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Breve schizzo di una genealogia del femminile postindustriale

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Caiovaleriocatullo:

--- Citazione da: Vicus - Settembre 29, 2021, 06:24:48 am ---Il testo di Huizinga è imperdibile, fondamentale per capire molti ammbiti della cultura umana.
Una società matriarcale non è mai esistita, se non come incubo in racconti distopici fin dall'antichità. Esistono solo società con tratti matriarcali, in cui gli uomini si considerano esseri inferiori e imitano le femmine, parto e ciclo mesruale compresi.

Vedi qui:
https://www.coscienzamaschile.com/blog/leclissi-del-padre-matriarcato-e-distruzione-pilotata-della-civilta-italiana/
--- Termina citazione ---

Concordo, non c'è mai stato un vero e proprio matriarcato. L'archetipo della Grande Madre e il suo primato totemico sono universali e vanno al di là delle particolarizzazioni culturali. Tuttavia, e questo è il succo del mio discorso, sono parte del percorso storico-evolutivo dell'uomo e sono quindi modificabili.

Caiovaleriocatullo:

--- Citazione da: Vicus - Settembre 29, 2021, 06:24:48 am ---https://www.coscienzamaschile.com/blog/leclissi-del-padre-matriarcato-e-distruzione-pilotata-della-civilta-italiana/

--- Termina citazione ---

Anche secondo me la teoria queer si spaccia per "gender neutrality" ma si basa su una mentalità matriarcale tutt'altro che sessualmente neutra, perché a mio avviso pone alla base dell'idea di "gender" una inferiorità (che si manifesta come complesso psichico) del genere maschile rispetto a quello femminile.

L'analogia con le istanze platoniche e vedantiche regge fino a un certo punto, nel senso che c'è una matrice indoeuropea anche vedantica di questa "mentalità", ma l'erotica platonica trascende la figura dell'androgino, che il Socrate del Simposio relega nel farsesco, così come la cifra dell'Adwaita Vedanta non è l'androginia, ma il superamento "sovrannaturale" dei limiti della manifestazione (articolazione del risplendere, del phainesthai). Questi sono tentativi filosofici e religiosi di superare il complesso maschile d'inferiorità, anche se a mio avviso non riusciti, perché il punto è giungere alla neutrale "parità dei sessi" attraverso un impegno diretto sul maschile, quindi attraverso una lettura sessuata dell'esperienza umana.

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