Questo magnifico libro è anche una brillante risposta agli adoratori della società moderna, quelli dell'"indietro non si può tornare" (chi dice che si vada indietro?) e alle consuete, trite accuse di integralismo, amish e compagnia cantando.
Mi trovo in pefetta sintonia con questo testo, Vita Selvatica ed. Lindau, disponibile anche in formato elettronico. Il catalogo Lindau è tutto di eccellente livello.
Risé cita persino i miei autori preferiti tra cui T. S. Eliot e Ezra Pound e non a caso, perché
ci forniscono indicazioni sicure (sempre con un secolo di anticipo) sulla condizione dell'uomo "moderno" e ipertecnologico e su come evitare la catastrofe:
Città irreale,
Sotto la
nebbia bruna di un’alba invernale,
Una folla fluiva sul London Bridge, tanti,
Ch’io non avrei creduto che morte tanti n’avesse disfatti.
Sospiri, brevi e radi, venivano esalati,
E
ognuno fissava gli occhi davanti ai suoi piedi [oggi tra gli occhi e i piedi c'è il cellulare )].
[L'uomo di oggi in due versi:]
Figura senza forma, ombra senza colore,
Forza paralizzata, gesto senza moto;
E qui Risé da il meglio, andrebbe scritto nella homepage di ogni sito maschile:
[La società moderna è] l'artificio che il capitalismo impone ai nostri corpi per compensare i danni che esso stesso produceEccole, in un guscio di noce,le magnifiche sorti e progressive: "
Ci avviamo verso l’era del post-umano, verso la fine delle divisioni fra uomini e macchine. Nel frattempo, è l’uomo a essere ridotto a macchina:
costretto a lavorare e a vivere a ritmi sempre più massacranti, controllato e misurato da telecamere, sistemi di sorveglianza e persino dai social network"
Assieme alla nostra
umanità, stiamo perdendo ciò che ci caratterizza e ci rende speciali:
la nostra cultura, il nostro spirito,
il contatto con la natura. Viviamo secondo quello che Eliot ha definito il principio del profitto e della perdita, governati dalle sole logiche dell’economia.
Secondo Risé "viviamo una vita completamente scollegata da qualunque fonte di energia profonda".
"Le grandi culture
tradizionali sono insieme fortemente spirituali e concrete, di una materialità pervasa di spirito".
"
Si tratta, appunto, come dice Escudero, di togliere lo sviluppo tecnologico dalla sua posizione dominante nella società occidentale, che tende a negare l’essere natura dell’uomo."
Che piaccia o no, non esito a dire che
QUESTA E' VERA QUESTIONE MASCHILE