa possibilità è fondata sul nulla.
Onde io pregio i morti, che già son morti, più che i viventi, che sono in vita fino ad ora.  Anzi più felice che gli uni, e che gli altri, giudico colui che fino ad ora non è stato; il qual non ha vedute le opere malvage che si fanno sotto il sole.

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Re:LAPIDES CLAMABUNT: M. Viganò sul divieto di Papa Francesco della Messa antica
« Risposta #18 il: Settembre 18, 2021, 11:03:12 am »
La miglior prova dell'esistenza di Dio è la fuminea diffusione del cristianesimo senza alcun mezzo umano, in un contesto fortemente ostile e scettico. E' chiaro che questa diffusione non è avvenuta solo con belle parole, né certo con l'alargizione di favori e prebende. Inoltre la disciplina dei cristiani dei primi secoli era molto severa, per esempio gli adulteri (rarissimi) dovevano rasarsi il capo per tutta la vita, per cui la vita cristiana non aveva alcuna attrattiva umana: rigore nei costumi, nessun agio, nessun potere, persecuzioni. All'epoca tra l'altro erano già diffuse le religioni misteriche che promettevano paradisi senza alcun cambiamento di vita; eppure, in pochi secoli l'Europa divenne cristiana
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline lo scomunicato

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Re:LAPIDES CLAMABUNT: M. Viganò sul divieto di Papa Francesco della Messa antica
« Risposta #19 il: Settembre 18, 2021, 11:57:38 am »
per Vicus: avrei molto da ridire su ciò che scrivi ma lo ritengo inutile.
ammiro però la tua apologia e la tua visione monodirezionale
Onde io pregio i morti, che già son morti, più che i viventi, che sono in vita fino ad ora.  Anzi più felice che gli uni, e che gli altri, giudico colui che fino ad ora non è stato; il qual non ha vedute le opere malvage che si fanno sotto il sole.

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Re:LAPIDES CLAMABUNT: M. Viganò sul divieto di Papa Francesco della Messa antica
« Risposta #20 il: Settembre 18, 2021, 12:04:40 pm »
Ho da ridire solo sul monodirezionale: la Storia prende sempre pieghe inaspettate
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline lo scomunicato

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Re:LAPIDES CLAMABUNT: M. Viganò sul divieto di Papa Francesco della Messa antica
« Risposta #21 il: Settembre 18, 2021, 14:51:40 pm »
che la storia prende direzioni inaspettate forse è vero.
non intendevo offendere, ho manifestato solo una mia impressione.
chiedo scusa.
Onde io pregio i morti, che già son morti, più che i viventi, che sono in vita fino ad ora.  Anzi più felice che gli uni, e che gli altri, giudico colui che fino ad ora non è stato; il qual non ha vedute le opere malvage che si fanno sotto il sole.

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Re:LAPIDES CLAMABUNT: M. Viganò sul divieto di Papa Francesco della Messa antica
« Risposta #22 il: Settembre 18, 2021, 15:17:19 pm »
Non mi sono offeso :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.