Scusa War, ma mi riesce difficile capire tutto sto problema dell'introversione, come la definisci. pure io non penso di essere un grande estroverso, ma la cosa non mi crea grossi problemi; sarà che ho passato i 40 da un bel pò, ma ho impararto ad accettarmi così come sono e mi ci trovo bene, a volte benissimo.
Nella mia vita ho visto moltissimi "estroversi"(tanti davvero) andare letteralmente in pezzi alla prima burrasca che la vita gli ha posto davanti.
L'introverso almeno non molla mai, è come il wild coyote
Ma siamo sicuri che "l'estroversione" sia tutto sto gran pregio?
Ok, avrò problemi a parlare in pubblico, forse (se non mi ci abituo), ma che mi frega. Vorrà dire che in pubblico non ci parlerò, oppure chi mi ascolta si sorbirà il mio balbettìo, e ancora gli va bene, e che buon pro gli faccia
Puntualizzo che il pezzo che hai quotato era per contrastare l'idea di Animus per cui gli "sfigati" fanno di necessità una virtù.
Rispondo volentieri alle tue affermazioni.
Nella mia attuale firma ho scritto
"Il disagio degli introversi è dovuto meno alla loro vulnerabilità costituzionale che all’impatto con un mondo sociale che non offre loro adeguate opportunità di sviluppo e li induce a percepire la propria diversità in termini negativi." L.Anepeta.Infatti se ti definisci "non un grande estroverso" probabilmente farai fatica a capire quello che vive un maschio molto introverso.
Nel sito degli introversi si specifica che gli introversi non esistono, poiché l'introversione è una caratteristica che abbiamo tutti in misura maggiore o minore e non esiste una soluzione di continuità tra i valori di introversione nella popolazione. Ma scrive ancora Anepeta: "
questi due modi sono rappresentati nei corredi genetici individuali secondo uno spettro di combinazioni indefinite, che escude ovviamente gli estremi (100% di introversione, 0% di estroversione e viceversa). Si tratta, peraltro di uno spettro non omogeneo. La prevalenza relativa dell'orientamento introverso riguarda una quota minoritaria della popolazione, valutabile intorno al 5-7%."
Tutto questo per dirti che potresti non appartenere a quel 5-7% e per questo la merda che ti mangi tu, la digerisci perché è semplicemente poca.
Poi dici che hai oltrepassato i 40 anni e questa è una informazione molto utile, perché l'adolescenza dell'introverso è lunghissima.
"Vero è che il carisma dell'introverso si realizza solo quand'egli ha raggiunto la maturità, quindi (se tutto va bene) trent'anni."Introversione e estroversione non sono né pregi né difetti, ma tu sai bene quali sono i valori della nostra società.
Che ne pensi di questa persona?
"Il ragazzo xxx , invece, se è spinto timidamente a "provarci", scopre che il suo modo di essere troppo serio esercita un fascino molto modesto sulle ragazze. Gli innamoramenti, peraltro, determinano regolarmente un effetto inibente sui desiderai sessuali. Al di fuori dei periodi di innamoramento, questi oscillano tra periodi di latenza (...) e periodi di attivazione che, dato lo stato globale di frustrazione, assumono una configurazione fantasticamente perversa. S'instaura a questo livello una sorta di circolo vizioso, per cui il ritardo nell'entrare in rapporto con l'altro sesso viene percepito con un'enorme vergogna, come un'anormalità che comprova l'inettitudine a vivere"