Autore Topic: Solgenitsyn: chi erano i “fascisti” nel GuLag  (Letto 503 volte)

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Offline Vicus

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Solgenitsyn: chi erano i “fascisti” nel GuLag
« il: Ottobre 06, 2021, 09:56:08 am »
Desideravo condividere con lei un “paio” di somiglianze del regime attuale con l’Unione Sovietica. In realtà leggere Arcipelago Gulag di Solzenicyn in questo periodo è molto istruttivo.

Forse ricorda che in Unione Sovietica erano condannati con l’articolo 58 i nuovi “politici”, ovvero controrivoluzionari, che poi erano i cittadini comuni, rastrellati per riempire i campi di lavoro/sterminio.

Ebbene, questi 58 erano considerati nemici irrecuperabili dallo Stato, mentre i criminali comuni “classe affine”; motivo per cui i ladri e assassini erano usati come capibrigata e caporali vari all’interno dell’arcipelago, che per risparmiare sui costi, poteva avere una ventina di soldati per centinaia di migliaia di detenuti. Quindi usava i cittadini, spingendoli a controllarsi l’un l’altro, e preferendo per questo lavoro ovviamente i criminali.

https://www.maurizioblondet.it/solgenitsyn-chi-erano-i-fascisti-nel-gulag/

Ebbene, i criminali iniziarono a chiamare i 58 fascisti: in occasione di un’amnistia (se non ricordo male quella della seconda Guerra), grazie alla quale furono liberati anticipatamente molti detenuti, ma non i 58; quindi, i criminali per poter uscire dovevano aspettare arrivassero nuovi 58 per rimpiazzarli sul lavoro, e ne salutavano l’arrivano così: arrivano i fascisti! Arrivano i fascisti!

Fascisti erano i controrivoluzionari, cittadini comuni, messi dentro per uno sguardo sbagliato, per aver inavvertitamente calpestato un’immagine di Stalin, una parola fuori posto, o una parola non detta, per essere amico o parente di…per non aver denunciato, ecc..

Tutti coloro che non la pensavano come i comunisti erano fascisti.

E per questi non reati quanto gli si dava? In genere il quartino (25 anni), o i 10 anni più 5 di museruola, ovvero la privazione dei diritti civili.

“Museruola” = privazione dei diritti civili…le dice nulla?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.