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Cancel Culture, la follia (antimaschile) al potere. Oggi in streaming
Vicus:
mi sembra interessante offrire alla vostra attenzione questo appuntamento che il maestro Aurelio Porfiri realizza oggi in streaming su un tema che ci tocca quotidianamente: quello cella cancel culture, del tentativo cioè di annullare storia, memoria e cultura delle nostre civiltà. Qui sotto trovate i dettagli. Buona lettura e buona partecipazione.
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Viviamo in un’epoca in cui trionfa la cosiddetta “cancel culture”, la cultura che ci chiede di giudicare la storia come se tutto fosse contemporaneo. Questo è divenuto un tema dominante della nostra cultura.
Ne parlano con il musicista ed autore Aurelio Porfiri, gli studiosi Marco Tarchi e Eugenio Capozzi, gli autori Pietro Ferrari, Beatrice Harrach e Vania Russo, lo psichiatra Adriano Segatori.
Il programma sarà trasmesso in live streaming su numerosi canali, tra cui il canale You Tube RITORNO A ITACA, su TWITTER e sulla fanpage in Facebook di AURELIO PORFIRI.
https://www.youtube.com/c/RitornoaItaca
Vicus:
Ecco il link:
//www.youtube.com/watch?v=vVFRyRRpvK4
Vicus:
Segnalo al minuto 27 un intervento sulla relazione tra femminismo, cancel culture e omosessualismo, di cui non si parla mai su altri siti maschili.
Vicus:
Segnalo al minuto 60 l'intervento di uno psichiatra che rivela la differenza tra l'omosessualità greca (praticata centinaia di anni prima di Cristo) e quella ben più devastante, nichilista e antipatriarcale attuale. Non a caso, spiega, nell'antica Grecia c'erano regine donne, nientemeno che a Sparta.
Prosegue (1h03 min.) con varie considerazioni sul femminismo e sul senso dic olpa che cerca di indurre nei maschi, dicendo che l'omologazione femminista dei sessi è devastante: una melassa indistinta sessuale e geografica.
Dedicato ai molti utenti diversamente maschili che spesso arrivano qui, a insistere che l'incultura LGBT sarebbe virile perché (non vedo il nesso) si rifarebbe all'antica Grecia. E anche a tutti i siti maschili che non accennano minimamente a queste tematiche fondamentali (o scrivono articoli ambigui e di segno contrario a giorni alterni), su cui sarebbe doveroso soffermarsi.
Vicus:
A 1h28 si discute della narrativa della molestia che vuole demonizzare il genere maschile
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