A Malta erano dislocati reparti aerei e navali, che fecero varie incursioni nell'area:
"Gli aerei inglesi attaccavano oltre che dall’Inghilterra anche da Malta colpendo, questa volta in modo assai pesante, le città dell’Italia meridionale" (Achille Rastelli, I bombardamenti aerei nella seconda guerra mondiale)
Per quanto riguarda specificamente la Notte di Taranto, il 6 novembre 1940 le navi da battaglia Malaya, Ramillies, Valiant e Warspite, la portaerei Illustrious, gli incrociatori Gloucester e York e 13 cacciatorpediniere salparono da Alessandria d'Egitto diretti verso Malta, nei cui pressi stazionava la portaerei Eagle. L'8 novembre, allarmato da queste manovre nel Mar Mediterraneo, il Comando supremo della Marina italiana inviò unità cacciatorpediniere, torpediniere e sommergibili di pattuglia nel canale di Sicilia, mentre nella base di Taranto fu fatto concentrare il grosso della forza navale italiana. Le navi britanniche raggiunsero Malta nella giornata del 10 novembre, ed il giorno seguente la portaerei Illustrious cominciò a dirigersi verso il punto prefissato per il lancio degli aerei verso Taranto.
A seguito dell'impresa di Alessandria sarebbe stato possibile occupare Malta, la mancata decisione costò molte vite umane.