Autore Topic: Ginolatria, quando "le donne hanno una marcia in più"  (Letto 1779 volte)

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Offline Vicus

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Ginolatria, quando "le donne hanno una marcia in più"
« il: Agosto 31, 2021, 04:18:07 am »
Le donne hanno una marcia in più.
La poesia è donna.
Lo sci è donna.
Le donne sono più forti degli uomini.
Le donne erediteranno la Terra.


Il ginolatra prospera in qualunque ambiente che paghi bene, dai salotti televisivi alle redazioni giornalistiche.
A furia di elogi, la donna cade in complessi narcisistici.
Il ginolatra attribuisce alle donne caratteristiche che proprio non hanno: perché si esaltano nella donna qualità maschili?
Misoginia e ginolatria sono due facce della stessa medaglia, entrambe costituiscono una degenerazione della giusta relazione tra i sessi.
Proclamare la diversità tra uomo e donna è una forma di ribellione: contro ogni femmminismo ogni ginoltria ogni cupa ombra ideologica:
https://www.coscienzamaschile.com/blog/ginolatra-donne-marcia-in-piu/
« Ultima modifica: Agosto 31, 2021, 18:36:11 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Caiovaleriocatullo

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Re:Ginolatria, quando "le donne hanno una marcia in più"
« Risposta #1 il: Settembre 01, 2021, 10:04:34 am »
Occorre fare in modo che le donne si responsabilizzino, soprattutto dal punto di vista economico. La paternità e il matrimonio sono ancora legati a logiche di assistenza dell'uomo alla donna e lo saranno sempre. Le caratteristiche della buona moglie vanno bene in una donna se ci si vuole prendere il rischio enorme degli obblighi dati dal matrimonio e dalla paternità, altrimenti è molto più utile per l'uomo avere a che fare con donne più propense alle relazioni occasionali, ma con un lavoro e una autonomia economica e culturale, capaci di provvedere a se stesse, di mettere al mondo figli in autonomia, e capaci di relazionarsi con gli uomini per il sesso, e non per le loro risorse economiche o per la loro propensione al ruolo di provveditori. Donne così, che purtroppo sono rare, sono soggetti perfetti con cui relazionarsi: avendo per primo interesse il sesso e non la manipolazione, sono interessate più a raggiungere un orgasmo che ad esercitare un potere sull'uomo di turno, e tendono ad essere più esperte e quindi più abili nel soddisfare le fantasie maschili. Se noi promuoveremo questo tipo di donna avremo anche un minor carico di responsabilità e maggior benessere come uomini, e saremo dispensati dagli obblighi maritali e parentali.
Questo tipo di donna non verrà fuori di certo dalla ginolatria. Non abbiamo bisogno di donne esaltate e narcisiste, convinte di avere la capacità di scalare ogni vetta per il solo fatto di avere una vagina, che poi finiscono a fare le prostitute o le casalinghe. Abbiamo al contrario bisogno di donne umili, modeste, pronte a sporcarsi le mani e a guadagnarsi un po' di dignità attraverso il lavoro. Non abbiamo bisogno di "mogli", che poi spesso non sono altro che "dominae", donne in senso etimologico: la "famiglia" si basa sulla schiavitù, come dice la parola stessa, che deriva da famulus, servitore domestico. Poiché la figura del dominus è divenuta illegale, a regnare sulla famiglia resta solo la domina, la donna, che riduce in schiavitù gli altri membri della famiglia attraverso l'alienazione parentale, il divorzio assistenziale, le false accuse. Per gli uomini sposarsi significa essere condannati a scegliere fra il completo asservimento e la rovina. Perciò non è la "moglie" il tipo di donna che occorre cercare.

Offline Vicus

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Re:Ginolatria, quando "le donne hanno una marcia in più"
« Risposta #2 il: Settembre 01, 2021, 19:17:33 pm »
Sembra quasi il regno delle amazzoni, donne indipendenti che si sollazzano con gli uomini quando vogliono. Spesso la realtà si rivela essere all'opposto di quanto si immagina: una donna che cerca l'uomo solo per fare sesso non ha nulla di femminile, se poi ha l'indipendenza economica il rapporto sarà completamente rovesciato, come quello del gladiatore (che era uno schiavo) con le ricche romane.
Comunque finora sono esistite (e soprattutto durate) società con mogli, non con amazzoni che restano appunto un mito distopico.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Ginolatria, quando "le donne hanno una marcia in più"
« Risposta #3 il: Settembre 01, 2021, 19:21:38 pm »
Sembra quasi il regno delle amazzoni, donne indipendenti che si sollazzano con gli uomini quando vogliono. Spesso la realtà si rivela essere all'opposto di quanto si immagina: una donna che cerca l'uomo solo per fare sesso non ha nulla di femminile, se poi ha l'indipendenza economica il rapporto sarà completamente rovesciato, come quello del gladiatore (che era uno schiavo) con le ricche romane.
Comunque finora sono esistite (e soprattutto durate) società con mogli, non con amazzoni che restano appunto un mito distopico.

Sai bene che le "amazzoni" sono solo un mito,* così come nella grandissima maggiorana dei casi le femmine non cercano un uomo solo per scopare.
Questa è una credenza maschile.
Per le femmine il sesso è uno strumento non il fine.

@@

* Un esempio: basta dare un'occhiata a quel che succede in Afghanistan, ossia laddove gli uomini comandano per davvero e dettano le regole...
Di "amazzoni" non vi è traccia alcuna.
Eppure in questi ultimi vent'anni le femminucce afgane avrebbero potuto creare un loro esercito, completamente al femminile, addestrato da femmine e finanziato da femmine, no.?
...
La verità vera è che dove vige la legge del più forte le femmine contano quanto il due di picche.

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Re:Ginolatria, quando "le donne hanno una marcia in più"
« Risposta #4 il: Settembre 01, 2021, 19:27:22 pm »
Occorre fare in modo che le donne si responsabilizzino, soprattutto dal punto di vista economico. La paternità e il matrimonio sono ancora legati a logiche di assistenza dell'uomo alla donna e lo saranno sempre. Le caratteristiche della buona moglie vanno bene in una donna se ci si vuole prendere il rischio enorme degli obblighi dati dal matrimonio e dalla paternità, altrimenti è molto più utile per l'uomo avere a che fare con donne più propense alle relazioni occasionali, ma con un lavoro e una autonomia economica e culturale, capaci di provvedere a se stesse, di mettere al mondo figli in autonomia, e capaci di relazionarsi con gli uomini per il sesso, e non per le loro risorse economiche o per la loro propensione al ruolo di provveditori. Donne così, che purtroppo sono rare, sono soggetti perfetti con cui relazionarsi: avendo per primo interesse il sesso e non la manipolazione, sono interessate più a raggiungere un orgasmo che ad esercitare un potere sull'uomo di turno, e tendono ad essere più esperte e quindi più abili nel soddisfare le fantasie maschili. Se noi promuoveremo questo tipo di donna avremo anche un minor carico di responsabilità e maggior benessere come uomini, e saremo dispensati dagli obblighi maritali e parentali.
Questo tipo di donna non verrà fuori di certo dalla ginolatria. Non abbiamo bisogno di donne esaltate e narcisiste, convinte di avere la capacità di scalare ogni vetta per il solo fatto di avere una vagina, che poi finiscono a fare le prostitute o le casalinghe. Abbiamo al contrario bisogno di donne umili, modeste, pronte a sporcarsi le mani e a guadagnarsi un po' di dignità attraverso il lavoro. Non abbiamo bisogno di "mogli", che poi spesso non sono altro che "dominae", donne in senso etimologico: la "famiglia" si basa sulla schiavitù, come dice la parola stessa, che deriva da famulus, servitore domestico. Poiché la figura del dominus è divenuta illegale, a regnare sulla famiglia resta solo la domina, la donna, che riduce in schiavitù gli altri membri della famiglia attraverso l'alienazione parentale, il divorzio assistenziale, le false accuse. Per gli uomini sposarsi significa essere condannati a scegliere fra il completo asservimento e la rovina. Perciò non è la "moglie" il tipo di donna che occorre cercare.


Sì, ma a cambiare devono essere in primis gli uomini e non le donne, che sono quello che sono, da millenni.
Finché gli uomini non cambieranno non cambieranno neppure le donne.

Offline Vicus

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Re:Ginolatria, quando "le donne hanno una marcia in più"
« Risposta #5 il: Settembre 01, 2021, 20:35:01 pm »
Sai bene che le "amazzoni" sono solo un mito,* così come nella grandissima maggiorana dei casi le femmine non cercano un uomo solo per scopare.
Questa è una credenza maschile.
Per le femmine il sesso è uno strumento non il fine.

@@

* Un esempio: basta dare un'occhiata a quel che succede in Afghanistan, ossia laddove gli uomini comandano per davvero e dettano le regole...
Di "amazzoni" non vi è traccia alcuna.
Eppure in questi ultimi vent'anni le femminucce afgane avrebbero potuto creare un loro esercito, completamente al femminile, addestrato da femmine e finanziato da femmine, no.?
...
La verità vera è che dove vige la legge del più forte le femmine contano quanto il due di picche.
Ma è quelllo che ho detto.
D'altra parte Salar ha evidenziato come in questa società ipercapitalista gli uomini siano essenzialmente schiavi, il rapporto con le donne ne è necessariamente influenzato.
Lo scrisse anche McLuhan già nel '36:

Un postulato primario del mondo di Henry James è che esso gode di un'enorme supremazia materiale con la sua conseguente euforia. In correlazione con la sensibilità elaborata e tenue del mondo da lui creato vi è una ancor più elaborata struttura di una finanza astratta, e la tecnologia eterea creata da quella finanza.
Non è per caso, senza dubbio, che in questo campo la vita femminile debba essere dominante e lussureggiante, e gli esseri maschili timidi e miseri. E una grande e sicura stanza dei bambini, vista nel suo lato materiale.

Tra le altre cose McLuhan afferma esistere una correlazione tra materialismo, femminismo e svilimento della figura maschile.
Come ripeto spesso, finché gli uomini non si renderanno conto di tutto ciò e non lo metteranno in discussione, continueranno a non contare un :censored:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Caiovaleriocatullo

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Re:Ginolatria, quando "le donne hanno una marcia in più"
« Risposta #6 il: Settembre 01, 2021, 21:25:42 pm »
Sì, ma a cambiare devono essere in primis gli uomini e non le donne, che sono quello che sono, da millenni.
Finché gli uomini non cambieranno non cambieranno neppure le donne.

Pienamente d'accordo. Se non saremo noi a fare il primo passo, loro non lo faranno mai.

Offline fritz

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Re:Ginolatria, quando "le donne hanno una marcia in più"
« Risposta #7 il: Settembre 02, 2021, 04:33:35 am »
Occorre fare in modo che le donne si responsabilizzino, soprattutto dal punto di vista economico. La paternità e il matrimonio sono ancora legati a logiche di assistenza dell'uomo alla donna e lo saranno sempre.

Catullo, sei un ottimo utente e secondo me sei sulla buona strada per unire tutti i punti.

Tuttavia, voglio metterti una pulce nell'orecchio, cosa che faccio spesso qua dentro. Hai mai pensato alla possibilita' che uomini e donne abbiano differenze cognitive e comportamentali innate, e per questo motivo non annullabili?

Una di queste sta proprio nella responsabilizzazione. Le donne, in generale, non vogliono assumersi la responsabilita', e per questo motivo che cercano un uomo propenso all'azione - e non un cuckoldino beta-provider con tessera PD - e anche con discrete abilita' manipolatorie (che, inutile mentire a noi stessi, sono un'ottima skill che paga per chi vuole fare carriera e, appunto, nel portarsi donne a letto).

Hai mai sentito parlare della Dark Triad? Dovresti.

Moltissimi studi scientifici (la quasi totalita' a dire il vero) in tema hanno scoperto che le donne sono attratte da uomini con tratti machiavellici, sadici e psicopatici. Catullo, molti detti,hanno un fondo di verita' (cosi' come molti miti e leggende hanno spesso un fondo di verita', sebbene non vi sia niente di paranormale dietro). Alle donne "piace lo stronzo", e' vero. E sempre le donne, non vogliono prendersi la responsabilita' delle cazzate che fanno.
Indi per cui dobbiamo parlarci chiaro una volta per tutte e capire che quella tra uomini e donne non e' un gioco di seduzione per raggiungere un bene superiore, ma e' una proposta di affari dove lei offre del sesso in cambio di attenzioni (declinabili nelle piu' ovvie forme: risorse finanziarie, supporto psicologico, protezione etc) che l'uomo deve offrirle in una certa misura che lei considera sufficiente.

Purtroppo per noi uomini, la donna ha un ventaglio di scelte mediamente superiore, quindi il "monkey branch", sport abbastanza diffuso verso il gentil sesso (che di gentile non ha un bel niente) e' la risposta alla tua supposizione: no, se lei ne ha opportunita', piuttosto che prendersi la responsabilita' la scarica tutta su di te. E ti manda a fare in culo, possibilmente ciucciando un bel fallo negro made in Congo mentre tu ti disperi sotto un ponte.

Uno non vale uno, Catullo. Non sto dicendo di abolire il suffragio universale (anche se sarebbe sicuramente un bene per la societa'), sto dicendo di non illuderti, e di iniziare a guardare le cose per quello che realmente sono, specie le donne: non sono quelle creature razionali e buone che pensi, anzi. E non si prenderanno mai nessuna responsabilita' ... Indi per cui, auspichi una cosa impossibile.

Offline Vicus

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Re:Ginolatria, quando "le donne hanno una marcia in più"
« Risposta #8 il: Settembre 02, 2021, 07:41:38 am »
Citazione
Crcano un uomo propenso all'azione - e non un cuckoldino beta-provider con tessera PD - e anche con discrete abilita' manipolatorie.
Moltissimi studi scientifici (la quasi totalita' a dire il vero) in tema hanno scoperto che le donne sono attratte da uomini con tratti machiavellici, sadici e psicopatici.
https://www.coscienzamaschile.com/blog/seduzione-3-rivelazioni-sconcertanti-di-un-professionista/
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Caiovaleriocatullo

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Re:Ginolatria, quando "le donne hanno una marcia in più"
« Risposta #9 il: Settembre 02, 2021, 12:09:56 pm »
Catullo, sei un ottimo utente e secondo me sei sulla buona strada per unire tutti i punti.

Tuttavia, voglio metterti una pulce nell'orecchio, cosa che faccio spesso qua dentro. Hai mai pensato alla possibilita' che uomini e donne abbiano differenze cognitive e comportamentali innate, e per questo motivo non annullabili?

Una di queste sta proprio nella responsabilizzazione. Le donne, in generale, non vogliono assumersi la responsabilita', e per questo motivo che cercano un uomo propenso all'azione - e non un cuckoldino beta-provider con tessera PD - e anche con discrete abilita' manipolatorie (che, inutile mentire a noi stessi, sono un'ottima skill che paga per chi vuole fare carriera e, appunto, nel portarsi donne a letto).

Hai mai sentito parlare della Dark Triad? Dovresti.

Moltissimi studi scientifici (la quasi totalita' a dire il vero) in tema hanno scoperto che le donne sono attratte da uomini con tratti machiavellici, sadici e psicopatici. Catullo, molti detti,hanno un fondo di verita' (cosi' come molti miti e leggende hanno spesso un fondo di verita', sebbene non vi sia niente di paranormale dietro). Alle donne "piace lo stronzo", e' vero. E sempre le donne, non vogliono prendersi la responsabilita' delle cazzate che fanno.
Indi per cui dobbiamo parlarci chiaro una volta per tutte e capire che quella tra uomini e donne non e' un gioco di seduzione per raggiungere un bene superiore, ma e' una proposta di affari dove lei offre del sesso in cambio di attenzioni (declinabili nelle piu' ovvie forme: risorse finanziarie, supporto psicologico, protezione etc) che l'uomo deve offrirle in una certa misura che lei considera sufficiente.

Purtroppo per noi uomini, la donna ha un ventaglio di scelte mediamente superiore, quindi il "monkey branch", sport abbastanza diffuso verso il gentil sesso (che di gentile non ha un bel niente) e' la risposta alla tua supposizione: no, se lei ne ha opportunita', piuttosto che prendersi la responsabilita' la scarica tutta su di te. E ti manda a fare in culo, possibilmente ciucciando un bel fallo negro made in Congo mentre tu ti disperi sotto un ponte.

Uno non vale uno, Catullo. Non sto dicendo di abolire il suffragio universale (anche se sarebbe sicuramente un bene per la societa'), sto dicendo di non illuderti, e di iniziare a guardare le cose per quello che realmente sono, specie le donne: non sono quelle creature razionali e buone che pensi, anzi. E non si prenderanno mai nessuna responsabilita' ... Indi per cui, auspichi una cosa impossibile.

Di queste cose sappiamo molto poco, ma mi sono fatto un'idea abbastanza solida. Con ogni probabilità il comportamento femminile che conosciamo è il risultato di una combo: da un lato ci sono i caratteri evolutivi delle femmine e da un altro un paradigma culturale fisso che si è sviluppato nel neolitico e che si può cambiare significativamente. L'opportunismo femminile infatti è una distorsione rispetto alla base femminile biologica. Faccio un esempio: i parametri LMS della redpill sono veritieri, ma si applicano deviando dai criteri femminili di preferenza. La disponibilità a investire nella prole e nelle relazioni a lungo termine da parte dell'uomo è una caratteristica che attrae le donne, a patto però che siano portate a investire anche loro in una relazione simile (anche disposte, in molti casi, a sfruttare la situazione a proprio vantaggio, a scapito dell'uomo). Tuttavia i parametri MS sono attraenti anche indipendentemente dalla disponibilità a investire nella relazione a lungo termine: un uomo fornito di MS attrae come potenziale partner indipendentemente dalla sua disponibilità a impegnarsi. Il fatto che un uomo con caratteristiche MS attrae come partner a lungo termine è una questione di intensità dell'attrazione: la donna tende ad avere un'attrazione più intensa e condita di emozioni per un uomo con queste caratteristiche rispetto ad un uomo che non ce l'ha. Di conseguenza secondo me una donna ha in sé il potenziale per accettare una relazione a breve termine con un uomo dotato di MS. Se non lo fa è per ragioni culturali collegate: 1 - al femminismo, esplicito o latente nella nostra cultura; 2 - alla cultura contadina, che secondo me è la matrice del femminismo*; 3 - allo zerbinaggio maschile.
Ma è nato prima l'uovo o la gallina? L'opportunismo femminile è causa o effetto della cultura che rende le donne sfruttatrici? Probabilmente è la causa, ma è irrilevante, perché le ragioni 1 e 2 funzionano solo se si attiva la 3 e lo zerbinaggio maschile è collegato alla vita stanziale, da cui nasce la cultura contadina e quindi femminista.
In parole povere, se noi uomini smettiamo, in massa, di attribuire alle donne un valore superiore a quello che hanno, le donne 'ndo vanno? La loro natura è quella che è, ma la loro natura ha sfumature e modulazioni che noi possiamo riconoscere e che possiamo limitare ponendo noi stessi i giusti limiti. Pur non avendo un potere in atto, noi uomini abbiamo un enorme potere in potenza, ma bisogna anche ripensare la società.

*A livello microstorico ciò è falso, perché in realtà il femminismo nasce dalla cultura borghese, ma a livello macrostorico si vede che non si può parlare di femminismo se non a partire da una concezione stanziale dell'umanità, che implica un primato dell'economia (oikou+nomos = normatività domestica) sulle altre passioni umane.

Offline Caiovaleriocatullo

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Re:Ginolatria, quando "le donne hanno una marcia in più"
« Risposta #10 il: Settembre 02, 2021, 12:29:50 pm »
la donna tende ad avere un'attrazione più intensa e condita di emozioni per un uomo con queste caratteristiche rispetto ad un uomo che non ce l'ha

Da notare che le emozioni possono anche essere negative. L'uomo zerbino è spesso vittima di comportamenti che derivano da un misto di pulsioni erotiche e aggressive nella donna, che lo desidera per distruggerlo.