inquietante articolo dell' Avvenire

[fritz]

esser individuo significa appunto esser una unità pensante, non un ingranaggio, ma che collabora e crea relazioni con altri individui.
crea rapporti: famiglia, amicizia.
crea ricchezza tramite il proprio lavoro, fantasia, rischio.
agisce in una collettività-
si confronta con le grandi domande della filosofia.

lo fa da individuo in mezzo agli altri individui.
questo è necessario ad ogni individuo.
ma nel fare questo si rifiuta una dominazione esterna che sia  quella di un clero, di un potentato economico, di una qualsiasi casta.
il rifiuto categorico di sottomettere l'individuo ad un ente esterno deciso da altri.
io non nego l'Assoluto  e il Bene. Dico che il tuo Assoluto non è il mio Assoluto, il tuo Bene non è il mio Bene quindi nè io posso imporlo a te nè tu a me.

Io ritengo che la gerarchia esiste in Natura ed e' inevitabile che si imponga sulle vite delle persone. Non ha senso andare contro la Natura, addirittura andare contro la propria Natura.
In questo senso, la societa' guerriera/religiosa la ritengo superiore a quella neoliberista (ritengo il neoliberismo il tramonto dell'Occidente definitivo, e' solo questione di capire come l'Occidente deve morire ma e' ormai clinicamente morto).

Il femminismo per come lo vedo io e' solo l'ennesima mossa neoliberista, una delle prime probabilmente: in un colpo hanno dimezzato i salari, raddoppiato le tasse.

Distrutto il concetto di famiglia il neoliberismo ha vinto, e questo era possibile manipolando il sesso debole (in tutti i sensi) perche' e' piu' facile da soggiogare. Ma le donne d'altra parte sono sempre state quello che sono ... Sono gli uomini che sono stati bombardati, ridicolizzati, bersagliati e minacciati di reprimere la proprie mascolinita' e virilita' e tutto questo ha potuto aver luogo solamente cosi'.

I diritti lgbt e tutto il politicamente corretto hanno come fine ultimo reprimere la virilita' dell'uomo, perche' e' l'uomo colui che si ribella, colui che ha il pensiero indipendente. Una donna non si ribellera' mai all'autorita', e' il lavoratore dipendente perfetto per i padroni.

Le differenze tra uomini e donne esistono, e sono profonde, cosi' come le differenze come individui: uno non vale uno.
Che poi, nel privato, ognuno possa scegliere di fare ed essere cio' che vuole, nulla da dire.

Il motivo per il quale l'Occidente collassera' e' proprio questo: ha perso la sua virilita', e finira' inevitabilmente in una grande orgia e implodera' su se' stesso, come Sodoma e Gomorra.


P.S.

Il politicamente corretto e' stato introdotto in Italia dalla nostra sinistra-arcobaleno-petalosa, importato dal modello anglo-americano, ossia dalla madrepatria del Neoliberismo.

[Vicus]

Il motivo per il quale l'Occidente collassera' e' proprio questo: ha perso la sua virilita', e finira' inevitabilmente in una grande orgia e implodera' su se' stesso, come Sodoma e Gomorra.

Appunto. Discutibile l'abbinamento guerriera/religiosa, come se la religione portasse guerra, altro pallino femminista e antimaschile, chi non ci crede verifichi.
D'altronde una caratteristica dell'uomo è "difendere i confini" e soprattutto la propria civiltà. L'uomo di oggi molle, rimbambito da porno, TV e droghe non a caso non difende la propria cultura, è fatalista e indifferente a tutto. L'unica cosa che sembra interessargli è ottenere sesso e intrattenimento facilmente e in abbondanza. Il prodotto (pianificato) del Mercato globale.

[Utente cancellato]

bhishma, il politicamente corretto è un tumore maligno che ha avuto origine altrove e che ammorba molti Paesi.
Non solo l'Italia.

su questo sono d'accordo.
in italia è di importazione.
come quasi tutto.
anche gran parte della QM e delle critiche al Sistema (culturale, economico..)   è in realtà un americanismo  o  quando va bene dei mangiarane.

[Utente cancellato]

Io ritengo che la gerarchia esiste in Natura ed e' inevitabile che si imponga sulle vite delle persone. Non ha senso andare contro la Natura, addirittura andare contro la propria Natura.
In questo senso, la societa' guerriera/religiosa la ritengo superiore a quella neoliberista (ritengo il neoliberismo il tramonto dell'Occidente definitivo, e' solo questione di capire come l'Occidente deve morire ma e' ormai clinicamente morto).

Il femminismo per come lo vedo io e' solo l'ennesima mossa neoliberista, una delle prime probabilmente: in un colpo hanno dimezzato i salari, raddoppiato le tasse.

Distrutto il concetto di famiglia il neoliberismo ha vinto, e questo era possibile manipolando il sesso debole (in tutti i sensi) perche' e' piu' facile da soggiogare. Ma le donne d'altra parte sono sempre state quello che sono ... Sono gli uomini che sono stati bombardati, ridicolizzati, bersagliati e minacciati di reprimere la proprie mascolinita' e virilita' e tutto questo ha potuto aver luogo solamente cosi'.

I diritti lgbt e tutto il politicamente corretto hanno come fine ultimo reprimere la virilita' dell'uomo, perche' e' l'uomo colui che si ribella, colui che ha il pensiero indipendente. Una donna non si ribellera' mai all'autorita', e' il lavoratore dipendente perfetto per i padroni.

Le differenze tra uomini e donne esistono, e sono profonde, cosi' come le differenze come individui: uno non vale uno.
Che poi, nel privato, ognuno possa scegliere di fare ed essere cio' che vuole, nulla da dire.

Il motivo per il quale l'Occidente collassera' e' proprio questo: ha perso la sua virilita', e finira' inevitabilmente in una grande orgia e implodera' su se' stesso, come Sodoma e Gomorra.


P.S.

Il politicamente corretto e' stato introdotto in Italia dalla nostra sinistra-arcobaleno-petalosa, importato dal modello anglo-americano, ossia dalla madrepatria del Neoliberismo.

il preferire la società guerriero/religiosa a quella capitalistica è solo una questione di gusti.
non devi confondere i tuoi gusti personali con l'oggettività.
cmq  la società capitalistica ha sconfitto quella guerriero/religiosa e questo potrebbe essere indicarci chi è superiore a chi, almeno in determinate condizioni.
così come non esiste un matriarcato diffuso in presenza di patriarcato,
così quando è stato il momento non c'è stata la tenuta della civiltà feudale rispetto a quella borghese.

cmq è molto facile parlare di etiche e civiltà lontane, nel tempo o nello spazio,  quando si vive comodamente con l'aria condizionata, l'auto, il frigo e tutte le comodità del consumismo borghese.
ricorda un po' il discorso dei comunisti italiani con l'unione sovietica.  bella finchè stava lontano.

le gerarchie a mio pare sono mobili e date dall'ambiente, in un determinato ambiente può stare caio sopra, in altro può stare tizio.
il problema sta su chi vuole renderle assolute e imporle anche quando non sono necessarie al funzionamente della società.  quella gerarchia è parassitismo.

[Utente cancellato]

Sicuramente la buona intenzione c'è, ma il rifiuto dell'autorità è appunto la premessa dell'individualismo.
Il clero non domina, non ha alcun potere coercitivo a differenza di altre entità. Sin dai primi secoli è stata sancita la libertà di coscienza, la fede non si può imporre è un atto volontario (immagino le repliche a carattere storico ma non mi dilungo).
E' anche volontario rivolgersi a persone competenti per il proprio progresso spirituale e d'altra parte il sacerdozio è abnegazione, sacrificio non dominio a partire dal confessionale cheper i sacerdoti (come mi hanno detto loro stessi) è una penitenza.

le nostre città come le coppie che si sfasciano lo testimoniano: senza valori spirituali comuni, non si può edificare nulla. I centri abitati moderni non hanno nessun piano coerente, sono l'immagine del caos, una prova infonfutabile del fallimento dei valori laicisti.

vedi  vicus la cosa che ti rimprovero sta anche in questo scritto.
a te del maschile non interessa nulla.  tu usi il maschili per imporre la tua visione del mondo.
ma ti illudi.
io invece sono interessato al maschile e posso ragionare e apprezzare i tentativi provenienti da ogni lato.
è il grosso limite della QM in salsa conservatrice.

[Vicus]

Io invece, pensa un po', sono convinto che tu stia qui per propalare l'agenda del capitale globale: Draghi, i vaccini, i migranti, gli LGBT (tutto materiale da Soros) e anche un po' di femminismo e "diritti delle donne"

[fritz]

il preferire la società guerriero/religiosa a quella capitalistica è solo una questione di gusti.
non devi confondere i tuoi gusti personali con l'oggettività.

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il problema sta su chi vuole renderle assolute e imporle anche quando non sono necessarie al funzionamente della società.  quella gerarchia è parassitismo.

E tu sulla base di cosa ritieni che questa tua osservazione sia oggettiva?

Poi comunque secondo me tu confondi il capitalismo per qualcosa che non e'. Ripeto, il capitalismo esiste da sempre, sin da quando i fenici svilupparono i commerci nel mediterraneo.
Lo scambio di beni e servizi e' il fondamento della civilta' occidentale, e ha funzionato bene fino alla fine dell'Ottocento. E' da quando la produzione, il consumo e l'accumulo di capitale hanno raggiunto la vetta dei valori, o meglio da quando i valori sono andati in decadenza, che si assiste ad uno sprofondare continuo e perpetuo in tutto l'Occidente.

Che si stesse meglio prima, nel senso di integrita' morale, psicologica, lo riportano diversi studi, e soprattutto questo vale per le donne: le donne di oggi sono depresse, stanno male, soffrono. Una donna di cent'anni fa a 20 anni, sposata e con figli, si sentiva gia' realizzata, era molto piu' felice di una 20enne di oggi. Ripeto, non sono io che parlo a vanvera, parlano degli studi scientifici e regolarmente pubblicati su riviste rinomate.
Stesso discorso vale per gli uomini.

Le leggi della Natura non sono soggettive, ma sono qualcosa di fattuale - forse l'unica cosa del Fenomeno che e' incontestabile da qualunque uomo. Tentare di invertirle, o disobbedirle, significa inevitabilmente esserne schiacciati: la Natura vince sempre, e l'uomo deve capire che e' parte di qualcosa di piu' grande - questa Natura a cui lui oggi vuole ribellarsi.

In questo senso una societa' guerriera/religiosa e' superiore: perche' sublima il concetto della Morte, della vita terrena, dei suoi limiti, di gioire di attimi fuggenti, di non rincorrere qualcosa perche' "un domani se avro' X saro' migliore".

Tutte cose che in un mondo non malato e tossico come quello odierno farebbero ridere i sani di mente.