Autore Topic: In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani  (Letto 6291 volte)

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Online Massimo

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In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
« il: Agosto 14, 2021, 12:58:59 pm »
Oramai è una Caporetto per l'Occidente in Afghanistan: i Talebani sono oramai a 10 chilometri dalla capitale e la caduta di Kabul che si era preventivata in settimane, se non per mesi adesso rischia di verificarsi a giorni. Ovvio. Senza il pesantissimo supporto tecnologico aereo il cui costo si stava rivelando esorbitante per gli Stati Uniti, il governo collaborazionista filo-occidentale, non poteva reggere. Oramai la resa e la diserzione dei governativi stanno toccando livelli parossistici e le forze armate afgane foraggiate dagli USA si stanno liquefacendo come neve al sole. Come avvenne esattamente nel 1975 con l'esercito del Vietnam del Sud quando gli americani decisero di farla finita con quella guerra che non stava portando a niente. Ora con l'Afghanistan sono arrivati alle stesse conclusioni. Del resto, solo un demente poteva pensare di tenere sotto controllo un terreno montagnoso che si presta ad una guerriglia interminabile e che ha fatto fuggire i britannici nell'Ottocento e i Sovietici nel secolo scorso. Gli americani lo hanno capito solo dopo aver speso (inutilmente) miliardi di dollari. Ma non è del governo afgano messo in piedi dall'Occidente che l'Occidente si preoccupa. Si preoccupa invece (o finge di preoccuparsi) della condizione della donna afgana della quale i giornali nostrani hanno elevato alti lai chiedendosi cosa ne sarà e cosa accadrà alle donne afgane che grazie all'occupazione occidentale del loro paese hanno conosciuto l'emancipazione e la libertà (quindi bene hanno fatto gli americani ad invadere l'Afghanistan, suggeriscono i giornaloni). Sono apparsi subito titoli apocalittici del seguente tenore: " Le donne afgane (tutte, si intende) sono angosciare per il loro futuro"; "I Talebani hanno compilato una lista nera delle donne single"; "Cosa accadrà alle donne afgane?". Accadrà semplicemente quello che è accaduto sotto il dominio talebano precedente, ovvio, con l'aggravante che dopo vari anni di guerriglia e di rischio continuo di morire in battaglia non combattendo corpo a corpo ma essendo bombardati dall'alto senza potersi difendere, i Talebani faranno pagare caro alle donne che hanno beneficiato delle difficoltà militari dei Talebani per acquisire vantaggi sociali, giuridici ed economici, l'emancipazione che hanno ottenuto sulla pelle loro. Non c'è da farsi molte illusioni su come verranno trattate con l'arrivo al potere dei Talebani. Adesso l'Occidente che invece di lasciare evolvere in santa pace quel paese lo ha invaso piange lacrime di coccodrillo pensando a quanto la condizione della donna arretrerà. Ma quando ti servi della santa causa delle libertà femminili per occupare un paese, cosa ti puoi aspettare che accada quando quel paese viene liberato? Che la liberazione di quel paese avvenga a discapito delle libertà femminili, si capisce. Adesso non serve a nulla piagnucolare sul triste destino che attende le donne afgane. Del resto, cosa si pensa di fare, reinvadere un'altra volta l'Afghanistan spendendo quattrini su quattrini un'altra volta inutilmente? La verità è che l'Occidente e il modello di sviluppo che propugna, basato sul neoliberismo, le libertà femminili, la concentrazione di enormi ricchezze in poche mani, la competizione e la competitività e il trionfo della tecnologia a tutti i livelli ha subito la prima, importantissima sconfitta e battuta d'arresto: il "maschilismo" che nella vulgata dell'ideologia occidentale dominante è un residuato del paleolitico destinato a sparire in breve tempo, ha invece trionfato in Afghanistan sconfiggendo una superpotenza, la più tecnologica e tecnologizzata che mai si sia vista nella Storia e invece di essere spazzato via adesso spazzerà via tutto ciò che ora l'Occidente ha portato in quel paese: corruzione, droga, pornografia, prostituzione, televisione, Internet ed emancipazione femminile. L'Afghanistan è stata la prima, grande sconfitta del modello di sviluppo occidentale e se l'Occidente non la pianta con il suo delirio di imporre il suo sistema di vita al mondo intero, non sarà certamente neppure l'ultima. Ma non lo capirà, perchè non vuole capirlo. Allora vedremo altre sconfitte dell'Occidente in altre parti del mondo che tenta di globalizzare. E sono sconfitte che meriterà di subire in pieno.

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Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
« Risposta #1 il: Agosto 14, 2021, 14:19:56 pm »
neoliberismo e libertinismo sono due aspetti intrinsecamente legati.

Il neoliberismo fonda tutto sul consumo, e ogni cosa che ha un valore e' merce. Quindi persone, donne, uomini, bambini, i sentimenti ... Tutto.
Questo puo' realizzarsi solo ed esclusivamente annientando la virilita' maschile, perche' da sempre rappresenta le virtu' cardinali e riverbera nelle tradizioni sacre e antiche, come i Mos Maiorum dei romani.

Il maschile e' austero, sobrio, razionale. Un mondo dove tutto e' consumabile e' un mondo frenetico, emotivo, impulsivo, cioe' tutto l'opposto del maschile ed e' inutile che ce la raccontiamo, il neoliberismo e' un mondo che esalta la donna perche' e' la donna che incarna tutte queste caratteristiche: impulsivita', emotivita', irrazionalita', debolezza, frivolezza.

L'uomo e la donna sono lo Yin e lo Yang, sono due opposti in quasi tutto.

Ma se la volonta' della donna e' piegabile in ogni caso, quella dell'uomo deve venire repressa, respinta, resa abietta, retrograda.

Non porrei dunque  l'accento sulla questione delle donne afgane, le quali subiranno, purtroppo, atroci torture che non auguro a nessuno.

Piu' che altro, la presa di Kabul rappresentera' per l'ennesima volta che e' la volonta', e quindi il maschile, a prevalere su interessi frivoli e meschini. Direi che l'Afghanistan potrebbe davvero rappresentare una prima, decisiva, crepa del globalismo, il quale gia' barcollava fino alla comparsa del SARS-CoV-2.

Online Massimo

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Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
« Risposta #2 il: Agosto 14, 2021, 15:04:07 pm »
neoliberismo e libertinismo sono due aspetti intrinsecamente legati.

Il neoliberismo fonda tutto sul consumo, e ogni cosa che ha un valore e' merce. Quindi persone, donne, uomini, bambini, i sentimenti ... Tutto.
Questo puo' realizzarsi solo ed esclusivamente annientando la virilita' maschile, perche' da sempre rappresenta le virtu' cardinali e riverbera nelle tradizioni sacre e antiche, come i Mos Maiorum dei romani.

Il maschile e' austero, sobrio, razionale. Un mondo dove tutto e' consumabile e' un mondo frenetico, emotivo, impulsivo, cioe' tutto l'opposto del maschile ed e' inutile che ce la raccontiamo, il neoliberismo e' un mondo che esalta la donna perche' e' la donna che incarna tutte queste caratteristiche: impulsivita', emotivita', irrazionalita', debolezza, frivolezza.

L'uomo e la donna sono lo Yin e lo Yang, sono due opposti in quasi tutto.

Ma se la volonta' della donna e' piegabile in ogni caso, quella dell'uomo deve venire repressa, respinta, resa abietta, retrograda.

Non porrei dunque  l'accento sulla questione delle donne afgane, le quali subiranno, purtroppo, atroci torture che non auguro a nessuno.

Piu' che altro, la presa di Kabul rappresentera' per l'ennesima volta che e' la volonta', e quindi il maschile, a prevalere su interessi frivoli e meschini. Direi che l'Afghanistan potrebbe davvero rappresentare una prima, decisiva, crepa del globalismo, il quale gia' barcollava fino alla comparsa del SARS-CoV-2.

Per l'appunto. La vittoria dei Talebani in Afghanistan rappresenta la vittoria dell'elemento maschile su quello femminile o femminilizzato. Combattenti sobri, austeri, razionali che non ammazzano alla cazzo, come gli americani, ma colpiscono obiettivi che vale la pena colpire non si possono sconfiggere con i B52, con i droni o con i robot, come Obama voleva anche fare. Questi hanno valori forti, detestabili per l'Occidente, ma motivanti al sacrificio, alla lotta e al combattimento. L'Occidente non ha collanti etici di alcun tipo e quindi non ha tensioni morali che possono spingere a rischiare la vita per qualcosa che valga la pena di difendere. Nessuno qui da noi è disposto anche solo a tagliarsi un dito per difendere i cosiddetti valori occidentali che non esistono. E' un valore passare dalla FIAt alla BMW? Oppure passare dall'avere un appartamento all'avere una villa? Oppure permettere alle donne di fare le battone? Ovviamente chi è deprivato di valori non si batte e non è disposto a battersi sul campo come i soldati occidentali in Afghanista e anche i soldati dell'esercito afgano che come i soldati americani ragionano e si comportano. Il consumismo ha deprivato l'Occidente di ogni tensione morale che spinge a combattere. Tu puoi essere armato quanto vuoi, ma se non sei disposto a morire appunto perchè non hai valori per i quali valga la pena di morire sei destinato a perdere. Questa è la ragione vera e profonda della sconfitta dell'Occidente in Afghanistan. Per quanto tu esalti le donne. Ma non sei e non sarai in grado di difenderle nè quelle afgane, nè quelle tue, appunto perchè il consumismo ti priva della voglia di morire. Fosse anche per difendere le donne, le conquiste delle donne e le libertà delle donne. Come ben si è visto e si vede in Afghanistan.

Offline Vicus

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Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
« Risposta #3 il: Agosto 14, 2021, 15:46:34 pm »
Apologie dei talebani a parte, quando propongo (tra tanti) di riscoprire valori virili in Italia le reazioni sono viscerali. L'Occidente affonda perché gli UOMINI amano la società femminea dei consumi, attivsti maschili compresi che non cabierebbero uno iota delle "conquiste" delle donne. Allora che ci raccontiamo?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
« Risposta #4 il: Agosto 14, 2021, 16:16:10 pm »
Ci raccontiamo, caro Vicus, che questo è uno dei (tanti) motivi per i quali l'Occidente è destinato ad un rapidissimo tramonto.

Offline fritz

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Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
« Risposta #5 il: Agosto 14, 2021, 16:57:06 pm »
Il consumismo ha deprivato l'Occidente di ogni tensione morale che spinge a combattere. Tu puoi essere armato quanto vuoi, ma se non sei disposto a morire appunto perchè non hai valori per i quali valga la pena di morire sei destinato a perdere. Questa è la ragione vera e profonda della sconfitta dell'Occidente in Afghanistan. Per quanto tu esalti le donne. Ma non sei e non sarai in grado di difenderle nè quelle afgane, nè quelle tue, appunto perchè il consumismo ti priva della voglia di morire.

E' proprio questo il problema della Questione Maschile! E' da un anno e mezzo che cerco di dirlo in tutte le salse.
Il problema dell'Occidente non sono le donne - che sono e saranno sempre quello che madre natura ha riservato a loro essere, e non sono mai cambiate - il problema e' l'uomo. E' l'uomo che e' de-virilizzato, e' femmineo, si comporta da femmina e pretende di vedere nella sua compagna il surrogato della madre, una persona che pensa e agisce come un uomo! E' delirio, o semplicemente cretinaggine.

E' il nocciolo del discorso che ho ripetuto in tutte le lingue: uomini e donne sono profondamente diversi, e le differenze sono sia cognitive, sia comportamentali. La donna non conosce, e non avra' mai, i concetti di sacrificio, pieta', onore, dignita' etc perche' alla donna NON SERVONO: ella fa del suo corpo il miglior strumento di capitalizzazione delle risorse. La donna e' l'incarnazione del consumo capitalista, il suo corpo ne e' l'essenza: lo usa per barattare sesso in cambio di protezione, di risorse.

E' assurdo chiedere alle donne di essere "sobrie", "oneste", "fedeli" etc Perche' la donna per evoluzione ha dovuto scartare questi valori comportamentali. La donna non e' fedele per natura, e non lo sara' mai. E non ama quasi mai.
L'amore, il romanticismo sono cose DA UOMINI, inventate dagli UOMINI. Sono gli uomini che scrivono poesie, sono gli uomini che scrivono canzoni d'amore. Le donne NO.

Perche' l'uomo nella messa a fuoco del mondo ha una visione piu' "profonda", piu' incline alla trascendenza (ecco perche' le religioni impediscono alle donne di assumere certi ruoli).

La donna in molte di queste cose e' miope, e non c'entra un cazzo la nostra epoca: e' sempre stata cosi'.

E tra le caratteristiche dove le donne mancano, caro Massimo, c'e' proprio la difesa del territorio. La donna non difendera' mai il territorio, ma si vendera' sempre al vincitore. Siano essi americani, siano essi afgani o talebani.
Un anno fa ne avevamo parlato ampiamente, persino con prove inconfutabili come foto (famose quelle di Parigi durante l'occupazione nazista, dove la bella parigina di turno dispensaba bocchini a destra e a manca ai nazisti invasori mentre i francesi venivano ammazzati sul fronte).

L'occidente e' un morto che cammina esattamente per questo.  Ed e' sul punto di esplodere, perche' come dissi tempo fa, l'uomo non puo' sopportare la propria nullificazione all'infinito. Ad un certo punto ci sara' una reazione, e sara' violenta, e il neoliberismo crollera' su se' stesso sotto il sangue dei suoi stessi creatori che, ricordiamolo, sono uomini (di merda) anch'essi.





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Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
« Risposta #6 il: Agosto 14, 2021, 17:21:47 pm »
P.S.

Chiosando al massimo: il neoliberismo puo' esistere solo in un mondo di uomini effemminati, de-virilizzati. Ai neoliberisti (quelli veri, non gli scemi servi del sistema) non frega niente della donna, che ritengono una subumana da poter spremere ad uso e consumo come pare e piace a loro, e dirle continuamente come deve essere.

Il neoliberismo vuole de-virilizzare l'uomo per avere la strada spianata e potersi concretizzare al 100%. E' tutto qui il nocciolo del discorso, per questo il problema non sono tanto le donne afgane: sono donne, e come tutte le donne lo hanno ciucciato al vincitore. Ieri erano gli americani, domani saranno i talebani. Questo per chi, qua dentro, continua ad insistere e credere che la donna priva di etica e opportunista sia solo un problema dell'Occidente.

Tornando quindi al problema principale: non ricordo esattamente in quale thread, ma scrissi piu' o meno le tue stesse cose. Gli uomini, ad un certo punto, smetteranno di combattere perche' non hanno piu' stimoli, ne' voglia per combattere. Combattere infatti per chi? O per cosa?

L'uomo combatte per difendere i propri figli, la propria famiglia. Non sacrifica la propria vita per una BMW o per un appartamento a New York. E la societa' neoliberista e' folle proprio perche' si ostina a ritenere possibile modificare la Natura, ma non si puo': la natura vince sempre, e piu' si tenta di resisterle, piu' la sconfitta sara' violenta e atroce.

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Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
« Risposta #7 il: Agosto 14, 2021, 19:30:50 pm »
Si pensava che la tecnologia e il denaro fossero armi invincibili, in grado anche di sconfiggere la natura, anche la natura umana. Invece sia il denaro (fiumi di dollari spesi, riversati in Afghanistan inutilmente) sia la tecnologia (droni, bombardamenti tramite B52 ad alto potenziale) in Afghanistan hanno perso. E come hanno perso lì, potranno perdere anche altrove e nel futuro. L'Occidente dovrà riflettere su questa e su altre rovinose sconfitte che subirà anche in seguito. Ma non lo farà. Oramai il processo e la dinamica del modello di sviluppo occidentale non è destinata a fermarsi, neppure se le èlites dominanti lo vogliono. Oramai tale modello è sfuggito al controllo di chiunque e porterà soltanto al collasso finale e definitivo della società occidentale, vittima del suo delirio. E inevitamente si tornerà certo indietro, come pure è tornata indietro l'Europa con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente e come sta tornando indietro l'Afghanistan con l'imminnete caduta di Kabul. Se vogliamo sapere che cosa ci aspetterà, basta vedere cosa accadrà in quel paese a giorni. Sarà una rivelazione pure per noi occidentali. Non ci sarà dubbio alcuno che il ritorno a forme di autoproduzione e di consumo con la conseguente emarginazione dell'elemento industriale e finanziario che passerà inevitabilmente con il recupero della terra e dei ritmi naturali. Quello che sta per accadere in Afghanistan sarà profetico anche per l'Occidente che in quel paese ha trovato il principio della sua fine.

Offline Vicus

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Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
« Risposta #8 il: Agosto 14, 2021, 21:03:00 pm »
Questo è sicuramente vero per tutto il mondo nel lungo periodo, ma in Italia (e in Occidente) si mantiene alto il consenso della popolazione per i nuovi "valori" portati dal '68. I sondaggi, ma persino i contenuti dei siti maschili che dovrebbero essere un faro di consapevolezza, dimostrano che gli uomini sono tuttora abbarbicati a questa società femminista-sessantottina di cui sposano in pieno l'INTERA agenda politica che la distruggge (divorzio, aborto, LGBT eutanasia ecc.) cui non rinuncerebbero per nulla al mondo. L'unica lieve differenza (sui siti maschili) è la convinzione che questa società altrimenti perfetta, debba solo applicare agli uomini i principi di parità propalati dal femminismo a puro scopo disinformativo. E' come chiedere, stupiti e fiduciosi, a Goebbels perché non realizza le menzogne della sua propaganda.
I movimenti maschili sono fermi a questo palo ormai da decenni, sarebbe ora di progredire un po' nella consapevolezza della questione maschile. Altirmenti, ce lo insegneranno gli immigrati: alla maniera difficile.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
« Risposta #9 il: Agosto 14, 2021, 21:18:40 pm »
Ed è per questo che gli uomini occidentali saranno coinvolti in pieno nel tracollo finale, subendone totalmente le conseguenze. I Talebani insegneranno loro come recuperare ( e alla svelta) la maschilità che hanno perso se non vorranno morire come mosche e sopravvivere.

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Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
« Risposta #10 il: Agosto 15, 2021, 11:43:27 am »
Io ritengo che le radici del problema affondano sin dai primi del Novecento, ma e' con la sdoganazione dell'Alta Finanza speculativa degli anni 70 che si e' superato il punto di non ritorno.

Il problema dell'Occidente e' questo, in poche parole: c'e' una elites di persone che specula sulla produzione e che vuole trarre profitti da ogni cosa perche', con l'abolizione del gold standard, il denaro stampato e' ormai svincolato dal valore della produzione. E cio' significa che il valore della moneta in Occidente e' puramente legale, formale, e' dato sulla fiducia.

Per fare un'opera repulisti, bisogna bandire a livello globale l'Alta Finanza e giustiziare in pubblica piazza i principali speculatori.

Non c'e' altra via secondo me.

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Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
« Risposta #11 il: Agosto 15, 2021, 11:56:03 am »
con l'abolizione del gold standard, il denaro stampato e' ormai svincolato dal valore della produzione. E cio' significa che il valore della moneta in Occidente e' puramente legale, formale, e' dato sulla fiducia.
E' così ma c'è da precisare che il gold standard era una specie di euro, le monete europee avevano cambio fisso. Altra cosa è emettere moneta in proporzione alle riserve auree
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
« Risposta #12 il: Agosto 15, 2021, 12:23:26 pm »
Io ritengo che le radici del problema affondano sin dai primi del Novecento, ma e' con la sdoganazione dell'Alta Finanza speculativa degli anni 70 che si e' superato il punto di non ritorno.

Il problema dell'Occidente e' questo, in poche parole: c'e' una elites di persone che specula sulla produzione e che vuole trarre profitti da ogni cosa perche', con l'abolizione del gold standard, il denaro stampato e' ormai svincolato dal valore della produzione. E cio' significa che il valore della moneta in Occidente e' puramente legale, formale, e' dato sulla fiducia.

Per fare un'opera repulisti, bisogna bandire a livello globale l'Alta Finanza e giustiziare in pubblica piazza i principali speculatori.

Non c'e' altra via secondo me.

I Talebani tra poco insegneranno a noi occidentali come giustiziare in piazza speculatori, approfittatori vari e finanzieri. I soli autentici responsabili della crescente precarietà delle masse lavoratrici. Quanto al mantenimento della massa monetaria entro determinati limiti come le riserve auree, ho la netta impressione che tra non molto non si porrà neppure questo problema perchè sarà il denaro stesso a sparire dalla circolazione visto che la fiducia in esso crollerà e senza fiducia il denaro non può esistere. Si tornerà all'autoproduzione e all'autoconsumo e al baratto per quei limitati scambi di prodotti che non si riuscirà a creare autonomamente. Come nell'Alto Medioevo.

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Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
« Risposta #13 il: Agosto 15, 2021, 12:37:54 pm »
E' così ma c'è da precisare che il gold standard era una specie di euro, le monete europee avevano cambio fisso. Altra cosa è emettere moneta in proporzione alle riserve auree

Ma no, lol.   :lol:

L'Euro non c'entra niente col gold standard.

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Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
« Risposta #14 il: Agosto 15, 2021, 12:50:27 pm »
C'entra eccome. Il GD era un sistema di cambio fisso tra monete, ancorate a un valore internazionale, quello dell'oro. Era praticamente una moneta unica, in ogni caso gli effetti disastrosi furono gli stessi e la finanza anglosassone escogitò i fascismi per mandare avanti la baracca. Prima che prendiate la camicia di forza, sappiate che la fonte è un libro (che cito spesso) del prof. Karl Polanyi, scritto negli USA nel '44 e dopo quasi un secolo tradotto anche in Italia
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.