Autore Topic: Il 4 dicembre No Draghi Day  (Letto 726 volte)

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Il 4 dicembre No Draghi Day
« il: Novembre 30, 2021, 20:01:19 pm »
il 4 dicembre, i sindacati di base hanno proclamato una giornata di sciopero in varie città di italia.

Ecco uno dei comunicati con l'elenco delle manifestazioni nella varie città:


https://www.usb.it/leggi-notizia/il-4-dicembre-no-draghi-day-giornata-nazionale-di-protesta-del-sindacalismo-di-base-e-conflittuale-1610.html

Il 4 dicembre No Draghi Day, giornata nazionale di protesta del sindacalismo di base e conflittuale

Nazionale, 10/11/2021 16:03
Contro le misure economiche del governo Draghi Contro licenziamenti, privatizzazioni, delocalizzazioni e carovita Cortei regionali nelle principali città: la libertà di manifestare è un diritto democratico non negoziabile
La Legge di Bilancio prodotta dal governo Draghi conferma il nuovo e pesante attacco alle condizioni di vita dei settori sociali più deboli del paese mentre stanzia ulteriori risorse per le grandi imprese e le rendite finanziarie.

Si conferma la linea politica dell’aumento delle disuguaglianze, anziché invertire rotta.

Gli aumenti dei prezzi delle materie prime e dell’energia provocano un rincaro delle bollette e del caro vita che colpiscono lavoratori e lavoratrici, che hanno salari bloccati da contratti non rinnovati, pensionati e ancor peggio gli strati più poveri della popolazione, come i pensionati al minimo o i percettori del reddito di cittadinanza.

Sulle pensioni si mantiene il famigerato impianto della Fornero, quindi un rialzo dell’età pensionabile, anche se per ammorbidire si propone quota 102 per il prossimo anno, sempre molto al disotto delle aspettative anche per garantire un necessario ricambio generazionale.

Sul Reddito di Cittadinanza si introducono misure per restringerne la platea e per forzare i percettori ad accettare qualsiasi lavoro: part time, a tempo determinato e a grande distanza dalla residenza. Sul fisco si preannuncia l’abolizione dell’IRAP, cioè dell’unica tassa ineludibile per le imprese, mentre le riduzioni per i lavoratori verranno indirizzate verso i redditi medio-alti (tra i 28 e i 55mila euro).

In una fase in cui è ormai operativo lo sblocco totale dei licenziamenti, crescono i morti sul lavoro e sono ancora visibili gli effetti pesantissimi della crisi pandemica, la manovra economica concentra le risorse sulle grandi imprese, esattamente con la stessa logica con cui si è elaborato il PNRR, e non si pone il problema drammatico della riduzione delle fortissime disuguaglianze sociali attraverso la redistribuzione del reddito.  Quasi inesistenti gli investimenti pubblici nei settori chiave della vita sociale, come sanità, scuola e trasporti urbani, fondamentali anche per contrastare, oltre ai necessari vaccini, la diffusione della pandemia. Non ci sono né sono previsti interventi per rialzare i salari in un paese dove è in forte crescita il lavoro povero. Viene inoltre riesumato il pericolosissimo progetto di autonomia differenziata, destinato ad aumentare le differenze territoriali e sociali. E ancora una volta non ci sono interventi sulla drammatica questione abitativa per incrementare l’offerta di alloggi popolari, né ci sono risposte al dramma degli sfratti.

A completare il piano di Draghi c’è invece il disegno di legge del governo sulla concorrenza che prepara una privatizzazione selvaggia di tutto ciò che resta ancora di pubblico nel nostro paese: dai trasporti locali all’energia, dall’acqua all’igiene ambientale, dai porti fino alla liberalizzazione dei taxi e ad un rilancio in grande stile della sanità privata. È l’apertura liberista definitiva alla ferrea legge del mercato, in spregio a qualsiasi preoccupazione per i diritti sociali, la salvaguardia dei beni comuni, il riequilibrio e la giustizia sociale. Una conferma della vuota retorica governativa in materia di salvaguardia dell’ambiente e di lotta al cambiamento climatico poiché mettere i beni comuni, a cominciare dalle risorse idriche ed energetiche, nelle mani delle grandi società private non potrà che favorire nuovi disastri ambientali ed abbassare ulteriormente le tutele in materia di salute e sicurezza di lavoratori e cittadini.

Con la legge di bilancio e il disegno di legge sulla concorrenza Draghi sta realizzando i diktat dell’Unione Europea e soddisfacendo tutte le richieste di Confindustria, senza incontrare alcuna vera opposizione sul piano politico e con il silenzio complice di Cgil, Cisl, Uil.

Forte del sostegno che ha da parte dell’intero arco parlamentare questo governo marcia compatto nella direzione di ridurre i diritti della classe lavoratrice, utilizzando le tecniche repressive del decreto Salvini e dando copertura alle azioni illegali da parte del padronato quando utilizza le squadracce pagate per picchiare lavoratori e lavoratrici in sciopero.

Il riuscito sciopero generale dell’11 ottobre, promosso da tutto il sindacalismo conflittuale e di base, con la sua piattaforma di lotta ha individuato con precisione i temi sui quali proseguire la mobilitazione. No ai licenziamenti e alle privatizzazioni. Lotta per il salario e il reddito garantito. Cancellazione della Legge Fornero, contrasto al carovita e ai diktat dell’Unione Europea. Rinnovi contrattuali e lotta alla precarietà per la piena occupazione. Forti investimenti per scuola, sanità, trasporti e previdenza pubblica, contro le spese militari e le missioni all’estero, a favore di una necessaria spesa sociale. Per un fisco equo che aggredisca le rendite e riduca le disuguaglianze sociali. Il programma di lotta dell’11 ottobre oggi esce rafforzato dai nuovi provvedimenti presentati da Draghi, che ne confermano l’indirizzo fortemente antipopolare.

È dunque urgente la costruzione di un vasto movimento popolare che contrasti con la mobilitazione e la lotta questo disegno autoritario destinato ad approfondire le disuguaglianze e ad aumentare la povertà.

Il sindacalismo di base propone e si impegna a costruire una Giornata di protesta nazionale per il prossimo 4 dicembre denominata “No Draghi Day” e invita, pertanto, tutti i movimenti e le realtà sociali e politiche a costruire la mobilitazione in forma unitaria e condivisa. La Giornata sarà caratterizzata da cortei regionali che avranno l’obiettivo di difendere la libertà di manifestare contro ogni odioso divieto a sfilare sotto i palazzi delle istituzioni.

ADL COBAS, CLAP, COBAS CONFEDERAZIONE, COBAS SARDEGNA, CUB, FUORI MERCATO, ORSA, SGB, SIAL COBAS, UNICOBAS, USB, USI-CIT
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Re:Il 4 dicembre No Draghi Day
« Risposta #1 il: Novembre 30, 2021, 20:05:21 pm »
« Ultima modifica: Novembre 30, 2021, 21:38:44 pm da Vicus »
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Offline Vicus

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Re:Il 4 dicembre No Draghi Day
« Risposta #2 il: Novembre 30, 2021, 21:42:04 pm »
Moderazione:

Bhisma, il regolamento vieta gli insulti personali: se non stai con Drgahi posta pure i tuoi link  sostegno di quanto dici, poi i lettori si faranno un'idea.
Ho dovuto togliere l'insulto dal post, sono certo che le tue opinioni su Draghi si capiscono lo stesso.
Se hai commenti al riguardo, ti ricordo che vanno usati i messaggi privati.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Il 4 dicembre No Draghi Day
« Risposta #3 il: Novembre 30, 2021, 22:51:00 pm »
Il tuo commento pubblico è stato rimosso. Vedi che non ho intenzione di tollerare altre violazioni e sfottò: se vuoi argomentare coi fatti e rispettando le persone, potrai postare senza problemi di sorta e a tempo indefinito. Mi pare la scelta più intelligente. Altrimenti, dovremo salutarci di nuovo per un lungo periodo e sarà l'ultimo avvertimento prima del ban definitivo.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Il 4 dicembre No Draghi Day
« Risposta #4 il: Novembre 30, 2021, 23:20:00 pm »
Il tuo commento pubblico è stato rimosso. Vedi che non ho intenzione di tollerare altre violazioni e sfottò: se vuoi argomentare coi fatti e rispettando le persone, potrai postare senza problemi di sorta e a tempo indefinito. Mi pare la scelta più intelligente. Altrimenti, dovremo salutarci di nuovo per un lungo periodo e sarà l'ultimo avvertimento prima del ban definitivo.



 :D

tu non hai ancora capito come funziona?  provo a spiegartelo.
ogni volta che censuri o butti fuori una persona dal forum fai perdere fascino e lettori di altre idee al forum. Alla fine rimarranno solo quelli che pensano come te. E questo non è una tua vittoria. Ma la tua sconfitta. Già ora questo forum non rappresenta più il maggior luogo della QM.  I membri storici e quelli più importanti scrivono altrove. Da TIM, a Uomini Beta, a LaFionda e, senza false modestie, anche io. Statti bene pivello  :lol:

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Re:Il 4 dicembre No Draghi Day
« Risposta #5 il: Dicembre 01, 2021, 00:01:28 am »
Ti spiego io un'altra cosa: ogni volta che insulti altri utenti e violi il regolamento togli credibilità al forum oltre che a te stesso e crei un clima inadatto a una libera e pacifica discussione, per cui non mi lasci scelta. Ci sentiamo tra tre mesi e se persisti sarai bannato definitivamente, così potrai dare del demente ad altri utenti e moderatori fuori di qui.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.