Autore Topic: Aforismi di Nicolás Gómez Dávila  (Letto 1178 volte)

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Offline Vicus

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Aforismi di Nicolás Gómez Dávila
« il: Settembre 01, 2021, 20:46:38 pm »
- Diventa ogni giorno più facile sapere che cosa disprezzare: ciò che i giornali elogiano.

- A chi nasce senza genio alcuno va consigliata una carriera da epidemiologo.

“L’intensità di luce di certe verità le rende invisibili”.

“L’umanità che il mondo moderno prepara si dividerà in criminali e deficienti”.

“Il moderno è un prigioniero che si crede libero perché evita di toccare i muri del proprio carcere”.

- La società del futuro: una schiavitù senza padroni.

- Lo Stato moderno fabbrica le opinioni che poi raccoglie rispettosamente sotto il nome di opinione pubblica.

-  Il futuro del mondo appartiene alla Coca-Cola e alla pornografia.

- La stampa non vuole informare il lettore, ma convincerlo che lo sta informando. [...]

https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,2593.msg10012.html#msg10012
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Aforismi di Nicolás Gómez Dávila
« Risposta #1 il: Settembre 01, 2021, 23:50:09 pm »
Bene, ma la domanda da porsi è: quale sarebbe la società "perfetta" ?
E quando mai è esistita un'età dell'oro ?
La verità vera è che la specie umana è quello che è: una schifezza.*
E non da oggi: da sempre.

@@

* Una mia conoscenza la definisce "una specie maledetta che non sarebbe mai dovuta esistere".

Offline Vicus

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Re:Aforismi di Nicolás Gómez Dávila
« Risposta #2 il: Settembre 02, 2021, 00:26:23 am »
Ma questa non è  solo una società imperfetta, ma (cito il regista T. Malick) "un mondo che si muove verso l'Inferno il più velocemente possibile".

A parte una (relativa) sicurezza materiale la nostra è una delle epoche più decadenti, vuote e anticivili della Storia. Sono un'infinità gli autori, da Lewis a Pasolini e De Seta che lo hanno lucidamente detto.
Non è per caso, senza dubbio, che la vita femminile debba essere dominante e lussureggiante, e gli esseri maschili timidi e miseri. E una grande e sicura stanza dei bambini, vista nel suo lato materiale: l'unica preoccupazione degli uomini sembra essere il godimento e quasi mai la verità, l'arte, la bellezza (a parte quella femminile) la difesa dela propria identità. Perfino la scienza che dovrebbe coltivare il dubbio e la curiosità è ingabbiata in una "ortodossia" ufficiale degna degli ayatollah.
Le università sono un gineceo dove si seleziona accuratamente l'idiozia (lo disse in termini diversi ma non nella sostanza, proprio una donna).
L'arte e l'architettura sembrano avere il solo scopo di forzare lo squallore nei cuori degli uomini:


La letteratura è sparita (qualcuno sa di un poeta decente dopo Montale?) La musica più recente oscilla tra l'autismo di masse suburbane abbrutite e le nenie sciroppose e tutte uguali delle cantanti.

Il cinema, lottizzatissimo e sorvegliato (per scongiurare l'emergere di qualche talento), è passato da Ferreri a Muccino, premiato con l'Oscar per le migliori scenate da cortile (senza dimenticare l'inimitabile Sorrentino):
https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,10037.msg115009.html#msg115009

Insomma, confort materiale a parte (solo per chi non è disoccupato) che c'è da salvare, la patonza? Neanche quella danno :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Caiovaleriocatullo

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Re:Aforismi di Nicolás Gómez Dávila
« Risposta #3 il: Settembre 02, 2021, 12:19:30 pm »
Ma questa non è  solo una società imperfetta, ma (cito il regista T. Malick) "un mondo che si muove verso l'Inferno il più velocemente possibile".

A parte una (relativa) sicurezza materiale la nostra è una delle epoche più decadenti, vuote e anticivili della Storia. Sono un'infinità gli autori, da Lewis a Pasolini e De Seta che lo hanno lucidamente detto.
Non è per caso, senza dubbio, che la vita femminile debba essere dominante e lussureggiante, e gli esseri maschili timidi e miseri. E una grande e sicura stanza dei bambini, vista nel suo lato materiale: l'unica preoccupazione degli uomini sembra essere il godimento e quasi mai la verità, l'arte, la bellezza (a parte quella femminile) la difesa dela propria identità. Perfino la scienza che dovrebbe coltivare il dubbio e la curiosità è ingabbiata in una "ortodossia" ufficiale degna degli ayatollah.
Le università sono un gineceo dove si seleziona accuratamente l'idiozia (lo disse in termini diversi ma non nella sostanza, proprio una donna).
L'arte e l'architettura sembrano avere il solo scopo di forzare lo squallore nei cuori degli uomini:


La letteratura è sparita (qualcuno sa di un poeta decente dopo Montale?) La musica più recente oscilla tra l'autismo di masse suburbane abbrutite e le nenie sciroppose e tutte uguali delle cantanti.

Il cinema, lottizzatissimo e sorvegliato (per scongiurare l'emergere di qualche talento), è passato da Ferreri a Muccino, premiato con l'Oscar per le migliori scenate da cortile (senza dimenticare l'inimitabile Sorrentino):
https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,10037.msg115009.html#msg115009

Insomma, confort materiale a parte (solo per chi non è disoccupato) che c'è da salvare, la patonza? Neanche quella danno :lol:

Uno splendido ritratto dell'epoca  ^_^

C'è da dire che in realtà anche oggi c'è un'alta cultura, ma essa è accessibile solo ai pochissimi che hanno avuto le risorse, il tempo e il talento innato per costruirne una. Per tutti gli altri esiste solo questa patina di mediocrità che nasconde le vette. Temo sia inevitabile, perché l'uguaglianza fra gli uomini può essere solo formale e mai sostanziale.

Offline Vicus

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Re:Aforismi di Nicolás Gómez Dávila
« Risposta #4 il: Settembre 02, 2021, 12:32:55 pm »
E' vero, ma una volta c'era una saggezza popolare diffusa e anche il livello culturale era superiore. Oggi tutti hanno la laurea ma rasentano talor al'analfabetismo. Come scrisse Platone: "Sembreranno dotti ma non sapranno nulla"
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Massimo

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Re:Aforismi di Nicolás Gómez Dávila
« Risposta #5 il: Settembre 02, 2021, 15:38:59 pm »
- Diventa ogni giorno più facile sapere che cosa disprezzare: ciò che i giornali elogiano.

- A chi nasce senza genio alcuno va consigliata una carriera da epidemiologo.

“L’intensità di luce di certe verità le rende invisibili”.

“L’umanità che il mondo moderno prepara si dividerà in criminali e deficienti”.

“Il moderno è un prigioniero che si crede libero perché evita di toccare i muri del proprio carcere”.

- La società del futuro: una schiavitù senza padroni.

- Lo Stato moderno fabbrica le opinioni che poi raccoglie rispettosamente sotto il nome di opinione pubblica.

-  Il futuro del mondo appartiene alla Coca-Cola e alla pornografia.

- La stampa non vuole informare il lettore, ma convincerlo che lo sta informando. [...]

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Sono sostanzialmente d'accordo, ma con due ulteriori precisazioni:

NON E' VERO che ci avviamo ad una schiavitù senza padroni. I padroni ci saranno, eccome: sono i membri di una ristretta èlite economico finanziaria tecnocratica che ci imporrà le sue scelte e ci condizionerà la nostra esistenza fino a rovinarcela interamente. La differenza rispetto alle èlites precedenti è che non entreremo mai in contatto diretto con essa e ciò ce la renderà ancora più pericolosa e nociva.

La stampa non ha neppure la velleità, non dico di informarci (non ha più illusioni su questo) ma neppure di convincerci che ci informa e che ci sta informando. La stampa oggi fa solo propaganda e basta. E in maniera poi sempre più scoperta, sfacciata e arrogante. Basta pensare a quello che Scalfari ha detto e scritto recentemente: " La vera democrazia è dove pochi comandano sui molti". Senza nessuna vergogna nè imbarazzo.

Offline Vicus

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Re:Aforismi di Nicolás Gómez Dávila
« Risposta #6 il: Settembre 02, 2021, 17:04:57 pm »

Sono sostanzialmente d'accordo, ma con due ulteriori precisazioni:

NON E' VERO che ci avviamo ad una schiavitù senza padroni. I padroni ci saranno, eccome
Solo che non li vediamo. Basta vedere i sondaggi (se non sono truccati) sul Drago
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Re:Aforismi di Nicolás Gómez Dávila
« Risposta #7 il: Settembre 02, 2021, 19:01:28 pm »
Ma questa non è  solo una società imperfetta, ma (cito il regista T. Malick) "un mondo che si muove verso l'Inferno il più velocemente possibile".

A parte una (relativa) sicurezza materiale la nostra è una delle epoche più decadenti, vuote e anticivili della Storia. Sono un'infinità gli autori, da Lewis a Pasolini e De Seta che lo hanno lucidamente detto.
Non è per caso, senza dubbio, che la vita femminile debba essere dominante e lussureggiante, e gli esseri maschili timidi e miseri. E una grande e sicura stanza dei bambini, vista nel suo lato materiale: l'unica preoccupazione degli uomini sembra essere il godimento e quasi mai la verità, l'arte, la bellezza (a parte quella femminile) la difesa dela propria identità. Perfino la scienza che dovrebbe coltivare il dubbio e la curiosità è ingabbiata in una "ortodossia" ufficiale degna degli ayatollah.
Le università sono un gineceo dove si seleziona accuratamente l'idiozia (lo disse in termini diversi ma non nella sostanza, proprio una donna).
L'arte e l'architettura sembrano avere il solo scopo di forzare lo squallore nei cuori degli uomini:


La letteratura è sparita (qualcuno sa di un poeta decente dopo Montale?) La musica più recente oscilla tra l'autismo di masse suburbane abbrutite e le nenie sciroppose e tutte uguali delle cantanti.

Il cinema, lottizzatissimo e sorvegliato (per scongiurare l'emergere di qualche talento), è passato da Ferreri a Muccino, premiato con l'Oscar per le migliori scenate da cortile (senza dimenticare l'inimitabile Sorrentino):
https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,10037.msg115009.html#msg115009

Insomma, confort materiale a parte (solo per chi non è disoccupato) che c'è da salvare, la patonza? Neanche quella danno :lol:


Sì, ok, ma nonostante ciò preferisco vivere in questa epoca piuttosto che in epoche in cui crepare in guerra era la norma.
Per non parlare di tutto il resto.
E sono sicuro che il discorso vale anche per te.

Offline Vicus

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Re:Aforismi di Nicolás Gómez Dávila
« Risposta #8 il: Settembre 02, 2021, 19:10:38 pm »
Dipende... mica tutti crepavano (in guerra o altrove) e avevano malgrado tutto una vita più umana, ricca di significato, più felice e appagante.
Anche solo leggere certi libri (come quelli di S. Tommaso D'Aquino) è un'esperienza indescrivibile, il ritorno allo squallore non è piacevole.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.