Autore Topic: LA FICTION SEX AND THE CITY PRESA A MODELLO PER LE NUOVE GENERAZIONI FEMMINILI  (Letto 940 volte)

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Offline JAROD72

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Donne, attente
a quel rospo
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Uomini, amiche, figli e carriera: come siamo cambiate e cresciute con Carrie&Co. Ne parliamo con l'autrice di «Tutto quel che so della vita l'ho imparato da Sex and the City»


Ovviamente «il piglio è lieve, il taglio ironico» assicura Paola Maraone, giornalista di Gioia e autrice di Tutto quel che so della vita l'ho imparato da Sex and The City, edito da Rizzoli: «Non avevo grandi pretese concettuali sviluppando i temi della serie tv, però tutto sommato penso che dalle vicende di Carrie e delle sue amiche si possano trarre alcune utili lezioni di vita». Già autrice di  Cineterapia - 99 film che fanno bene al cuore  e di Ero una brava mamma prima di avere figli, la Maraone - che dichiara una passione per New York - è una fan di Bushnell Candace, autrice del libro da cui è tratta l'omonima serie.

http://donna.libero.it/lifestyle/donne-attentea-quel-rospo-sex-and-the-city-ne2887.phtml


Tra non molto Cielo manderà in onda sul digitale terrestre Lipstick Jungle, analoga serie tratta da un libro della Candace. Non si rischia l'effetto déjà vu?
Sì, quando si ha a che fare con un contenitore e una formula di successo, c'è il pericolo di riproporre eternamente lo stesso plot. Del resto anche il sequel, al cinema, ha deluso: diverse situazioni erano abbastanza improbabili. Forse al di là delle intenzioni degli autori se ne poteva trarre un'altra delle utili lezioni di Sex and the City: che a un certo punto bisogna smetterla, non si può fare le trentacinquenni a vita.

È un problema di molte, oggi. A volte con le amiche non ti sembra di essere dentro a una sceneggiatura?
Mi capita più di sentirmi sul set di Casalinghe disperate, nonostante l'intreccio un po' particolare. Sex and the City rimane per me un modello ideale: ci sono figure nelle quali ci si può riconoscere, ma rimane la dimensione del sogno. Per esempio, quando vanno a fare shopping: lì prevale l'elemento della fiction.

Uomini: cosa insegnano a questo riguardo le peripezie delle quattro amiche?
 Che spesso dietro un principe azzurro c'è un rospo. E viceversa. Le donne non sanno guardare oltre le apparenze, si fermano a un ideale estetico hollywoodiano alla Brad Pitt e investono più del dovuto su un uomo che è solo di passaggio. Ci sono nel telefilm esempi di uomini insopportabili, da quello fissato con le modelle, che filma gli incontri intimi, fino all'architetto che lascia a Carrie mille dollari perché la scambia con una prostituta, a quello che ha bisogno per addormentarsi dei suoni della natura e trasforma la camera da letto in una giungla. Di fronte a esemplari simili, le protagoniste del serial si dimostrano ostinate, pronte a giustificare uomini che non telefonano o che addirittura le abbandonano all'altare. Sotto sotto pensano sempre che lui in fondo abbia le sue buone ragioni. Invece avolte l'amara verità è solo che non gli piaci abbastanza.

Amicizie al femminile: qual è la lezione che se ne trae, secondo te?
L'elemento innovativo della serie è il posizionamento dell'amicizia al femminile come tema centrale e non di contorno nella storia. Sul piano delle relazioni, l'insegnamento è che con le amiche è bello e giusto litigare. Le protagoniste del serial lo fanno in continuazione, dicendosi in faccia verità anche spiacevoli. A Samantha rimproverano la condotta troppo libertina, a Carrie l'impulsività tant'è vero che cercano di dissuaderla dal trasferirsi a Parigi al seguito del fidanzato russo. Le amiche in sostanza ti fanno compagnia, sì, ma soprattutto ti dicono con sincerità quello che non va, pur senza giudicarti. E poi sono solidali.

Gli uomini se ne vanno, le amiche rimangono insomma
Sì, ci sono sempre. Mi piace molto, inoltre, che le protagoniste dimostrino l'abilità, la grazia e l'intuizione di fermarsi sempre a un passo dal baratro: la lite, insomma, o le spiacevoli verità urlate addosso non mandano mai in vacca il rapporto.

Capitolo carriera: come va per le emule di Carrie?
Nella professione le donne si trovano molto più degli uomini a dover scegliere, a un certo punto. Lottando contro discriminazioni e diffidenze possono cercare di diventare delle professioniste realizzate, ma poi la vita privata presenta loro il conto. Se hanno più successo dei propri uomini, per esempio - come accade a Carrie -, facilmente il rapporto si incrina. Le protagoniste si dimostrano sempre grintose e combattive, sì, ma la serie fotografa una realtà non solo americana. Forse solo il nord Europa sfugge alla regola.

La carriera inciampa sui figli, per lo più
Ho titolato un capitolo: «Quando arriva un bambino qualcos'altro se ne va». E se ne va  sul piano del lavoro , ma anche della vita di coppia e della vita sociale. Prima di farlo, un figlio, non hai nemmeno idea di come ti possa cambiare la vita. Ma te la cambia eccome. Tutta la serie è attraversata dal tema della maternità: le protagoniste vedono i figli come creature aliene, ma poi piano piano vi si avvicinano tutte, esclusa Samantha. E quando una di loro rimane incinta, le altre la guardano come una sfigata. Nondimeno, tutte ci cascano.

Quanto al tradimento, qual è la morale che se ne trae?
Agli americani piace confessare. Nel secondo film, Carrie telefona a Big per confessargli di aver appena baciato un suo ex incontrato per caso in un suk a Dubai. Una cosa assurda, ipocrita.

Negli States c'è il mito dell'assoluta trasparenza nei rapporti di coppia
È deleterio. Una statistica stilata dall'Istituto di studi transdisciplinari di Roma testimonia che la scappatella - qualora venga confessata - provoca la rottura del rapporto nel 75% dei casi. Diversamente, solo il 15% delle unioni arriva al capolinea dopo un tradimento.

Sex and the City costruisce l'elogio della singletudine?
 In parte. C'è una scena illuminante: Carrie non riesce più ad entrare in casa perché l'ingresso è invaso dagli scatoloni del nuovo convivente, che l'accoglie in casa con un petulante «Come va?». Asfissiante. Più che l'elogio c'è la consapevolezza che il rapporto a due spesso è invadente e che la solitudine ti consente di riappropriarti dei tuoi spazi. Ma tutte prima o poi cercano il principe azzurro.

Morale della favola: «Chi ti promette la luna finisce per portarti in un posto senza ossigeno»?
Nelle relazioni, le donne tendono a illudersi. Non solo: spesso si spogliano dei propri panni per vestire quelli che più piacciono al proprio uomo. Mai farlo: trasformarsi o fare troppe rinunce per compiacere un uomo è la strada sicura per l'infelicità.




Paola Maraone un'altra tuttologa che ha capito come le donne devono comportarsi con gli uomini, per sottometterli e fargli fare quello che vogliono.



Morale della favola: «Chi ti promette la luna finisce per portarti in un posto senza ossigeno»?
Nelle relazioni, le donne tendono a illudersi. Non solo: spesso si spogliano dei propri panni per vestire quelli che più piacciono al proprio uomo. Mai farlo: trasformarsi o fare troppe rinunce per compiacere un uomo è la strada sicura per l'infelicità.


Questo dice tutto, i soliti consigli che si danno perche' si e' rimasti scottati o perche' a loro non e' capitato. Le solite e sempre tante parole poi ha fatti anche chi dice fa, e spesse volte pure peggio.


Poi che scoperta....

Offline COSMOS1

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ha imparato tutto da sex and the city?   :wacko:

soprattutto ad affrontare la menopausa, credo
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