E' un'eccellente idea, la sola domanda che mi pongo è perché nel mondo reale la gente stenti ad aggregarsi e preferisca fare tutto da sé.
So di persone che hanno fondato fattorie, o hanno creato "città" di roulotte (americane) dal nulla nel deserto occidentale degli Stati Uniti. Non è una questione di preferenze, credo siano scelte indispensabili per sopravvivere in un contesto, in cui la vita urbana sarà sempre più dura ovunque, specialmente per i non allineati ma anche per gli altri: già si parla di scarsità di materie prime, di possibili black out (l'Austria ha distribuito opuscoli ai cittadini), scarsità di cibo ecc.
Gente come Piero San Giorgio, che vive con la propria famiglia (oggi considerata inutile) in una baita autosufficente sulle montagne svizzere, ha sicuramente più possibilità di chi risiede in un monolocale urbano, con tutto il contorno di limitazioni di diritti fondamentali e rivolte/catastrofi più o meno pianificate, che potrebbero mettere a rischio lo stesso approvvigionamento di beni di prima necessità.