Autore Topic: inquietante articolo dell' Avvenire  (Letto 2358 volte)

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inquietante articolo dell' Avvenire
« il: Agosto 08, 2021, 12:44:54 pm »

L'articolo seguente lo trovo molto inquietante:
https://www.avvenire.it/mondo/pagine/stati-uniti-il-dilemma-dei-medici-curare-i-non-vaccinati?fbclid=IwAR2dPW3wCANy-SUDu2xwpmETHDWg787_7jfdYmFjgOeH_GuphIx1e5OC3QM

vi è una logica vecchiotestamentaria del punire, "te la sei cercata".    Su un giornale cattolico da cui mi aspetto comunque un'attenzione al sofferente e un'apertura (anche se con ferma condanna dell'atto) lo trovo fortemente dissonante.

Non vorrei che questi articoli si moltiplicassero finchè qualcuno non azzarderà a rompere la barriera e passare dallo sfogo del medico sotto pressione alla lucida e razionale richiesta di non curare i non vaccinati.

Limite che una volta superato si potrebbe applicare un po' a tutte le malattie:   i fumatori, i sovrappeso, chi rischia la vita in qualche sport .... ovunque la morale comune esprime una condanna sdegnosa.



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Re:inquietante articolo dell' Avvenire
« Risposta #1 il: Agosto 08, 2021, 12:57:22 pm »
Hai ragione: Avvenire non rappresenta più da tempo il pensiero cattolico. Come dice il proverbio: il pesce marcio puzza dalla testa
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:inquietante articolo dell' Avvenire
« Risposta #2 il: Agosto 08, 2021, 13:22:54 pm »
Limite che una volta superato si potrebbe applicare un po' a tutte le malattie:   i fumatori, i sovrappeso, chi rischia la vita in qualche sport .... ovunque la morale comune esprime una condanna sdegnosa.

Impossibile. Ovunque c'e' business la malattia, la morte, il rischio di vita non ha alcuna importanza.

Basta vedere come vogliono proteggere, per cosi' dire, a tutti i costi la popolazione mondiale (quella piu' ricca, in Africa non ci sono tutti i vaccinati che abbiamo qua) dal SARS-CoV-2 e allo stesso tempo vendono come niente fosse sigarette e alcol che ammazzano molte piu' persone l'anno di quanto la malattia covid-19 faccia.

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« Risposta #3 il: Agosto 08, 2021, 13:27:51 pm »
Impossibile. Ovunque c'e' business la malattia, la morte, il rischio di vita non ha alcuna importanza.

Basta vedere come vogliono proteggere, per cosi' dire, a tutti i costi la popolazione mondiale (quella piu' ricca, in Africa non ci sono tutti i vaccinati che abbiamo qua) dal SARS-CoV-2 e allo stesso tempo vendono come niente fosse sigarette e alcol che ammazzano molte piu' persone l'anno di quanto la malattia covid-19 faccia.


spero tu abbia ragione.

io sono uno di quelli che teme che in futuro possano essere introdotti costi per le cure derivate da comportamento sbagliato e vi possa essere una pressione sociale su anziani non autosufficienti (e poveri) per ricorrere all'eutanasia.

perchè riflettendo su quel che dici, tu hai ragione ma purchè vi siano  i soldi.  se i soldi non vi sono e non "sei produttivo" (parafrasando un presidente di regione italiano) puoi anche morire per il Sistema.
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« Risposta #4 il: Agosto 08, 2021, 13:46:19 pm »

perchè riflettendo su quel che dici, tu hai ragione ma purchè vi siano  i soldi.  se i soldi non vi sono e non "sei produttivo" (parafrasando un presidente di regione italiano) puoi anche morire per il Sistema.

E' cosi'. E' l'essenza del neoliberismo che vuole mercificare ogni cosa, persino i bambini e i sentimenti.

Tutto cio' che ha un valore per loro e' merce. Questo e' un abominio, una mostruosita', che deve finire e finira' inevitabilmente col collasso dell'Occidente.

Non ho mai letto approfonditamente Evola, ma credo che in alcune cose ci abbia azzeccato, come ci aveva azzeccato credo Heidegger (altro autore che non ho letto approfonditamente): la morte dell'Occidente e' inevitabile nel preciso momento che qualsiasi cosa di sacro (la Patria, la Famiglia) viene violata e umiliata dal consumismo sfrenato, dalla mercificazione. In poche parole, e' la morte di Dio, inteso come de-sacralizzazione, che segna il punto di non ritorno di qualsiasi civilta', perche' scardinato l'Ordine Trascendente che proviene dall'alto, ogni cosa viene relativizzata e diventa uso e consumo di chiunque abbia le risorse finanziarie adeguate.


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Re:inquietante articolo dell' Avvenire
« Risposta #5 il: Agosto 08, 2021, 14:12:19 pm »


questa morte dell'occidente viene annunciata da tempo ma a me pare che se proprio si vuole rintracciare  "lo spirito del tempo"  occidentale attuale, esso  sia proprio il dominio del denaro (il capitalismo) e l'oriente non stia facendo altro, con il suo modello misto di Stato e affari  poco rispettoso dell'individuo, di amplificare questa caratteristica.

Secondo me ci aspetta questo nel lungo periodo (credo che io già non ci sarò più):
https://it.wikipedia.org/wiki/Transumanesimo
ma in forma classista ovvero con classi potenziate grazie ai propri soldi e classi non potenziate e magari deteriorate perchè povere.

hai mai letto giorgio locchi ?



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« Risposta #6 il: Agosto 08, 2021, 14:16:31 pm »
“Venne infine un tempo in cui tutto ciò che gli uomini avevano considerato come inalienabile divenne oggetto di scambio, di traffico, e poteva essere alienato; il tempo in cui quelle stesse cose che fino allora erano state comunicate ma mai barattate, donate ma mai vendute, acquisite ma mai acquistate – virtú, amore, opinione, scienza, coscienza, ecc. – tutto divenne commercio. È il tempo della corruzione generale, della venalità universale, o – per parlare in termini di economia politica – il tempo in cui ogni realtà, morale e fisica, divenuta valore venale, viene portata al mercato per essere apprezzata al suo giusto valore.”
(Karl Marx, Miseria della filosofia, 1847)
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« Risposta #7 il: Agosto 08, 2021, 15:08:19 pm »
“Venne infine un tempo in cui tutto ciò che gli uomini avevano considerato come inalienabile divenne oggetto di scambio, di traffico, e poteva essere alienato; il tempo in cui quelle stesse cose che fino allora erano state comunicate ma mai barattate, donate ma mai vendute, acquisite ma mai acquistate – virtú, amore, opinione, scienza, coscienza, ecc. – tutto divenne commercio. È il tempo della corruzione generale, della venalità universale, o – per parlare in termini di economia politica – il tempo in cui ogni realtà, morale e fisica, divenuta valore venale, viene portata al mercato per essere apprezzata al suo giusto valore.”
(Karl Marx, Miseria della filosofia, 1847)

E' proprio cosi'.
Esattamente per questo ieri citavo Marx e Hegel. Io comunque ci tengo a precisare che non sono un filosofo, e non ho studi umanistici alle spalle. Parlo per conoscenza acquisita grazie alla curiosita', e perche' il mio mestiere e campo di studi sebbene sia puramente scientifico deve connettersi inevitabilmente alla Filosofia, sebbene non questa particolare nicchia.

Sicuramente ci saranno utenti ben piu' esperti di me in questo stesso forum.

Ad ogni modo, il nocciolo della questione e' proprio quello, e Marx lo spiega benissimo. Il limite a questo mostro deumanizzato e' rappresentato dallo stato di Hegel (e' sempre il mio parere, quindi di una persona di scarsa conoscenza umanistica).

Il problema di fondo pero' non e' il capitalismo. Il capitalismo e' sempre esistito sin da quando i fenici commerciavano lungo le coste del mediterraneo. Il problema e' il neo-liberismo, ossia di una impostazione di pensiero che travalica il liberismo (e in un certo senso, io mi ritengo a tratti liberista) e vede nell'annullamento dell'individualismo uno scopo ultimo, a vantaggio dei ricchi.

Il fine ultimo e' il denaro, e l'accumulo di capitale. Per questo motivo ogni oggetto che abbia un valore e' merce. Ogni cosa vendibile sul mercato deve avere un prezzo e deve essere venduta. In questo senso, il neoliberismo vuole che siamo tutti uguali e tutti con gli stessi diritti: il diritto di comprare quello che vogliamo, tutto. Tutto e' mercificabile, e tutto a vantaggio dei Padroni del Vapore: con una moneta privata qualunque transazione significa ricchezza, accumulo, potere per questi.

I dirittl LGBT sono quindi l'ultima frontiera, e sulla quale spingeranno come matti, perche' rappresentano l'ultimo tassello per la realizzazione di una societa' totalmente consumista dove tutto, sentimento, amore, famiglia, patria ... Tutto quanto e' merce. Che tutti abbiano gli stessi diritti e' utile per generare maggiori profitti.

Si arrivera' quindi a sdoganare la pedofilia (avete idea di quanti soldi potrebbe generare?), a invitare le persone a prendere in comodato d'uso tutto: scarpe, vestiti, automobili, case, persino organi, figli, padri/madri. Qualunque cosa.
Il Grande Reset non e' una teoria del complotto, Klaus Schwab ci ha scritto un libro e a leggerlo (io non l'ho letto tutto, ma qualche spezzone su internet) vengono i brividi e il sudore freddo perche' tante delle cose che dice si stanno realizzando.

Gia' case e automobili in comodato d'uso (affitto) esistono. Dove si vuole arrivare? A togliere tutto, abolire la proprieta' privata ... O meglio, concentrarla nelle mani di pochissime persone.

Gia' queste cose, in paesi dove il neoliberismo ha fatto danni enormi, ci sono: UK, Germania, Svezia ne sono degli esempi.

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Re:inquietante articolo dell' Avvenire
« Risposta #8 il: Agosto 08, 2021, 20:27:46 pm »
E' proprio cosi'.
Esattamente per questo ieri citavo Marx e Hegel. Io comunque ci tengo a precisare che non sono un filosofo, e non ho studi umanistici alle spalle. Parlo per conoscenza acquisita grazie alla curiosita', e perche' il mio mestiere e campo di studi sebbene sia puramente scientifico deve connettersi inevitabilmente alla Filosofia, sebbene non questa particolare nicchia.

Sicuramente ci saranno utenti ben piu' esperti di me in questo stesso forum.

Ad ogni modo, il nocciolo della questione e' proprio quello, e Marx lo spiega benissimo. Il limite a questo mostro deumanizzato e' rappresentato dallo stato di Hegel (e' sempre il mio parere, quindi di una persona di scarsa conoscenza umanistica).

Il problema di fondo pero' non e' il capitalismo. Il capitalismo e' sempre esistito sin da quando i fenici commerciavano lungo le coste del mediterraneo. Il problema e' il neo-liberismo, ossia di una impostazione di pensiero che travalica il liberismo (e in un certo senso, io mi ritengo a tratti liberista) e vede nell'annullamento dell'individualismo uno scopo ultimo, a vantaggio dei ricchi.

Il fine ultimo e' il denaro, e l'accumulo di capitale. Per questo motivo ogni oggetto che abbia un valore e' merce. Ogni cosa vendibile sul mercato deve avere un prezzo e deve essere venduta. In questo senso, il neoliberismo vuole che siamo tutti uguali e tutti con gli stessi diritti: il diritto di comprare quello che vogliamo, tutto. Tutto e' mercificabile, e tutto a vantaggio dei Padroni del Vapore: con una moneta privata qualunque transazione significa ricchezza, accumulo, potere per questi.

I dirittl LGBT sono quindi l'ultima frontiera, e sulla quale spingeranno come matti, perche' rappresentano l'ultimo tassello per la realizzazione di una societa' totalmente consumista dove tutto, sentimento, amore, famiglia, patria ... Tutto quanto e' merce. Che tutti abbiano gli stessi diritti e' utile per generare maggiori profitti.

Si arrivera' quindi a sdoganare la pedofilia (avete idea di quanti soldi potrebbe generare?), a invitare le persone a prendere in comodato d'uso tutto: scarpe, vestiti, automobili, case, persino organi, figli, padri/madri. Qualunque cosa.
Il Grande Reset non e' una teoria del complotto, Klaus Schwab ci ha scritto un libro e a leggerlo (io non l'ho letto tutto, ma qualche spezzone su internet) vengono i brividi e il sudore freddo perche' tante delle cose che dice si stanno realizzando.

Gia' case e automobili in comodato d'uso (affitto) esistono. Dove si vuole arrivare? A togliere tutto, abolire la proprieta' privata ... O meglio, concentrarla nelle mani di pochissime persone.

Gia' queste cose, in paesi dove il neoliberismo ha fatto danni enormi, ci sono: UK, Germania, Svezia ne sono degli esempi.

concordo sostanzialmente sul discorso generale in particolare il volerci far diventare privi di proprietà che non siano bit/denaro e renderci affittuari di ogni cosa, consumatori estremi di servizi  e il La vedo diversamente su alcuni punti particolari.

esempio di difformità:

1) secondo me il capitalismo non è sempre esistito,  io la vedo come la vede questo articolo scritto da Pellicani che secondo me è molto lucido nelle analisi:
https://maschileindividuale.wordpress.com/2021/08/08/cosa-e-il-capitalismo/

quel che noto io oggi, è che la tecnica ha la capacità di agire sui corpi, diventa biopolitica come intesa dai transumanisti . 
E quel a cui dobbiamo stare attenti.

2) Non condivido che l'apertura ai diritti lbgt sia una volontà dell capitalismo.
Per due motivi principali:   le culture ariane sono state piuttosto aperte alla sessualità liquida.  Omo e bisex erano diffusissimi a Roma e nell'antica grecia.
I miti greci poi   ci tramandano  pensieri più estremi sugli accoppiamenti, persino tra uomo e animale.
Altri tipi di società come le abramitiche sono invece piuttosto restie in merito, a noi tramite il cristianesimo è toccato questo tipo di morale.
Che finchè non vi era la ricchezza del mondo industriale poteva anche avere un senso (massimizzare i figli ) ma con l'avvento della società del benessere perde ogni tipo di necessità.
Essendo persone adulte  e consapevoli vedo il legare questo tema dei diritti lgbt alla pedofilia solo come un lascito della cultura cristiana.  Forse perchè nella chiesa si sono rifugiati tanti omosessuali e pederastri confondendo i due piani con l'insalubre costriuzione della castità (non applicabile a quella marea di gente che si faceva prete o monaco)




anche io non ho studi umanistici se non il qualcosa letta per passione e quelle quattro stupidate di filosofia al liceo. 


per quanto mi riguarda cerco di orientare i miei consumi evitando le multinazionali (ad esempio faccio il "compra sud" che corrisponde a comprare da piccole-medie aziende,  come banca ho le Poste che sono statali... e roba così ) ed evitando le tipiche mode consumistiche (calcio, moda/vestiti,  macchinoni ...) .  Non basterà certamente e ci saranno varie incoerenze ma si fa quel che si può.

Cerco inoltre di leggere su più culture. Ho trovato questo un grosso limite di quasi tutti i simpatizzanti: chi è nero, legge solo roba nera; chi è cattolico, legge solo roba cattolica; chi è comunista, legge solo roba comunista.
Penso che mettersi su vari punti di vista, sia utile, quantomeno per farsi gli anticorpi se non per acquisire nuovi strumenti (ad esempio a me la lezione di von mises sulla capacità di una società pianificata di capire la reale necessità della domanda e dei bisogni)


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« Risposta #9 il: Agosto 08, 2021, 22:05:08 pm »
Fritz ci hai preso, lo Stato moderno è figlio delll'idealismo hegeliano, il comunismo poi dichiaratamente.
Heidegger è un altro che, semplificando al massimo, nega la conoscibilità del reale che sostituisce con impressioni soggettive: chi crede di essere donna è donna, chi crede di essere albero è un albero. Ora si cerca di introdurre la fenomenologia nel pensiero cattolico, come se non ci fossero già abbastanza danni.

Bhisma ho letto di tutto, Marx compreso (non tutto ovviamente) per cui ritengo di essermi fatto un quadro sufficientemente esatto e coerente del presente. Guarda caso, sono arrivati alle stesse mie conclusioni personaggi di idee molto diverse dalle mie, anche atei o provenienti dalla sinistra.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline fritz

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« Risposta #10 il: Agosto 08, 2021, 23:42:17 pm »
2) Non condivido che l'apertura ai diritti lbgt sia una volontà dell capitalismo.
Per due motivi principali:   le culture ariane sono state piuttosto aperte alla sessualità liquida.  Omo e bisex erano diffusissimi a Roma e nell'antica grecia.
I miti greci poi   ci tramandano  pensieri più estremi sugli accoppiamenti, persino tra uomo e animale.
Altri tipi di società come le abramitiche sono invece piuttosto restie in merito, a noi tramite il cristianesimo è toccato questo tipo di morale.
Che finchè non vi era la ricchezza del mondo industriale poteva anche avere un senso (massimizzare i figli ) ma con l'avvento della società del benessere perde ogni tipo di necessità.
Essendo persone adulte  e consapevoli vedo il legare questo tema dei diritti lgbt alla pedofilia solo come un lascito della cultura cristiana.  Forse perchè nella chiesa si sono rifugiati tanti omosessuali e pederastri confondendo i due piani con l'insalubre costriuzione della castità (non applicabile a quella marea di gente che si faceva prete o monaco)

Non volevo intendere di essere contro le unioni gay, volevo dire che  la storia dei diritti LGBT e' un cavallo di Troia pericolosissimo perche' dentro cela la sdoganazione del relativismo e del nichilismo secondo il quale il genere e' "quello percepito", e tende a legalizzare ogni tipo di rapporto sentimentale perche' mercificabile e quindi puo' generare profitto.
Inoltre e' un danno a doppia faccia: contribuisce a disgregare l'unione delle persone atomizzandole e rendendo gli individui delle monadi vaganti senza identita' e cultura.

E' ovvio che anche i greci tollerassero l'omosessualita', come i romani. Il problema non e' negare queste cose, ma sfruttare questa lotta per infilarci dentro la normalizzazione di ogni cosa purche' abbia valore e possa generare profitto, non per ultimo la pedofilia che gia' e' in agenda.


Ritengo che il benessere non possa rendere superflui dei rituali tipici del genere Homo Sapiens.

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« Risposta #11 il: Agosto 08, 2021, 23:52:13 pm »
Tutto vero. Secondo me la posizione più equilibrata è quella di paesi che tollerano l'omosessualità ma ne vietano la propaganda (nelle scuole poi, è un abominio). E non lo fanno per motivi religiosi, ma nell'interesse del Paese (non sto qui a ripetere per la millesima volta le ragioni).
L'alternativa, quasi inevitabile se continua la tendenza demografica attuale, di cui sono responsabili anche le potenti lobby arcobaleno, è l'instaurazione di teocrazie (islamiche ovviamente) che agli LGBT comminano sanzioni che è facile immaginare. Si chiama eterogenesi dei fini.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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« Risposta #12 il: Agosto 09, 2021, 00:34:00 am »
Non volevo intendere di essere contro le unioni gay, volevo dire che  la storia dei diritti LGBT e' un cavallo di Troia pericolosissimo perche' dentro cela la sdoganazione del relativismo e del nichilismo secondo il quale il genere e' "quello percepito", e tende a legalizzare ogni tipo di rapporto sentimentale perche' mercificabile e quindi puo' generare profitto.
Inoltre e' un danno a doppia faccia: contribuisce a disgregare l'unione delle persone atomizzandole e rendendo gli individui delle monadi vaganti senza identita' e cultura.

E' ovvio che anche i greci tollerassero l'omosessualita', come i romani. Il problema non e' negare queste cose, ma sfruttare questa lotta per infilarci dentro la normalizzazione di ogni cosa purche' abbia valore e possa generare profitto, non per ultimo la pedofilia che gia' e' in agenda.


Ritengo che il benessere non possa rendere superflui dei rituali tipici del genere Homo Sapiens.


voglio agganciarmi a questo per completare una contestazione che mi faceva vicus: il mio blog si chiama "maschile individuale".
guardo quindi all'individuo ( il nome è anche in contrapposizione a "maschile plurarale" associazione maschile filo femminista).
ma il mio individuo non nega la parte collettiva e valoriale.
esser individuo significa appunto esser una unità pensante, non un ingranaggio, ma che collabora e crea relazioni con altri individui.
crea rapporti: famiglia, amicizia.
crea ricchezza tramite il proprio lavoro, fantasia, rischio.
agisce in una collettività-
si confronta con le grandi domande della filosofia.

lo fa da individuo in mezzo agli altri individui.
questo è necessario ad ogni individuo.
ma nel fare questo si rifiuta una dominazione esterna che sia  quella di un clero, di un potentato economico, di una qualsiasi casta.
il rifiuto categorico di sottomettere l'individuo ad un ente esterno deciso da altri.
io non nego l'Assoluto  e il Bene. Dico che il tuo Assoluto non è il mio Assoluto, il tuo Bene non è il mio Bene quindi nè io posso imporlo a te nè tu a me.

il motivo per cui lotto contro il femminismo o il capitalismo non è l'adesione al mondo patriarcale o alla società guerriera/religiosa
ma il rifiuto della loro gerarchia e della loro imposizione.
ci sarà sempre una società con delle elites e una cultura opprimente.
questa elites in questo momento è quella che detiene il capitale.
(in italia si aggiunge il politicamente corretto ma anche apparati burocratici, prima fra tutti la magistratura)
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Re:inquietante articolo dell' Avvenire
« Risposta #13 il: Agosto 09, 2021, 00:50:37 am »
Sicuramente la buona intenzione c'è, ma il rifiuto dell'autorità è appunto la premessa dell'individualismo.
Il clero non domina, non ha alcun potere coercitivo a differenza di altre entità. Sin dai primi secoli è stata sancita la libertà di coscienza, la fede non si può imporre è un atto volontario (immagino le repliche a carattere storico ma non mi dilungo).
E' anche volontario rivolgersi a persone competenti per il proprio progresso spirituale e d'altra parte il sacerdozio è abnegazione, sacrificio non dominio a partire dal confessionale cheper i sacerdoti (come mi hanno detto loro stessi) è una penitenza.

le nostre città come le coppie che si sfasciano lo testimoniano: senza valori spirituali comuni, non si può edificare nulla. I centri abitati moderni non hanno nessun piano coerente, sono l'immagine del caos, una prova infonfutabile del fallimento dei valori laicisti.
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« Risposta #14 il: Agosto 09, 2021, 01:02:15 am »
Citazione
in italia si aggiunge il politicamente corretto

bhishma, il politicamente corretto è un tumore maligno che ha avuto origine altrove e che ammorba molti Paesi.
Non solo l'Italia.