E comunque, una religione deve essere COMPRESA e PARTECIPATA dai fedeli, non SUBITA passivamente con il recepimento dei riti, liturgie e dogmi: il copista Esdra leggeva al POPOLO le Sacre Scritture DANDONE SPIEGAZIONE ED ILLUSTRANDONE IL SIGNIFICATO. Nella stessa Legge Mosaica era ESPRESSAMENTE prescritto. "Riunisci il popolo, tutti, uomini, donne e piccoli affinchè ASCOLTINO ed IMPARINO". Ciò era possibile solo se la lingua era COMPRESA dalla gente comune. Inoltre, quando le Scritture Ebraiche dovettero essere tradotte in greco non si usò il greco colto dei filosofi, ma la lingua "koinè" cioè quella comune usata, parlata e capita dalla gente comune e portata in Asia, in Egitto e nel Mediterraneo Orientale da Alessandro Magno e dai soldati e dai mercanti macedoni. Sempre nella lingua "koinè" cioè comune venne scritto il Nuovo Testamento, i Vangeli, le lettere di Paolo, Pietro, Giovanni, Giacomo, Giuda ed anche la stessa Apocalisse. Altro che utilizzare certe lingue antiche e sconosciute e da considerare "sacre" appunto perchè non più parlate e comprese. Come ci si può accostare alla Parola di Dio, caro Vicus, se essa rimane scritta in una lingua morta? Sarà "sacra" finchè vuoi, conferirà fascino ai riti finchè vuoi, ma non sarà certo una Parola di Dio vivificante che abbia un significato ed un'utilità per le persone comuni che anche per questo si allontaneranno da Dio. E quindi, ovviamente, anche, da una Chiesa che dice di rappresentarlo. Con la sua pedofilia.