Massimo una volta un sacerdote o un vescovo disse che se l'esistenza della Chiesa dipendesse solo dai mezzi umani e dai preti (per quanti ce ne siano di santi) sarebbe finita da un pezzo.
Bonaiuti, direttore della rivista "Ricerche Religiose" chi la messo in quella posizione? La massoneria o le alte gerarchie cattoliche?
Sai come vanno queste cose, una non esclude l'altra. Può anche succedere che un prete diventi (o si riveli) modernista DOPO che è stato messo in quella posizione.
Se i gesuiti danno tanti grattacapi alla Chiesa e alle autorità ecclesiastiche perchè l'Ordine non viene una buona volta soppresso
Bella domanda, almeno Paolo VI e Giovanni Paolo II l'hanno riservatamente (ma formalmente) rimproverati di derive eretiche. E parliamo di Papi moderni...
La testimonianza della fede non si fa col dialogo e col compromesso col mondo (e relativo Principe) ma con l'annuncio del Vangelo. Come hanno fatto i primi cristiani e non solo, che non dialogavano proprio per niente ma con mitezza diffusero la fede in tutto il mondo conosciuto.
I concordati sono semplici accordi legali (non manifesti politici) per permettere alla Chiesa di sussistere in un determinato territorio. Si possono fare con Nerone, Hitler, Mao Tse Tung (con Stalin niente da fare, c'era il gulag), perché NON implicano adesione a regimi politici.
Inoltre è noto che Hitler aveva pronta una 'soluzione finale' anche per il cattolicesimo in Germania, i documenti non mancano e Mussolini che credeva di essersi comprato la Chiesa italiana si accorse presto che le associazioni cattoliche permesse col Concordato erano fucine di partigiani e resistenti.
La Chiesa ha una missione SOPRANNATURALE, non politica, il regno di Cristo non è di questo mondo. Quindi tenere le chiese aperte in regimi totalitari (cosa che spesso non riesce, vedi Cina e alcuni paesi musulmani) può far solo che bene. Anche alla vita civile.
Tutte le grandi religioni usano una lingua sacra: l'ebraico (non più parlato sin da prima di Gesù e oggi ripristinato, esempio da imitare),
il greco antico (usato anche in diversi riti cattolici), l'arabo classico, il sanscrito. Posto che non si può paragonare la ieraticità del latino all'italiano CORRENTE e degradato di TV e social, non certo quello di Dante, la lingua sacra ha due vantaggi:
1. E' immutabile, come la fede e questo vale per parole ancora usate, come spiegava Ezra Pound, che nel tempo acquistano significati opposti: si pensi a nobili lemmi come parità, tolleranza, inclusione che oggi sono monopolio di regime e vogliono dire l'esatto contrario (come era palesemente inverosimile il riferimento alla romanità del regime fascista).
2. Eleva a una dimensione diversa dalla banalità quotidiana, segna un confine (tratto MASCHILE) tra spazio profano e spazio sacro.
I risultati li vediamo: i protestanti svedesi e di altre nazioni sono quasi scomparsi, sono rimaste solo le vescovE lesbiche (rigorosamente sposate), le vocazioni cattoliche languono TRANNE, guarda caso, negli ordini che celebrano in latino che pur essendo numericamente esigui causa persecuzioni interne sono
il 20% del totale.
Senza contare le chiese semideserte a fronte di Messe tradizionali piene di giovani e famiglie numerose.