Autore Topic: Demistificare Giordano Bruno, scacciato persino da calvinisti e luterani  (Letto 2452 volte)

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Offline Vicus

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PROLOGO
Per il lettore di mente più aperta, cominciamo da una introvabile lettera di M. McLuhan, che non si riferisce al tempo di Bruno ma ad OGGI:

"Per tutto lo scorso anno ho esplorato i rapporti tra le società segrete e le arti, una cosa disgustosa. Non so cosa ne sappia tu, ma io so che non c'è artista o critico vivente di fama che non stia al loro gioco. Ovvero ai loro rituali e dottrine come base dell'organizzazione artistica...
È strano come i domenicani [si tenga a mente: ordine di origine spagnola] sembrino avere una grande sete di tecniche gnostiche di gnosis servendosi delle passioni. Bruno, Savonarola, Campanella."

Sempre allo (spero non troppo ipotetico) lettore accorto segnalo un episodio della serie di Star Trek palesemente intrisa di cultrua massonica (Mcluhan studiava e prendeva sul serio la cultura popolare), in cui un vulcaniano in un abito di stile domenicano sostiene che in principio la loro civiltà non seguiva la via della logica ma delle passioni. Spero non sorpenderà sapere che sceneggiatori e registi di serie popolari hanno una cultura che non potremmo farci in dieci vite.

E ora veniamo al punto: Giordano Bruno fu realmente un "libero pensatore"? La Chiesa Cattolica lo ha "perseguitato e messo al rogo"?

La mistificazione di questa storia ad opera della massoneria oltre un secolo dopo la sua morte impose Bruno all’opinione pubblica come un “martire del libero pensiero”.

Ma in realtà Giordano Bruno cambiò innumerevoli volte idea e casacca a seconda dei potentati di turno e del proprio tornaconto. Fu in ordine: monaco domenicano, protestante, ariano, astrologo, cabalista e mago.

Vagò per le corti d’Europa protetto e stipendiato da nobili e re, ma i suoi rapporti finivano sempre con fughe e liti.

Fu scomunicato prima dalla chiesa cattolica, poi processato dalla chiesa calvinista, perseguitato dai luterani e infine processato dal sant’uffizio per la denuncia di Giovanni Mocenigo.

La chiesa cattolica tentò sempre di salvarlo e aiutarlo fino alla fine e in sette anni di reclusione non esiste alcuna documentazione relativa a tortura.

Nel video che segue il prof. Umberto Spiniello, Direttore del Canale YouTube “L’Ancora e il Delfino”, ricostruisce l’incredibile storia di questo personaggio.


GIORDANO BRUNO, IL FOLLE CHE FU SCOMUNICATO NON SOLO DALLA CHIESA CATTOLICA, MA ANCHE DA CALVINISTI E LUTERANI

Divenne l'icona del libero pensatore perseguitato: per questo i massoni gli fecero un monumento nel 1889 (che nonostante le proteste di più papi è ancora al suo posto)

di Giovanni Tortelli

Nel 1576 fuggì a Roma ma anche da lì dovette ben presto allontanarsi perché raggiunto dalla denuncia di aver occultato delle opere di san Giovanni Crisostomo e di san Girolamo perché annotate con le glosse proibite di Erasmo da Rotterdam, e forse anche perché coinvolto in qualche modo nell'omicidio di un confratello (V. Spampanato, Documenti della vita di Giordano Bruno, Olschki 1933, pp. 125-126).
Fu a questo punto che lasciò l'abito domenicano. Si diresse quindi a Genova dove visse impartendo lezioni di grammatica e di astronomia. In quest'epoca Bruno manifestò anche il passaggio al materialismo filosofico, e in astronomia all'eliocentrismo copernicano. Ma le peregrinazioni dell'ex domenicano erano solo agli inizi: sempre nel 1576, da Genova si spostò in varie città, per raggiungere infine Ginevra, dove trovò l'aiuto del marchese de Vico che là aveva radunato una piccola comunità di napoletani passati al protestantesimo.
Giunto a Ginevra nel 1578, Bruno si fece subito calvinista, si iscrisse alla "chiesa protestante italiana" e si immatricolò come studente di teologia. In breve tempo però riuscì a mettersi nei guai anche coi calvinisti, cioè con la quasi totalità della popolazione ginevrina: arrestato per diffamazione nel 1579, fu processato e scomunicato e obbligato alla ritrattazione.

MORDI E FUGGI EUROPEO
Lasciata Ginevra passò da Lione per poi stabilirsi per due anni a Tolosa, città cattolica, sede di un'importante università, presso la quale fu lettore del De anima di Aristotele. Ma dopo essersi attirato l'ostilità degli aristotelici per la sua adesione all'ars combinatoria di Lullo, nel 1581 passò a Parigi dove insegnò con profitto e la sua fama giunse fino al re Enrico III di Valois che lo fece "lettore straordinario e provisionato", cioè stipendiato. A Parigi scrisse il Candelaio, commedia che descrive un mondo assurdo, violento e corrotto, i cui protagonisti sono la magia e l'alchimia, l'amore infedele e la beffa.
Nell'aprile 1583 giunse a Londra come accompagnatore dell'ambasciatore francese de Castelnau. A Londra, Bruno pubblicò tre opere in latino che avevano come oggetto la memoria e la disposizione di tutte le arti e scienze (ars combinatoria, cabala) in formule che assicurassero un sapere sempre più illimitato e i Dialoghi italiani, dedicati alla metafisica del sapere, attraversati da quell'amarezza già evocata nel celebre ossimoro del Candelaio: "In tristitiahilaris, in hilaritatetristis". La pubblicazione di quest'opera sollevò un vespaio e dovette scappare anche da Londra, rientrando in Francia.
A Parigi continuò la sua denigrazione contro la Chiesa cattolica e contro i Sacramenti e in special modo l'Eucaristia «ignoti a san Pietro e a san Paolo» (A. Verrecchia, Giordano Bruno: la falena dello spirito, Donzelli 2002). Si inimicò anche l'ambiente dei sorbonisti che all'epoca era totalmente di formazione aristotelica e decise perciò di partire per la Germania, prima a Magonza e poi a Wittenberg.
A Wittenberg però la fazione calvinista della città riconobbe in lui l'antico avversario di Ginevra e gli fu subito ostile e così, pur dopo aver composto l'Oratio valedictoria nella quale esaltava Lutero, Bruno dovette riparare a Praga presso re Rodolfo II d'Asburgo che lo accolse benevolmente e al quale dedicò lo scritto Articuli centum et sexaginta.
Nel 1589, da Praga si trasferì a Helmstädt (Bassa Sassonia) dove fu incoraggiato dal principe Enrico Giulio figlio del regnante duca di Braunschweig. Qui si occupò ancora di mnemotecnica, di cosmologia e di metafisica a cui aggiunse anche quattro trattati di magia (De Magia; Theses de magia; De magia mathematica; De rerum principiis et elementis et causis). Per motivi ignoti fu scomunicato dal sovrintendente della chiesa luterana della città, ottenendo il primato di essere scomunicato contemporaneamente da tre confessioni religiose, la cattolica, la calvinista e la luterana.
Nell'aprile 1590 lasciò Helmstädt e giunse a Francoforte dove scrisse, fra le altre cose, De triplici minimo et mensura, un testo che sviluppava ancor più i suoi studi sulla matematica e sulla memoria e che giunse nelle mani del nobile veneziano Giovanni Mocenigo, il quale invitò Bruno a Venezia. Questi accolse subito l'offerta, forse perché vedeva nella Repubblica di san Marco la realizzazione dei suoi ideali di potenza e libertà.
Nel marzo 1592 cominciò a impartire a Mocenigo le lezioni concordate ma il giovanotto ne rimase deluso e chiese a Bruno la restituzione del compenso che gli aveva già elargito. Fu la rottura. Quando Bruno stava per lasciare definitivamente Venezia per tornare a Francoforte, Mocenigo, la notte del 21 maggio 1592, lo fece sequestrare dai suoi servitori dopo averlo denunciato al Sant'Uffizio.

LO SCONTATO FINALE
Mocenigo accusava Bruno di non credere né alla transustanziazione, né alla distinzione di Dio in Tre Persone, inoltre di credere nella pluralità dei mondi e di avere tanto in odio la Chiesa da incitare gli Stati alla confisca di tutti i beni ecclesiastici (Spampanato, cit., pp. 59 ss.).
Queste accuse erano tanto più gravi perché confermavano tutti i capi d'imputazione che Bruno aveva collezionato fin dai tempi del suo noviziato, classificandolo come un recidivo. Quando Giordano Bruno fu condotto in prigione, furono sequestrate anche tutte le sue carte. Non uscì più dal carcere e Roma ne ottenne ben presto l'estradizione da Venezia.
Fondamentalmente, Bruno fu per tutta la sua vita il nemico giurato del principio d'autorità [non si confonda autorità con tirannia e "potere", che egli vedeva realizzato in tutte le religioni ma in special modo in quella cattolica.
Giordano Bruno divenne ben presto l'icona del libero pensatore immolato per i suoi ideali dall'oscurantismo cattolico. Più tardi, la nascente massoneria riconobbe in lui l'"indomito spirito di ricerca, ribelle a qualsiasi imposizione dogmatica, un ideale affine al libero pensiero su cui essa si fonda" (A. Mola, Storia della massoneria italiana, Bompiani 1984).
Il monumento eretto in suo onore in Campo de' Fiori, inaugurato il 9 giugno 1889, giorno di Pentecoste, fortemente voluto dalle forze anticlericali e massoniche, suscitò violentissime polemiche: papa Leone XIII chiese che la statua non fosse esposta al pubblico, il giorno dell'inaugurazione digiunò davanti alla statua di san Pietro e chiese che in Campo dei Fiori venisse eretta una cappella riparatoria.
Nemmeno coi Patti Lateranensi del 1929 si riuscì ad abbattere la statua, più volte contestata anche da parte di Pio XII. Essa rimane come ricordo di una sfida alla Chiesa che percorre i secoli.

Insieme al "caso Galileo", quello di Giordano Bruno, morto sul rogo nel 1600, è uno dei più utilizzati per attaccare la Chiesa Cattolica.

http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5563

Chi era veramente Giordano Bruno? Un campione del libero pensiero o un mago bestemmiatore? Facciamo chiarezza su una delle vicende più strumentalizzate dalla propaganda anticristiana

Come è noto, a partire dalla "guerra civile ideologica" che si apre nel corso dell'Ottocento fra élites massoniche e liberali e Chiesa Cattolica, la figura di Giordano Bruno svolge un ruolo tutt'altro che secondario, e questo difficile e oscuro pensatore viene trasformato nel simbolo del "libero pensiero", di una modernità "illuministica" ingiustamente ostacolata dalla Chiesa stessa.

Ma chi è veramente Giordano Bruno? Per capirlo occorre più che mai ricominciare da capo e considerare aspetti biografici normalmente poco conosciuti o abilmente celati.

Bruno nasce a Nola nel 1548 e, ancora molto giovane, a Napoli, per continuare gli studi, veste l'abito dei domenicani. Rimane per dieci anni in convento, laureandosi in teologia e ricevendo gli ordini sacri, ma ben presto si scontra con i superiori come sospetto di eresia, in quanto da tempo si è dedicato a pratiche e a letture proibite. Il giovane filosofo nel 1576 lascia il convento e fugge. Bruno, sulla base della lettura di testi ermetici e magici, sviluppa una sofisticata ars memoriae, una memoria artificiale cioè, che fa da fondamento a tutte le sue successive concezioni.

Elabora intanto una metafisica che concepisce l'universo come infinito e privo di centro, increato, dove Dio è pensato panteisticamente come coincidente con il mondo e con la natura; il cosmo è pertanto infinito e in esso tutto viene divinizzato.

Questa filosofia porta con sé la necessità di distruggere il cristianesimo, la sua morale, la sua concezione dell'uomo, segni per il filosofo di un'estrema decadenza e povertà del mondo.

Giordano Bruno inizia quindi una serie di drammatiche peregrinazioni attraverso l'Europa. La sua prima tappa importante è a Ginevra, dove aderisce alla confessione calvinista dominante per venire ben presto processato, scomunicato e costretto a fuggire in Francia. Qui entra in contatto con Enrico III di Valois che forse, secondo la Yates, lo invia in Inghilterra con una precisa missione politico-culturale: cercare di convincere la regina Elisabetta e i circoli colti della corte inglese ad aderire alla nuova religiosità magica ed "egiziana" di cui Bruno si fa banditore e sacerdote. Lo scopo è smorzare la contrapposizione fra cattolici e protestanti trovando un comune terreno "ermetico" di intesa. Un altro storico inglese, John Bossy, nel 1991 pubblica un testo fondamentale, "Giordano Bruno e il mistero dell'ambasciata", in cui avanza la tesi che Bruno a Londra si sia posto al servizio dei servizi segreti di Sir Walsingham, aiutandoli a sventare i complotti dei cattolici inglesi, giovandosi a questo scopo anche delle confessioni che carpisce in qualità di sacerdote all'ambasciata francese di cui è ospite.

Dopo l'esperienza inglese, e un breve e sfortunato ritorno in Francia, Bruno passa un lungo periodo in diversi stati tedeschi e a Wittenberg tesse uno strabiliante (e strumentale) elogio di Lutero, infarcito di accuse durissime contro il Papa. La sua adesione opportunistica al luteranesimo non gli impedisce però di essere scomunicato ancora una volta ad Helmstadt proprio dai protestanti locali. Bruno è infatti tradito dal suo carattere focoso e irascibile, dal suo senso smisurato del proprio valore. Nel 1591 è raggiunto da un invito di un nobile veneziano, il Mocenigo, che vorrebbe imparare da lui la mnemotecnica.

Perché il filosofo accetta il rischio di rientrare in Italia?
Secondo il Corsano lo si comprende se si considerano i testi di magia nera che Bruno ha scritto in Germania prima del rientro a Venezia: sono scritti terribili in cui il mago italiano sviluppa tecniche per realizzare "legamenti" magici e soggiogare così le persone che si intendono asservire ai propri scopi. Forte di queste tecniche Bruno intenderebbe nientemeno che recarsi a Roma e conquistare il Papa, spingendolo a riformare il cattolicesimo in senso magico-egiziano: un progetto incredibile che fa dire alla Yates, una studiosa solitamente molto prudente, che il filosofo è ormai ai confini della follia, del delirio conclamato.

Il Mocenigo però rimane sconvolto da quanto vede e sente fare dal suo ospite - in particolare dalle sue bestemmie - e lo denuncia all'Inquisizione con accuse molto precise; il tribunale veneziano lo arresta senza esitazioni.

Inizia in tal modo la fase veneziana del processo di Giordano Bruno che si conclude con una spettacolare e spontanea abiura da parte del filosofo di Nola, che ritratta le sue convinzioni - non si sa quanto sinceramente - e invoca il perdono dei giudici promettendo di ravvedersi. Il Sant'Uffizio romano ha però deciso di avocare a sé la causa e ottiene dalla Repubblica di Venezia il trasferimento dell'imputato: inizia così la seconda parte del processo, che si svolge a Roma a partire dal febbraio del 1593 per ben sette anni. L'Inquisizione romana si muove con una scrupolosità straordinaria: verbalizza minutamente numerosissimi interrogatori, fa analizzare da teologi esperti tutte le opere di Bruno, sottopone ripetutamente al filosofo elenchi di errori filosofici e teologici che gli chiede di abiurare, fornendo all'inquisito ampi mezzi di difesa.

Contrariamente a quanto si è abituati a pensare, la cella in cui Bruno viene rinchiuso e dove rimarrà per sette anni è - a detta del grande storico Luigi Firpo - un luogo abbastanza vivibile, ampio e luminoso, dove la biancheria viene cambiata due volte alla settimana e dove l'imputato può usufruire di vari servizi come il barbiere, i bagni, la lavanderia. Nei verbali rimane traccia, ad esempio, della richiesta avanzata da Bruno di avere un cappello di lana per l'inverno e una copia della Summa di Tommaso, richieste prontamente soddisfatte.

A Roma, nel corso del 1597, forse subisce una seduta di tortura; "forse" perché non va dimenticato che per l'Inquisizione la semplice minaccia di ricorrere alla tortura viene registrata nei verbali come tortura effettivamente somministrata.

All'inizio del 1600 il Tribunale presieduto dal cardinale Bellarmino, che ha tentato in tutti i modi di convincere il filosofo dei suoi errori, dopo una lunga serie di ultimatum posti al Bruno, a cui egli risponde con la promessa di voler abiurare, per poi tornare sui suoi passi, decide di consegnarlo al braccio secolare: si arriva così al tragico rogo del 17 febbraio 1600.

Dunque la morte di Bruno, per quanto tragica, se contestualizzata nel momento e nelle condizioni storiche in cui avvenne, non ha nulla né di misterioso, né di barbaro; ed anzi si può affermare, senza essere temerari, che pochi altri processi - non solo cinquecenteschi - hanno visto da parte dei giudici mettere in atto un comportamento così scrupoloso e corretto, così moralmente e deontologicamente irrepresensibile.

Matteo D'Amico

https://musicasacra.forumfree.it/?t=12914236
« Ultima modifica: Agosto 27, 2021, 10:49:43 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Demistificare Giordano Bruno, scacciato persino da calvinisti e luterani
« Risposta #1 il: Agosto 27, 2021, 09:08:18 am »
ah beh...un uomo condannato per le sue opinioni da parte di un potere e dovremmo pure elogiare quel potere che lo ha condannato
e irridere lui perchè aveva tentennamenti a non morire martire.

disonestà intellettuale che cerco non giova alle causa che l'articolo vuole difendere e rende ancora più grande la figura di Bruno (le cui intuizioni sono strabilianti al di là del martirio) e ancora meno credibili gli odierni difensori di orrori antichi.  :dry:
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
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Re:Demistificare Giordano Bruno, scacciato persino da calvinisti e luterani
« Risposta #2 il: Agosto 27, 2021, 10:06:14 am »
Strabilianti le intuizioni di un mago, che ha litigato con tutti ovunque andasse luterani compresi? Quale sarebbe stato l'enorme contributo di Bruno alla scienza e alla filosofia? E' considerato una figura trascurabile anche nelle scuole laiche dove ho studiato.
Inoltre non sto facendo l'apologia dei roghi, i fatti vanno collocati nel loro contesto storico e non è vero che fu torturato e condannato con processo sommario, ancor meno vero perché era un "libero pensatore": un provato adepto di magia nera come ce n'erano tanti all'epoca (e anche oggi a leggere i fatti di cronaca), ma la modernità ne ha fatto un campione del "razionalismo".

Ma c'è di più: la disumanizzazione pianificata di oggi deriva in gran parte, se non totalmente, da eresie dell'epoca: eugenetica, falansteri socialisti, utopie inumane furono tutte messe nero su bianco proprio dai "liberi pensatori" di quel periodo.
Come scrisse Dostoevskij, "se non c'è Dio tutto è permesso" come ci insegnano le moderne dittature che fanno apparire dilettantesco qualunque violazione dei diritti umani che le abbia precedute.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Demistificare Giordano Bruno, scacciato persino da calvinisti e luterani
« Risposta #3 il: Agosto 27, 2021, 10:15:26 am »
Strabilianti le intuizioni di un mago, che ha litigato con tutti ovunque andasse luterani compresi? Quale sarebbe stato l'enorme contributo di Bruno alla scienza e alla filosofia? E' considerato una figura trascurabile anche nelle scuole laiche dove ho studiato.
Inoltre non sto facendo l'apologia dei roghi, i fatti vanno collocati nel loro contesto storico e non è vero che fu torturato e condannato con processo sommario, ancor meno vero perché era un "libero pensatore": un provato adepto di magia nera come ce n'erano tanti all'epoca (e anche oggi a leggere i fatti di cronaca), ma la modernità ne ha fatto un campione del "razionalismo".

Ma c'è di più: la disumanizzazione pianificata di oggi deriva in gran parte, se non totalmente, da eresie dell'epoca: eugenetica, falansteri socialisti, utopie inumane furono tutte messe nero su bianco proprio dai "liberi pensatori" di quel periodo.
Come scrisse Dostoevskij, "se non c'è Dio tutto è permesso" come ci insegnano le moderne dittature che fanno apparire dilettantesco qualunque violazione dei diritti umani che le abbia precedute.


All'epoca magia, alchimia, scienza e filosofia era sovrapposte. La scienza moderna era ancora da venire. E Bruno fu condannato e ucciso per le sue idee (qualunque esse siano) e solo per questo si erge superiore al potere che lo condannò. 
Che il potere condannò poi molti alti come streghi o maghi  è solo infamia per il potere e non per chi venne condannato.

In quanto al pensiero di Vico:
https://it.wikipedia.org/wiki/De_l%27infinito,_universo_e_mondi


vicus te l'ho detto e te lo ripeto: a te non frega nulla degli uomini.  E lo si vede che difendi il potere che uccide quando questo è del tuo colore (sei contro le femministe solo perchè sono femministe ma non perchè sono oppressive, come lo era la Chiesa).   La QM non è roba per te. Lascia perdere che ci guadagniamo tutti.  A te interessa solo  difendere le tue idee da cattolico reazionario e tutto il resto (gli argomenti, gli uomini) non interessa.    Va in un sito cattolico e fa propaganda lì.
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Re:Demistificare Giordano Bruno, scacciato persino da calvinisti e luterani
« Risposta #4 il: Agosto 27, 2021, 10:24:16 am »
Ho già risposto alle tue illazioni. Curioso che un "rosso" come te non tocchi mai la massoneria, opaco potere di oggi (lì sì che ci sarebbe da dire ed è stato detto da uomini veramente di sinistra) e addirittura metta nel suo avatar il fumetto di un massone, che espone proprio la loro filosofia. Non sarà intenzionale, ma è sintomatico e la tua accorata e persino scomposta difesa del mito di Bruno, notoriamente creato dalla muratoria è altrettanto sintomatica del tuo vero modo di pensare, lontano anni luce dalla sinistra.

I servi del globalismo come te li pagano a ore o a post? Non c'è una virgola di quel che scrivi che sia davvero di sinistra, difendi banchieri al governo, big pharma, agende politiche di ONG possedute da supercapitalisti.
Volevi persino incentivare l'immigrazione femminile, una beffa per la QM e il forum che ti è costata il wiki e non certo su iniziativa del sottoscritto. Quanto al fregartene nulla degli uomini, altri utenti te l'hanno detto e non erano credenti (tutt'altro), non c'è miglior prova di questo.
« Ultima modifica: Agosto 27, 2021, 10:55:24 am da Vicus »
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Re:Demistificare Giordano Bruno, scacciato persino da calvinisti e luterani
« Risposta #5 il: Agosto 27, 2021, 11:23:50 am »
Volendo dare una lettura "terra terra", cioè materiale:

Giordano Bruno era semplicemente uno studioso che, come tutti gli studiosi, voleva vivere dei suoi studi. Da sempre gli studiosi lavorano al servizio dei potenti perché sono gli unici a tenerli in considerazione. Se il popolo avesse oggi a cuore i propri interessi si servirebbe di intellettuali per aumentare il proprio potere e procurarsi un vantaggio nella lotta di classe. All'epoca di Bruno chi faceva questo lavoro il più delle volte faceva parte dei ranghi ecclesiastici e godeva di un certo privilegio dovuto all'adesione a certi dogmi e alla conseguente burocrazia: Bruno era scomodo perché guadagnava con il suo mestiere incurante dei percorsi precostituiti e delle carriere preimpostate che assicuravano un privilegio agli studiosi della Chiesa. Fu il potere a volerlo morto.

Secondo me la questione maschile va al di là delle fazioni. Si possono avere visioni del mondo diametralmente opposte e concordare sul fatto che i privilegi femminili non sono un bene per la collettività e per gli uomini in particolare.

Offline Vicus

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Re:Demistificare Giordano Bruno, scacciato persino da calvinisti e luterani
« Risposta #6 il: Agosto 27, 2021, 11:59:02 am »
Beh... non proprio. Fu scacciato da mezza Europa, aveva un carattere notoriamente rissoso e megalomane, praticava magia nera*, definirlo studioso non fa onore alla categoria.

* Oggi non si può dire perché la magia nera "non esiste", eppure viene ampiamente praticata in ambienti di potere e perfino le laicissime forze dell'ordine indagano su questi fatti, che fanno vittime molto concrete (v. mostro di Firenze, pazienti uccisi da infermieri dichiaratamente satanisti, suore massacrate da ragazze ecc.).
« Ultima modifica: Agosto 27, 2021, 12:11:54 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Demistificare Giordano Bruno, scacciato persino da calvinisti e luterani
« Risposta #7 il: Agosto 27, 2021, 12:14:11 pm »
Esistono studiosi di ogni ordine e grado. Ognuno adotta le proprie metodologie e il proprio carattere. L'Europa - che va distinta dalla UE, ma che nella UE giuridica trova molte sue espressioni - sta promuovendo il diritto alla conoscenza, che è un incentivo al lavoro di studio e ricerca. In una società libera l'accesso alla conoscenza non passa attraverso percorsi di studio per i quali non si è tagliati, ma attraverso un alleggerimento, una ludicizzazione (v. gamification) del potere, del lavoro, della vita: lo studioso viene al mondo attraverso l'accesso alla conoscenza e fa della sua ricerca il suo mestiere.
Tutto il know how, la tecnologia, il denaro e il potere occidentale dipendono dalle scoperte e dal vagabondaggio di liberi pensatori (come Giordano Bruno): individui come questi vengono fuori da contesti di libertà, soprattutto di libero accesso alla conoscenza. Senza un potenziamento della libertà e del diritto alla conoscenza non potrà crescere più niente sul suolo occidentale.

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Re:Demistificare Giordano Bruno, scacciato persino da calvinisti e luterani
« Risposta #8 il: Agosto 27, 2021, 12:17:46 pm »
Se è per questo, Michele Serveto venne bruciato vivo a Ginevra da Calvino perchè negava la Trinità. Ma ciò non toglie che la palma della persecuzione religiosa dei dissidenti e dei riformatori spetta alla Chiesa Cattolica e solo dopo, ma molto dopo, vengono i protestanti.

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Re:Demistificare Giordano Bruno, scacciato persino da calvinisti e luterani
« Risposta #9 il: Agosto 27, 2021, 12:24:51 pm »
E comunque piantamola una buona volta di litigare tra noi. Fuori da questo Forum c'è un sacco di gente che vorrebbe la chiusura del Forum e noi siamo qui a sbranarci come cani rognosi? Ci mancherebbe anche che ci mettiamo a litigare tra noi tra la gioia delle femministe. Chi è cattolico resti cattolico; chi è comunista resti comunista; chi è di sinistra resti di sinistra; chi è di destra resti di destra. Abbiamo in comune il nemico. Basta e avanza. Siamo antifemministi: basta e avanza. Siamo come la Legione Straniera: abbiamo gente che viene dai più diversi percorsi di vita e dalle più disparate convinzioni politiche. L'importante è che combatta e contrasti il femminismo. Questo è ciò che conta!

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Re:Demistificare Giordano Bruno, scacciato persino da calvinisti e luterani
« Risposta #10 il: Agosto 27, 2021, 12:32:35 pm »
Ma che contributo ha dato Bruno all'umanità? Al massimo uno di second'ordine.
Comunque in genere c'è una conoscenza affrettata non solo del personaggio (le sue vere idee e quel che faceva realmente), ma anche del contesto storico e delle ripercussioni concrete di certe dottrine filosofiche.
Bruno era sotto molti aspetti nulla più che un mago e un ciarlatano (quelli che la modernità a parole detesta), le sue opere contengono poco di originale: panteismo, cabala, magia, anche le sue dottrine filosofiche non hanno nulla di rivoluzionario (come quelle di Vico ad esempio :D ).
Peraltro Bruno non fu processato per quelle poche intuizioni ma per ben altri motivi.
La pena di morte (comminata dopo ben sette anni e con ampie garanzie processuali) era comune all'epoca (e non certo per eresia almeno in ambito cattolico), non si può giudicare col metro di oggi.
Parlare di reati d'opinione con l'aria che tira oggi anche solo in riferimento all'"ortodossia" femminista fa quasi ridere. Il lettore intelligente considererà due domande:
1. E' reato di opinione, per esempio, il divieto di apologia di regimi totalitari?
2. A che società avrebbe portato la visione megalomane e centrata sul dominio di Bruno? Mica predicava pace e dignità umana...

E' verità storica negata che i protestanti bruciarono molti più eretici e streghe dei cattolici.

E comunque piantamola una buona volta di litigare tra noi. Fuori da questo Forum c'è un sacco di gente che vorrebbe la chiusura del Forum e noi siamo qui a sbranarci come cani rognosi? Ci mancherebbe anche che ci mettiamo a litigare tra noi tra la gioia delle femministe. Chi è cattolico resti cattolico; chi è comunista resti comunista; chi è di sinistra resti di sinistra; chi è di destra resti di destra.
Ma infatti non sono stato io a esordire così:
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Vicus a te non frega nulla degli uomini.  La QM non è roba per te. Lascia perdere [...] ecc. ecc.
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Abbiamo in comune il nemico.
Abbiamo ancora un'idea ancora così vaga del nemico che parliamo di alleanze col femminismo e di aspetti positivi del femminismo!
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Basta e avanza. Siamo antifemministi: basta e avanza. Siamo come la Legione Straniera
QM patria nostra :D :fiocco:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Caiovaleriocatullo

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Re:Demistificare Giordano Bruno, scacciato persino da calvinisti e luterani
« Risposta #11 il: Agosto 27, 2021, 12:57:22 pm »
Ma che contributo ha dato Bruno all'umanità?

Bruno ha rinnovato completamente il platonismo e il materialismo, ha recuperato elementi fondamentali per lo studio dell'antichità (ancora oggi i filologi leggono Bruno per capire Platone), ha dato la prima cognizione completa dell'idea di infinito che sta alla base della fisica moderna. Più che contributi di prim'ordine sono contributi indispensabili.

Offline fritz

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Re:Demistificare Giordano Bruno, scacciato persino da calvinisti e luterani
« Risposta #12 il: Agosto 27, 2021, 13:29:32 pm »
Vicus, tu hai seri problemi di contraddizione interna.

Sono mesi che ce lo arrovelli sui vaccini, che parli di dittatura, di pensiero unico e di impossibilita' di esprimere la propria opinione.
Poi giustifichi la tortura e la morte (atroce) di un uomo solo perche' ha espresso una sua opinione?

Dai, seriamente, fai perdere credibilita' a tutto il gruppo con 'ste sparate.

Offline fritz

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Re:Demistificare Giordano Bruno, scacciato persino da calvinisti e luterani
« Risposta #13 il: Agosto 27, 2021, 13:31:59 pm »
E comunque piantamola una buona volta di litigare tra noi. Fuori da questo Forum c'è un sacco di gente che vorrebbe la chiusura del Forum e noi siamo qui a sbranarci come cani rognosi? Ci mancherebbe anche che ci mettiamo a litigare tra noi tra la gioia delle femministe. Chi è cattolico resti cattolico; chi è comunista resti comunista; chi è di sinistra resti di sinistra; chi è di destra resti di destra. Abbiamo in comune il nemico. Basta e avanza. Siamo antifemministi: basta e avanza. Siamo come la Legione Straniera: abbiamo gente che viene dai più diversi percorsi di vita e dalle più disparate convinzioni politiche. L'importante è che combatta e contrasti il femminismo. Questo è ciò che conta!

Si' si', ma giustificare lo schifo e la macchia indelebile della Chiesa tutta (che con quel gesto si e' giocata ogni sorta di credibilita') e poi parlare di pensiero unico e' un po' come darsi un calcio nelle palle da soli. Cosa davvero difficile e complicatissima che sinceramente mi lascia a bocca aperta e un po' sconfortato, perche' diciamocelo chiaro: di 'sto passo non c'e' vita d'uscita, non s'e' capito proprio un cazzo.

Offline fritz

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Re:Demistificare Giordano Bruno, scacciato persino da calvinisti e luterani
« Risposta #14 il: Agosto 27, 2021, 13:33:53 pm »
Bruno ha rinnovato completamente il platonismo e il materialismo, ha recuperato elementi fondamentali per lo studio dell'antichità (ancora oggi i filologi leggono Bruno per capire Platone), ha dato la prima cognizione completa dell'idea di infinito che sta alla base della fisica moderna. Più che contributi di prim'ordine sono contributi indispensabili.

Bravo, Catullo! Menomale che qualcuno sa di cosa parla! E non si e' limitato solo a quello. Cantor, Riemann e persino Goedel devono molto a certe intuizioni del nolano.