Dialoghi > Verso una Nuova Alleanza
Non riesco ad apprezzarle
ilmarmocchio:
Continui a contraddirti. Il PSA come screening non lo ho proposto io, ma tu con la brochure che hai postato ( e forse non letta) : leggi a pg 2.
E' vero che c'e dibattito sull'utilita' del test, ed uno dei motivi, non il solo , e' il costo per il SSN.
http://www.dica33.it/argomenti/urologia/prostata/prostata15.asp
Leggi bene, e vedrai che si parla anche del costo. Io non prescriverei a tutti il psa, ma neanche tutte le mammografie che, dovresti saperlo,
non e' affatto dimostrato che abbiano abbassato sensibilmente la mortalita' da cancro della mammella, e anzi, qualcuno, aforza di irradiare, lo fanno pure venire. C'e' comunque una revisione Cochrane, e vari articol :
. Gøtzsche PC, Nielsen M. Screening for breast cancer
with mammography. Cochrane Database Syst Rev
2006; 4:CD001877
2. Barrat A, Howard K, Irwig L, et al. Model of
outcomes of screening mammography: information
to support informed choices. BMJ 2005; 330: 936-8.
3. Welch G. Overdiagnosis and mammography
screening. BMJ 2009;339: b1425
4. Heath I. It is not wrong to say no. BMJ 2009; 338:
b2529
5. Agency for Healthcare Research and Quality.
Breast cancer screening. Summary of the evidence
http://www.ahrq.gov/clinic/3rduspstf/breastcancer/
Sulle linee giuda, c'e tutto un settore che ci prospera. Ogni giorno ne escono di nuove, e comunque le linee guida NON sono la Bibbia.
Ma per tornare alla q.m. se gli uomini si ammalano di piu' e muoiono prima, dovrebbero andare in pensione prima e ben piu' attivita' preventiva andrebbe fatta su di loro. Ma cosi' non e'
ilmarmocchio:
cara dottoressa, anche la maggio resistenza cardiovascolare delle donne pare che sia un mito
Un cuore modello femminile
Alla presentazione dei risultati del progetto "La donna di cuore", campagna di prevenzione promossa dalla SIC insieme ai supermercati COOP, si delinea un'altra tipologia di rischio cardiaco
Una donna su 3 muore a causa di una malattia cardiovascolare e dopo i 55 anni d'età le cardiopatie colpiscono il sesso femminile in maniera uguale se non superiore agli uomini. L'infarto in rosa è diagnosticato in ritardo, rispetto a quanto si verifica nell'uomo, perché si presenta con sintomatologia differente, ancora poco conosciuta. Sono alcuni degli aspetti che hanno spinto gli esperti della Società italiana di cardiologia (SIC) a mettere il cuore femminile al centro di un'indagine effettuata nei supermercati COOP fra ottobre 2007 e febbraio 2008. I risultati della ricerca sono stati presentati il 15 maggio a Roma durante una conferenza stampa. "Il dato che salta maggiormente agli occhi - ha spiegato Francesco Romeo, presidente di FIN SIC, il braccio operativo della società scientifica - è che il 71% delle oltre 4.600 donne visitate ha il colesterolo più alto rispetto ai valori desiderabili. Il 48% supera persino il valore già abbastanza allarmante di 200. In più, solo il 36% effettua attività fisica regolare e ben il 23% fuma, in media 10 sigarette al giorno. Forte allarme anche per sovrappeso e obesità: il 30% del campione ha problemi di peso, il 12% è obeso e l'1,1% è fortemente obeso. Tutti elementi che devono far riflettere sul fatto che, se per la metà sono i fattori genetici a influire sul rischio di malattie cardiovascolari, per l'altra metà contano i fattori ambientali, su cui si può e si deve intervenire". Nel corso dell'incontro il presidente uscente della SIC, Francesco Fedele ha colto l'occasione per lanciare un appello al viceministro alla Salute Ferruccio Fazio per rivedere e aggiornare le carte del rischio cardiovascolare. "Occorre una rivisitazione critica di queste carte - ha spiegato Fedele - alla luce dei dati che stanno emergendo in particolare sul mondo femminile. Le tabelle attualmente a disposizione, infatti, fanno abbassare il livello di guardia perchè sono state compilate sulla base di una popolazione che non corrisponde a quella di oggi e non tengono in considerazione le ultime conoscenze sul pericolo corso dalle donne in determinate condizioni, soprattutto nella fascia d'età 40-60 anni". "Le donne di oggi - ha aggiunto Francesco Romeo, - non sono più quelle di una volta, che stavano a casa ad aspettare i mariti: oggi hanno anche due lavori, sono sempre in attività e spesso stressate. Questo aumenta il rischio cardiovascolare e lo equipara a quello degli uomini". Le tabelle che utilizzano i medici per calcolare il rischio cardiovascolare del singolo paziente devono essere aggiornate con le più recenti evidenze scientifiche, soprattutto per quanto riguarda le donne.
Gia' ... le donne non sono piu' quelle di una volta. Anche i dottori :D
Phantom111:
--- Citazione da: ilmarmocchio - Novembre 01, 2009, 22:06:12 pm ---Continui a contraddirti. Il PSA come screening non lo ho proposto io, ma tu con la brochure che hai postato ( e forse non letta) : leggi a pg 2.
E' vero che c'e dibattito sull'utilita' del test, ed uno dei motivi, non il solo , e' il costo per il SSN.
--- Termina citazione ---
La brochure non parla di screening! Parla di consiglio, la cosa è ben diversa!
Infatti si consiglia già agli uomini sopra i 45 anni la visita dall'urologo e il PSA. E l'ho già ribadito che sarebbero i medici di base a doverlo dire.
Tu hai parlato anche di problematiche di costo, sai che nella definizione di "screening di massa" rientra anche il costo contenuto. Quindi certo che è un problema da valutare! Devi mettere in bilancio costi e benefici.
La mammografia è accetata come screening per i motivi che ti ho detto non solo da 4 deficienti pro-femministi. E' chiaro che c'è chi la pensa diversamente anche perchè è comunque una spesa a carico del servizio sanitario, nonchè una rottura di balle per le donne e un'esposizione a radiazioni. Però puoi confermarmi che la mortalità del cancro dell'endometrio è sensibilmente scesa grazie al PAP test. Non tutte le campagne di screening sono inutili come vedi.
Non mi venire a dire che tutta la comunità medico-scientifica è pro-femminista perchè è assurdo sentirselo dire da un medico.
Un'altra cosa. Io sono interno in Urologia , quindi una campagna di screening con il test del PSA sarebbe tutta a favore degli urologi (sai quante diagnosi di tumore alla prostata e sai quanto rischio di over-treatment e quindi più $$ per gli urologi :D) . Semmai , nell'interesse per la categoria, ti dovrei dire che una campagnia di screening conviene :D
ilmarmocchio:
Certo che alle donne , diventare di successo come piace alla nostra fantasma, non ha portato un gran bene
Phantom111:
--- Citazione da: ilmarmocchio - Novembre 01, 2009, 22:11:39 pm ---cara dottoressa, anche la maggio resistenza cardiovascolare delle donne pare che sia un mito
Un cuore modello femminile
Alla presentazione dei risultati del progetto "La donna di cuore", campagna di prevenzione promossa dalla SIC insieme ai supermercati COOP, si delinea un'altra tipologia di rischio cardiaco
Una donna su 3 muore a causa di una malattia cardiovascolare e dopo i 55 anni d'età le cardiopatie colpiscono il sesso femminile in maniera uguale se non superiore agli uomini. L'infarto in rosa è diagnosticato in ritardo, rispetto a quanto si verifica nell'uomo, perché si presenta con sintomatologia differente, ancora poco conosciuta. Sono alcuni degli aspetti che hanno spinto gli esperti della Società italiana di cardiologia (SIC) a mettere il cuore femminile al centro di un'indagine effettuata nei supermercati COOP fra ottobre 2007 e febbraio 2008. I risultati della ricerca sono stati presentati il 15 maggio a Roma durante una conferenza stampa. "Il dato che salta maggiormente agli occhi - ha spiegato Francesco Romeo, presidente di FIN SIC, il braccio operativo della società scientifica - è che il 71% delle oltre 4.600 donne visitate ha il colesterolo più alto rispetto ai valori desiderabili. Il 48% supera persino il valore già abbastanza allarmante di 200. In più, solo il 36% effettua attività fisica regolare e ben il 23% fuma, in media 10 sigarette al giorno. Forte allarme anche per sovrappeso e obesità: il 30% del campione ha problemi di peso, il 12% è obeso e l'1,1% è fortemente obeso. Tutti elementi che devono far riflettere sul fatto che, se per la metà sono i fattori genetici a influire sul rischio di malattie cardiovascolari, per l'altra metà contano i fattori ambientali, su cui si può e si deve intervenire". Nel corso dell'incontro il presidente uscente della SIC, Francesco Fedele ha colto l'occasione per lanciare un appello al viceministro alla Salute Ferruccio Fazio per rivedere e aggiornare le carte del rischio cardiovascolare. "Occorre una rivisitazione critica di queste carte - ha spiegato Fedele - alla luce dei dati che stanno emergendo in particolare sul mondo femminile. Le tabelle attualmente a disposizione, infatti, fanno abbassare il livello di guardia perchè sono state compilate sulla base di una popolazione che non corrisponde a quella di oggi e non tengono in considerazione le ultime conoscenze sul pericolo corso dalle donne in determinate condizioni, soprattutto nella fascia d'età 40-60 anni". "Le donne di oggi - ha aggiunto Francesco Romeo, - non sono più quelle di una volta, che stavano a casa ad aspettare i mariti: oggi hanno anche due lavori, sono sempre in attività e spesso stressate. Questo aumenta il rischio cardiovascolare e lo equipara a quello degli uomini". Le tabelle che utilizzano i medici per calcolare il rischio cardiovascolare del singolo paziente devono essere aggiornate con le più recenti evidenze scientifiche, soprattutto per quanto riguarda le donne.
Gia' ... le donne non sono piu' quelle di una volta. Anche i dottori :D
--- Termina citazione ---
Quello che mi stai elencando sono tutti fattori ambientali legate ad abitudini comportamentali ormai sempre più diffuse anche fra le donne, ma non è un mito il fatto che gli estrogeni siano un fattore protettivo per le malattie cardiovascolari :D .
Perchè non riscrivi l'ultima edizione dell'Harrison, tutti i libri di medicina e la letteratura medica se ne sei tanto convinto! :D
Tu non sei un medico!
--- Citazione --- Certo che alle donne , diventare di successo come piace alla nostra fantasma, non ha portato un gran bene
--- Termina citazione ---
La tipica sparata da buffone maschilista. :D
Non sono una donna, le donne non stanno in Urologia :D .
E' ovvio che se fai un lavoro più stressante hai più probabilità che questo influisca sulla salute cardiaca ma dubito che sia il solo fattore che determina una maggiore longevità degli uomini. Anche accudire 3 figli può essere uno stress oggi.
E ciò non vuol dire che le donne sono superiori.
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