Nel frattempo, aumentano i suicidi di agenti delle forze dell'ordine:
Il sindacato Unarma torna a far sentire la propria voce con un comunicato stampa che arriva all’indomani della Conferenza del Ministro della Salute e del Commissario straordinario che di fatto sanciscono il prosieguo di una linea che evidentemente non sta dando i risultati sperati. Riceviamo e pubblichiamo.
Siamo di nuovo alle solite. Dopo l’ultima conferenza stampa del Ministro della Salute e del Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19 sembra che non vi siano altre vie d’uscita che continuare sulla strada di provvedimenti che dimostrano la loro inadeguatezza a definire e rendere più certa la cosiddetta battaglia contro il Covid 19.
Una battaglia che si gioca su fronti, che non solo dividono la popolazione in buoni e cattivi, ma che non offre risposte a dubbi e incertezze che ogni giorno, maturano sempre di più negli italiani e negli operatori delle Forze di Polizia. Ferma restando la manifesta anticostituzionalità del cosiddetto Green Pass e la sua inutilità (come affermato pubblicamente dagli esperti) in termini di strumento di sicurezza dal contagio, è di tutta evidenza che le scriventi “sono a favore della vaccinazione” ma, perseverare in scelte unilaterali che non includono anche visioni alternative rischia di rendere inefficace qualunque azione e, in termini di impegno delle stesse Forze di Polizia, continuerebbe a dividere una comunità che oggi chiede di essere rassicurata sugli effetti della campagna di vaccinazione stante la ormai accertata breve efficacia delle somministrazioni delle dosi; una campagna, che al di là della ricerca di un discutibile record mondiale, forse richiederebbe una scelta diversa, capace di offrire diversità di cure.
Ma non solo. Le dichiarazioni di una necessità di replica di terze se non di ulteriori dosi, oltre a lasciare ancora più dubbi sulla profilassi, rischierà di mettere in campo un fronte del dissenso ancora più ampio che vedrebbe questa volta affluire nelle piazze, divieti o meno, quei vaccinati che non avranno intenzione di sottoporsi a richiami ulteriori e che vedranno scadere la validità del Green Pass. Le sigle sindacali e associazioni qui rappresentate, in una riflessione unitaria ritengono che si debbano ristabilire condizioni democratiche che nel rispetto della Costituzione riaffermino non solo quanto previsto dall’art.32 della Carta fondamentale, ma ripristinino tutte le libertà costituzionali compresse illegittimamente da norme che violano, sembra un paradosso, proprio quel principio di legalità cui tutti dovrebbero uniformarsi e cui ogni operatore di polizia si uniforma.
Pensare di prorogare uno stato di emergenza oltre il limite consentito dalla legge che lo prevede (ricordiamo che è previsto SOLO in termini di possibilità amministrative di gestione di un’emergenza e NON di compressione di libertà costituzionali come di fatto avvenuto) significherebbe aprire le porte a nuovi scontri sociali solo per affermare una convinzione che nasce da un gioco di cifre la cui confusione sembra trascinare il Paese in una sindrome da caccia all’untore. Una caccia che tra vax e non vax non ha più alcun senso data la fragilità della presunta immunizzazione garantita nel tempo dalla profilassi proposta.
Le sigle qui firmatarie intendono sottolineare come sia fondamentale giungere ad una pacificazione sociale nell’immediato ovvero, aprire un tavolo di confronto con coloro che con il loro pensiero divergente, possono contribuire a realizzare una sintesi utile a contenere e definire in modo più responsabile e ragionevole una giusta campagna di prevenzione e contenimento dell’infezione. Una via nuova che restituisca serenità e garantisca condizioni di ordine e sicurezza pubblica condivise conciliando – senza più obblighi surrettiziamente non conformi ai principi dell’ordinamento giuridico italiano – libertà costituzionali, quindi
diritto alla salute e alle cure.
https://www.byoblu.com/2021/11/06/si-ristabilisca-lo-stato-di-diritto-lappello-del-sindacato-unarma/