Covid, che sta succedendo in Europa? Tasso di mortalità più alto nei Paesi con più vaccinati: i dati che fanno paura(Ulteriori link ai dati nell'articolo originale)
Covid-19,
cresce la preoccupazione in Europa per l'inefficacia dei vaccini. I Paesi con il più alto numero di vaccinati sono quelli che stanno pagando di più in termini di vite umane la
nuova ondata di contagi, che invece non è neanche iniziata nei Paesi con un basso numero di vaccinazioni. I dati ufficialiMentre
in Europa continua in modo forsennato la corsa alle vaccinazioni e un po’ tutti i Paesi, Italia compresa, organizzano la somministrazione della terza dose man mano che si palesa l’inefficacia del vaccino a fronte delle nuove ondate epidemiologiche, i dati di contagi e morti forniscono informazioni più che preoccupanti, a dir poco inquietanti. Analizzando i dati ufficiali forniti dai Governi, infatti, e paragonandoli tra i vari Paesi,
ci aspetteremmo di osservare una riduzione dei morti negli Stati con il più alto tasso di vaccinazioni rispetto a chi è invece ancora indietro con la campagna vaccinale. E invece non è così.
Abbiamo raccolto i dati degli 8 principali Paesi europei per popolazione. In Spagna e Portogallo ha ricevuto almeno una dose di vaccino più del 73% dell’intera popolazione; nel Regno Unito la percentuale scende al 70%, in Francia e Italia siamo al 67%, la Germania è al 62%, poi la Polonia al 50% e infine la Romania al 27%.
Anche la percentuale delle persone completamente vaccinate con ciclo completo è analoga in termini di differenza tra i vari Paesi: siamo al 64% in Portogallo, 63% in Spagna, 59% nel Regno Unito, 57% in Italia, 56% in Germania, 51% in Francia, 48% in Polonia e 26% in Romania.
In base a questi dati, ci aspetteremmo che i Paesi europei con più vaccinati, che sono Portogallo, Spagna e Regno Unito, abbiano una situazione epidemiologica migliore rispetto a quelli con meno vaccinati, e in modo particolare a Polonia e Romania dove è vaccinata soltanto una piccola parte della popolazione.
E invece è l’esatto opposto.
Osservando le curve dei contagi da inizio Maggio ad oggi, possiamo osservare come l’ondata della scorsa stagione fredda si è conclusa contemporaneamente in tutti i Paesi tra Maggio e Giugno, raggiungendo un po’ ovunque il punto più basso proprio a metà Giugno, in concomitanza con il Solstizio d’Estate e con il momento più soleggiato dell’anno, esattamente come un anno fa.
Poi, però, è successo che è esplosa una nuova ondata di contagi: dapprima nel Regno Unito, poi in Spagna, successivamente in Portogallo, e a partire da metà Luglio anche in Francia (più rapidamente) e in Italia (in modo più lento e progressivo).
La nuova ondata è iniziata prima e ha raggiunto i picchi di contagi più alti proprio nei Paesi con il più alto tasso di vaccinazione. In Germania sembra iniziare soltanto in questi giorni, mentre in Polonia e Romania, nei Paesi con il più basso numero di vaccinati, il contagio è ancora azzerato e non c’è alcuna nuova ondata epidemiologica:
Si precisa sempre che il vaccino non protegge dal contagio (Ma sei mesi fa non era così!), bensì dalle forme gravi della malattia e quindi dalla morte. Ebbene, anche il tasso di mortalità del Covid-19 nell’ultimo mese è molto più alto nei Paesi con più vaccinati rispetto a quelli che hanno meno vaccinati.
Il tasso di mortalità del Covid nell’ultimo mese segue in modo eccezionalmente preciso il tasso di vaccinazioni dei vari Paesi europei: al primo posto Spagna e Portogallo, che come abbiamo visto sono quelli con più vaccinati. Subito dopo il Regno Unito, poi la Francia, l’Italia e infine Romania, Germania e Polonia.
I Paesi con meno vaccinati sono quelli in cui si muore di meno.
Questo potrebbe dipendere forse da altri fattori; in Polonia e Romania ad esempio non è in atto alcuna ondata di contagi, quindi la mortalità sfiora lo zero anche tra i non vaccinati perchè il virus non circola, proprio come un’estate fa. Ma
è soltanto un caso che il virus non stia circolando proprio nei Paesi con meno vaccinati, e invece dilaga dove trova più vaccinati?Abbiamo sottoposto alla nostra analisi anche il tipo di varianti presenti nei vari Stati, eppure non ci sono grandi differenze: la variante Delta è predominante ovunque, con l’eccezione della Francia dove sta circolando un po’ di più la Gamma. Ma la variante Delta, responsabile della nuova ondata di contagi, ricoveri e morti nei Paesi con più vaccinati, ha raggiunto anche Germania, Polonia e Romania, che sono i Paesi con meno vaccinati, con meno casi e con meno morti. Quindi
non dipende dal tipo di variante.
Cosa sta succedendo in Europa, quindi?
I numeri al momento sono contenuti ovunque perchè siamo ancora in estate. Ma come vediamo dalla curva epidemiologica di Regno Unito, Spagna e Portogallo, la nuova ondata epidemiologica dopo il picco non si è azzerata ma a seguito di un lieve calo ha trovato una stabilizzazione su livelli medio-alti.
Una brutta notizia in vista dell’autunno e dell’inverno, quando la variante Delta sarà certamente sostituita da altre ancor più resistenti ai vaccini e con numeri di contagi ben più elevati [ma non avevano detto che il vaccino risolveva tutto?], anche il tasso di ospedalizzazioni e mortalità inevitabilmente aumenterà.
La preoccupazione che nonostante le vaccinazioni di massa, con tutte le scelte politiche più o meno scientifiche adottate in tal senso (vaccini ai giovani sani che dal Covid non rischiano nulla; Green Pass etc. etc.), si rivelino completamente inutili o addirittura dannose per il prosieguo della pandemia c’è ed è grande.
Anche perchè la comunità scientifica è divisa e molti esperti e ricercatori da tempo sconsigliano le vaccinazioni di massa durante la pandemia, perchè favorirebbero la selezione e la formazione di nuove varianti resistenti ai vaccini, consigliando invece di concentrare le vaccinazioni soltanto nei soggetti fragili e più esposti alle conseguenze gravi del virus, lasciando circolare l’infezione nelle fasce più giovani della popolazione dove comunque non ha mai provocato forme gravi. E’ la strategia della convivenza con il virus che cozza rispetto a chi, invece,
si vuole ostinare a tentare di debellarlo: una sfida impossibile senza la minima possibilità di riuscita, come vediamo nei fatti di ogni giorno. E intanto che
l’immunità di gregge stia diventando un miraggio, nonostante le altissime percentuali di vaccinati, lo sostengono pure quelli che in tal senso avevano illuso la gente portandola alle vaccinazioni massive come “unica soluzione per uscirne“. Una realtà capovolta rispetto a ciò che vediamo ogni giorno nei numeri della pandemia.
Fonte dati: COVID-19 Data Explorer – Our World in Data
https://www.meteoweb.eu/2021/08/covid-europa-mortalita-piu-alta-nei-paesi-con-piu-vaccinati/1714105/