A me sembra che si stia esagerando, continuando a confondere realta' con miti e false speranze.
La masturbazione non e' nulla di dannoso di per se', bensi' salutare e fisiologico se fatto entro certi limiti. E, come in ogni cosa, masturbarsi troppo puo' nuocere alla salute come del resto bere troppa acqua puo' provocare una intossicazione. Bisogna trovare il giusto equilibrio in ogni cosa.
Trovo quindi questa guerra alla masturbazione priva di senso, quasi come se si volesse demonizzare l'autoerotismo: questo inevitabilmente darebbe alla donna il dominio assoluto della sfera sessuale maschile, e la sua presenza diventerebbe la conditio sine qua non per accedervi.
Sul capitolo pornografia: anche qua noto come sempre che c'e' qualcuno che estremizza ogni cosa. La pornografia e' sempre esistita, e fa parte dell'immaginario sessuale maschile che raffigura atti sessuali ed erotici. Esisteva sin dai tempi degli antichi romani, esisteva anche in Oriente (la cultura giapponese ne e' piena). Come prima, il problema non e' la pornografia in se', ma e' la modalita' con la quale si consuma.
Di certo, se ti fai 5 seghe al giorno per 10 ore di fila stando davanti al computer e continui a farlo 7 giorni su 7, c'e' qualcosa che non va.
D'altra parte, uno sfogo fisiologico e la voglia di vedere il corpo femminile e' una cosa naturalissima per un uomo che non andrebbe demonizzata mai al mondo, semmai andrebbe ridimensionata per quello che e': un atto fisiologico necessario come del resto lo e' andare in bagno. E per tale motivo bisognerebbe insegnare agli uomini che e' possibile controllarlo in qualche misura.
Sul catcalling: a me sembra che sia l'ennesimo delirio di una societa' decadente. Tra non molto per conoscere una donna sara' necessario fare la richiesta al Comune? O direttamente bisogna aprire una causa al Tribunale?
Siamo seri, per favore. Le donne puoi conoscerle solo se le becchi per strada, dal panettiere, al ristorante, nei locali. Ci sarebbe molto da dire, ma il posto piu' "facile" e' ovviamente in giro per strada. Chiaro, ci sono modi piu' cafoni di attaccare bottone come quello citato da Frank, ma in generale io ho sempre conosciuto le donne cosi', tra una battuta e l'altra, tra una indicazione richiesta e una frase di circostanza buttata la'. E anche loro lo fanno (di recentissimo a me e' capitato proprio da 'ste parti tra Umbria e Toscana che una ragazza mi facesse una battuta per la camicia che indossavo quella sera: e cosi' e' nata una nuova conoscenza).
Il problema, come al solito, nasce dal fatto che molti uomini credono, o fanno finta di credere o semplicemente vorrebbero che fosse vero, che le donne possano pensare e agire come gli uomini: le donne dicono di continuo cazzate, e spesso parlano sempre e solo di cio' che conviene a loro in quel momento. Hanno un attaccamento alla realta' molto piu' forte degli uomini, vivono nel qui e ora costantemente, indi per cui raramente sono in grado di fare pensieri lungimiranti.
Per cui, quando parlano del catcalling, parlano del burino o del brutto che le ha approcciate per strada. State tranquilli che se Raoul Bova le approcciasse con "a bella biondona, mo' te monto stasera", nessuna di loro si lamenterebbe.