Off Topic > Identità digitale, vaccini e Great Reset: salute o dittatura?

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Vicus:
Perché non forum sulle arti marziali e sui Paesi dell'Est? Dovrei CENSURARE quei post per soprannumero?
Se non te ne fossi accorto ci hanno provato di diritti fondamentali (e siamo solo agli inizi): circolazione, espressione, SALUTE LAVORO e disposizione del proprio corpo.
Le donne possono attendere un po' non ti pare? Però se hai contenuti interessanti al riguardo non fare complimenti

La QM non è solo la patonza, ma anche tutto ciò che comprime le nostre libertà e ci impedisce di determinare il nostro destino di uomini

Frank:

--- Citazione da: Vicus - Settembre 03, 2021, 20:51:50 pm ---Perché non forum sulle arti marziali e sui Paesi dell'Est? Dovrei CENSURARE quei post per soprannumero?
Se non te ne fossi accorto ci hanno provato di diritti fondamentali (e siamo solo agli inizi): circolazione, espressione, SALUTE LAVORO e disposizione del proprio corpo.
Le donne possono attendere un po' non ti pare? Però se hai contenuti interessanti al riguardo non fare complimenti

La QM non è solo la patonza, ma anche tutto ciò che comprime le nostre libertà e ci impedisce di determinare il nostro destino di uomini

--- Termina citazione ---

C'è una sostanziale differenza: ormai il forum è "dominato" dai discorsi sul covid, il che è ben diverso.
Poi che la QM non sia solo patonza non devi certamente spiegarlo a me, bensì a qualcun altro.
Intendiamoci, non che a me cambi qualcosa, perciò seguita pure.
Tanto non saremo certamente noi a cambiare un certo stato di cose.
Cosa vuoi che cambino degli sconosciuti soprannomi di un forum ?

@@

PS: l'osservazione sulle arti marziali la facesti anche a CLUBBER il giorno che se ne andò dal forum...  :cool2:
Eppure, se non vado errato, anche tu sei un ex praticante...
O no ?

Vicus:
Frank non c'è molto da discutere: la limitazione dei topic è censura, che oltre a essere odiosa è anche difficilmente praticabile. Poi siamo in sezione off topic di che ti lamenti? Apri tu argomenti sulla QM nelle decine di sezioni a disposizione.
Per un principio di parità, si dovrebbero eliminare anche le centinaia di tuoi post di anni sulle arti marziali, che con la QM non c'entrano nulla.
Sai benissimo che a me piacciono le arti marziali. Ci sono stati periodi però in cui nel forum non si leggeva che quello. Però non mi sono mai sognato di dirtelo, per rispetto della libertà degli utenti del forum che se non violano il regolamento devono essere liberi di postare quel che ... gli pare senza censure.

Infine questi interventi sono stati postati il giorno di una "trascurabile" sortita del Drago con "nessun" impatto sulla libertà dei cittadini e non durante la settimana delle Olimpiadi, come sai cruciali per la tenuta democratica del Paese.
Dovrebbe esserti chiaro, per cui non aggiungerò nulla a repliche secondo cui non mi piacerebbe lo sport, che pratico 1-2 ore al dì.

Vicus:
Green Pass. Centocinquanta Docenti Universitari Scrivono a Draghi
4 Settembre 2021 Pubblicato da Marco Tosatti 3 Commenti

Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra interessante rilanciare questo articolo di International Family News in cui si parla dell’iniziativa di centocinquanta docenti universitari contro l’inutile anticostituzionale e anti UE norma del GreenPass, voluta dal governo Conte Ter, nominalmente presieduto dal grigio triste figuro leccato quotidianamente dai gazzettieri servi dei suoi padroni. Buona lettura.

§§§
 

Proprio mentre il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, annuncia nuove strette nei confronti dei non possessori del Green Pass, il dissenso si allarga. È il mondo della cultura a occupare le posizioni più avanzate di questo fronte composito. Quasi 50mila persone hanno infatti aderito alla raccolta firme lanciata da giuristi, medici, intellettuali, docenti, artisti, imprenditori; gruppi di studenti universitari hanno espresso contrarietà annunciando mobilitazioni; e ora sono i docenti delle università a insorgere.

Obbligo vaccinale surrettizio
Numerosi di loro hanno pubblicato ieri un appello contro la natura discriminatoria del Green Pass, per ribadire che l’università è un luogo di inclusione e per avviare un dibattito serio e approfondito sui pericoli di una tale misura. «Dal primo settembre, per frequentare le università italiane, sostenere gli esami e seguire le lezioni si dovrà essere in possesso del cosiddetto “green pass”», si legge nel testo. «Tale requisito sarà valido per docenti, personale tecnico, amministrativo e bibliotecario e studenti e ciò estende, di fatto, l’obbligo di vaccinazione in forma surrettizia per accedere anche ai diritti fondamentali allo studio e al lavoro, senza che vi sia la piena assunzione di responsabilità da parte del decisore politico».

Non sono «no vax»
Gli estensori dell’appello non sono contrari ai vaccini, dunque non possono essere immersi nel calderone mediatico dei «no vax». Tengono, infatti, a precisare: «Molti tra noi hanno liberamente scelto di sottoporsi alla vaccinazione anti-CoViD-19, convinti della sua sicurezza ed efficacia. Tutti noi, però, reputiamo ingiusta e illegittima la discriminazione introdotta ai danni di una minoranza». I docenti citano a tal proposito l’art. 32 della Costituzione italiana: «Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana». E riportano il Regolamento UE 953/2021, il quale chiarisce che «è necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono state vaccinate» per diversi motivi o «che hanno scelto di non essere vaccinate».

Un precedente pericoloso
Pertanto, suonano l’allarme gli estensori dell’appello, il rischio è che il Green Pass spinga l’Italia verso una china sinistra. Per loro sospendere dall’insegnamento o escludere dalle aule universitarie i renitenti alla “tessera verde” viola «quei diritti di studio e formazione che sono garantiti dalla Costituzione» e rappresenta «un pericoloso precedente». Il rischio, insomma, è che la società venga suddivisa in cittadini di serie A e cittadini di serie B. «Quella del “green pass” è una misura straordinaria, peraltro dai contorni applicativi tutt’altro che chiari, che, come tale, comporta rischi evidenti, soprattutto se dovesse essere prorogata oltre il 31 dicembre, facendo affiorare alla mente altri precedenti storici che mai avremmo voluto ripercorrere», si legge nell’appello.

L’auspicio
Il loro obiettivo è che «si avvii un serio dibattito politico nella società e nel mondo accademico tutto (incluse le sue fondamentali componenti amministrativa e studentesca), per evitare ogni penalizzazione di specifiche categorie di persone in base alle loro scelte personali e ai loro convincimenti, per garantire il diritto allo studio e alla ricerca e l’accesso universale, non discriminatorio e privo di oneri aggiuntivi (che sono, di fatto, discriminatori) a servizi universitari». Di qui la richiesta finale, «che venga abolita e rifiutata ogni forma di discriminazione».

https://www.marcotosatti.com/2021/09/04/green-pass-centocinquanta-docenti-universitari-scrivono-a-draghi/

fritz:
@Duca

I nuovi tamponi non sono molto invasivi e non e' necessario che te lo ficchino tutto dentro. L'asta e' molto piu' corta.

Lo passano nella prima e nella seconda narice portandolo fino all'altezza del setto nasale.

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