L’Abate Faria si Chiede: ma perché tutto Questo Potere a José Carballo?
13 Agosto 2021 Pubblicato da Marco Tosatti 19 Commenti
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, dopo un lungo periodo di silenzio mi ha scritto l’Abate Faria, che ha saputo che il Motu Proprio Traditionis Custodes fra le altre cose passa il settore delle celebrazioni Vetus Ordo alla Congregazione per la Vita Religiosa. Cioè nelle mani del frate francescano José Rodriguez Carballo, già numero uno dei francescani (sotto la sua gestione c’è stato un crack finanziario epocale…) ma uomo di totale appartenenza al Pontefice. Ecco che cosa ne pensa…
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La cifra di questo pontificato è sempre più evidente:
siamo di fronte ad una dittatura, ad un colpo di mano.
Ma il potere del papa è sempre stato quello di un monarca, potrebbe obiettare qualcuno.
Non è così:
il papa non è il proprietario della Chiesa, non è Cristo, ma il Vicario di Cristo. E’ come se il re fosse in un viaggio e avesse affidato il suo regno ad un vicario. Con potere monarchico, certo, ma con limiti ben chiari.
La Costituzione, se così vogliamo dire, è il Vangelo, e, insieme ad esso, la Tradizione. Ogni papa è vincolato al Vangelo e al Deposito della fede. Inoltre è circondato dai cardinali, che lo hanno eletto, e che dovrebbero essere per lui consiglieri, come lo fu per esempio San Paolo per San Pietro. C’è infine il codice di diritto canonico, che assicura equità per tutti. Infine un ruolo, che non staremo qui ad analizzare, lo ha anche il popolo dei fedeli, dei battezzati.
La Chiesa non ha dunque nulla a che vedere con le varie forme di assolutismo autocratico che si sono realizzate nella storia.
Ebbene oggi cosa accade? Il Vangelo, la Tradizione, i cardinali, il diritto canonico, il popolo di Dio, sempre più distaccato e disamorato,
hanno perso ogni ruolo. Tutto cala dall’alto di una sola persona, che utilizza tutto il potere possibile, coperta dai media laicisti, che ne hanno costruito un vero e proprio “culto della personalità” come ai tempi di Stalin.
Trasformata la Chiesa in una dittatura, il Vicario di Cristo in Dio stesso, tutto viene di conseguenza: la grandi e piccole purghe, le notti dei lunghi coltelli, i sinodi comandati a bacchetta…
Oggi nella Chiesa regna il terrore,
perché mentre si celebra la misericordia, tutti possono cadere sotto l’autorità dispotica: molti vescovi si comportano ormai come il loro superiore, facendo ciò che vogliono, a livello dottrinale e pastorale, senza alcun freno.
Chi dissente troverà sempre una ghigliottina pronta a decapitarlo!
Facciamo un esempio concreto: l’ultimo documento sulla messa in latino! Un altro: la soppressione dei Francescani dell’immacolata.
Cosa accade in queste due circostanze? Che
il capo si serve di sicari, in questi casi il cardinale Braz de Aviz e il suo segretario, José Rodríguez Carballo (a cui sono stati affidati, dal punto di vista gestionale e amministrativo!, gli istituti e i monasteri di rito tradzionale)
Perché di loro? leggete cosa scrive La Nuova Bussola quotidiana di ieri (in italiano:
https://lanuovabq.it/it/gli-8-anni-di-calvario-dei-francescani-dellimmacolata; in spagnolo:
https://brujulacotidiana.com/es/los-8-anos-del-calvario-de-los-franciscanos-de-la-inmaculada).
Perché secondo voi è stato scelto proprio Carballo, per azionare la ghigliottina?
Forse perché è un uomo ricattabile, e perciò non libero? Viene spontaneo pensarlo… I dittatori hanno bisogno di uomini non liberi, per far fare a loro i lavori sporchi. Hitler, per esempio, aveva un dossier su tutti i gerarchi nazisti: in modo da poterli controllare, utilizzare, bloccare a piacimento.
Vi sembra troppo? E allora chiediamoci perché affidare tanto potere proprio a Carballo? Perché chiamare in Vaticano Mons.
Zanchetta? Perché quel rapporto speciale con
mons. Ricca? Perché servirsi per anni del cardinal
Becciu? Perché rapporti tanto ambigui, per lungo tempo, con
cardinali come Wuerl e McCarrick?https://www.marcotosatti.com/2021/08/13/labate-faria-si-chiede-ma-perche-tutto-questo-potere-a-jose-carballo/