Autore Topic: Non riesco ad apprezzarle  (Letto 35562 volte)

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Offline ilmarmocchio

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Re: Non riesco ad apprezzarle
« Risposta #90 il: Novembre 01, 2009, 22:06:12 pm »
Continui a contraddirti. Il PSA come screening non lo ho proposto io, ma tu con la brochure che hai postato ( e forse non letta) : leggi a pg 2.
E' vero che c'e dibattito sull'utilita' del test,  ed uno dei motivi, non il solo , e' il costo per il SSN.

http://www.dica33.it/argomenti/urologia/prostata/prostata15.asp

Leggi bene, e vedrai che si parla anche del costo. Io non prescriverei a tutti il psa, ma neanche  tutte le mammografie che, dovresti saperlo,
non e' affatto dimostrato che abbiano abbassato sensibilmente la  mortalita' da cancro della mammella, e anzi, qualcuno, aforza di irradiare, lo fanno pure venire. C'e' comunque una revisione Cochrane, e vari articol :
                                                                 . Gøtzsche PC, Nielsen M. Screening for breast cancer
                                                                   with mammography. Cochrane Database Syst Rev
                                                                   2006; 4:CD001877
                                                                2. Barrat A, Howard K, Irwig L, et al. Model of
                                                                   outcomes of screening mammography: information
                                                                   to support informed choices. BMJ 2005; 330: 936-8.
                                                                3. Welch G. Overdiagnosis and mammography
                                                                   screening. BMJ 2009;339: b1425
                                                                4. Heath I. It is not wrong to say no. BMJ 2009; 338:
                                                                   b2529
                                                                5. Agency for Healthcare Research and Quality.
                                   Breast cancer screening. Summary of the evidence
                                                                   http://www.ahrq.gov/clinic/3rduspstf/breastcancer/

Sulle linee giuda, c'e tutto un settore che ci prospera. Ogni giorno ne escono di nuove, e comunque le linee guida NON sono la Bibbia.
Ma per tornare alla q.m. se gli uomini si ammalano di piu' e muoiono prima, dovrebbero andare in pensione prima e ben piu' attivita' preventiva andrebbe fatta su di loro. Ma cosi' non e'

      



Offline ilmarmocchio

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Re: Non riesco ad apprezzarle
« Risposta #91 il: Novembre 01, 2009, 22:11:39 pm »
cara dottoressa, anche la maggio resistenza cardiovascolare delle donne pare che sia un mito

Un cuore modello femminile
Alla presentazione dei risultati del progetto "La donna di cuore", campagna di prevenzione promossa dalla SIC insieme ai supermercati COOP, si delinea un'altra tipologia di rischio cardiaco
Una donna su 3 muore a causa di una malattia cardiovascolare e dopo i 55 anni d'età le cardiopatie colpiscono il sesso femminile in maniera uguale se non superiore agli uomini. L'infarto in rosa è diagnosticato in ritardo, rispetto a quanto si verifica nell'uomo, perché si presenta con sintomatologia differente, ancora poco conosciuta. Sono alcuni degli aspetti che hanno spinto gli esperti della Società italiana di cardiologia (SIC) a mettere il cuore femminile al centro di un'indagine effettuata nei supermercati COOP fra ottobre 2007 e febbraio 2008. I risultati della ricerca sono stati presentati il 15 maggio a Roma durante una conferenza stampa. "Il dato che salta maggiormente agli occhi - ha spiegato Francesco Romeo, presidente di FIN SIC, il braccio operativo della società scientifica - è che il 71% delle oltre 4.600 donne visitate ha il colesterolo più alto rispetto ai valori desiderabili. Il 48% supera persino il valore già abbastanza allarmante di 200. In più, solo il 36% effettua attività fisica regolare e ben il 23% fuma, in media 10 sigarette al giorno. Forte allarme anche per sovrappeso e obesità: il 30% del campione ha problemi di peso, il 12% è obeso e l'1,1% è fortemente obeso. Tutti elementi che devono far riflettere sul fatto che, se per la metà sono i fattori genetici a influire sul rischio di malattie cardiovascolari, per l'altra metà contano i fattori ambientali, su cui si può e si deve intervenire". Nel corso dell'incontro il presidente uscente della SIC, Francesco Fedele ha colto l'occasione per lanciare un appello al viceministro alla Salute Ferruccio Fazio per  rivedere e aggiornare le carte del rischio cardiovascolare. "Occorre una rivisitazione critica di queste carte - ha spiegato Fedele - alla luce dei dati che stanno emergendo in particolare sul mondo femminile. Le tabelle attualmente a disposizione, infatti, fanno abbassare il livello di guardia perchè sono state compilate sulla base di una popolazione che non corrisponde a quella di oggi e non tengono in considerazione le ultime conoscenze sul pericolo corso dalle donne in determinate condizioni, soprattutto nella fascia d'età 40-60 anni". "Le donne di oggi - ha aggiunto Francesco Romeo, - non sono più quelle di una volta, che stavano a casa ad aspettare i mariti: oggi hanno anche due lavori, sono sempre in attività e spesso stressate. Questo aumenta il rischio cardiovascolare e lo equipara a quello degli uomini". Le tabelle che utilizzano i medici per calcolare il rischio cardiovascolare del singolo paziente devono essere aggiornate con le più recenti evidenze scientifiche, soprattutto per quanto riguarda le donne.

Gia' ... le donne non sono piu' quelle di una volta. Anche i dottori  :D

Offline Phantom111

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Re: Non riesco ad apprezzarle
« Risposta #92 il: Novembre 01, 2009, 22:16:33 pm »
Continui a contraddirti. Il PSA come screening non lo ho proposto io, ma tu con la brochure che hai postato ( e forse non letta) : leggi a pg 2.
E' vero che c'e dibattito sull'utilita' del test,  ed uno dei motivi, non il solo , e' il costo per il SSN.

La brochure non parla di screening! Parla di consiglio, la cosa è ben diversa!
Infatti si consiglia già agli uomini sopra i 45 anni la visita dall'urologo e il PSA. E l'ho già ribadito che sarebbero i medici di base a doverlo dire.
Tu hai parlato anche di problematiche di costo, sai che nella definizione di "screening di massa" rientra anche il costo contenuto. Quindi certo che è un problema da valutare! Devi mettere in bilancio costi e benefici.
La mammografia è accetata come screening per i motivi che ti ho detto non solo da 4 deficienti pro-femministi. E' chiaro che c'è chi la pensa diversamente anche perchè è comunque una spesa a carico del servizio sanitario, nonchè una rottura di balle per le donne e un'esposizione a radiazioni. Però puoi confermarmi che la mortalità del cancro dell'endometrio è sensibilmente scesa grazie al PAP test. Non tutte le campagne di screening sono inutili come vedi.
 Non mi venire a dire che tutta la comunità medico-scientifica è pro-femminista perchè è assurdo sentirselo dire da un medico.

Un'altra cosa. Io sono interno in Urologia , quindi una campagna di screening con il test del PSA sarebbe tutta a favore degli urologi (sai quante diagnosi di tumore alla prostata e sai quanto rischio di over-treatment e quindi più $$ per gli urologi :D) . Semmai , nell'interesse per la categoria, ti dovrei dire che una campagnia di screening conviene :D

Offline ilmarmocchio

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Re: Non riesco ad apprezzarle
« Risposta #93 il: Novembre 01, 2009, 22:16:50 pm »
Certo che alle donne , diventare di successo come  piace  alla nostra fantasma,  non ha portato un gran bene


Offline Phantom111

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Re: Non riesco ad apprezzarle
« Risposta #94 il: Novembre 01, 2009, 22:23:26 pm »
cara dottoressa, anche la maggio resistenza cardiovascolare delle donne pare che sia un mito

Un cuore modello femminile
Alla presentazione dei risultati del progetto "La donna di cuore", campagna di prevenzione promossa dalla SIC insieme ai supermercati COOP, si delinea un'altra tipologia di rischio cardiaco
Una donna su 3 muore a causa di una malattia cardiovascolare e dopo i 55 anni d'età le cardiopatie colpiscono il sesso femminile in maniera uguale se non superiore agli uomini. L'infarto in rosa è diagnosticato in ritardo, rispetto a quanto si verifica nell'uomo, perché si presenta con sintomatologia differente, ancora poco conosciuta. Sono alcuni degli aspetti che hanno spinto gli esperti della Società italiana di cardiologia (SIC) a mettere il cuore femminile al centro di un'indagine effettuata nei supermercati COOP fra ottobre 2007 e febbraio 2008. I risultati della ricerca sono stati presentati il 15 maggio a Roma durante una conferenza stampa. "Il dato che salta maggiormente agli occhi - ha spiegato Francesco Romeo, presidente di FIN SIC, il braccio operativo della società scientifica - è che il 71% delle oltre 4.600 donne visitate ha il colesterolo più alto rispetto ai valori desiderabili. Il 48% supera persino il valore già abbastanza allarmante di 200. In più, solo il 36% effettua attività fisica regolare e ben il 23% fuma, in media 10 sigarette al giorno. Forte allarme anche per sovrappeso e obesità: il 30% del campione ha problemi di peso, il 12% è obeso e l'1,1% è fortemente obeso. Tutti elementi che devono far riflettere sul fatto che, se per la metà sono i fattori genetici a influire sul rischio di malattie cardiovascolari, per l'altra metà contano i fattori ambientali, su cui si può e si deve intervenire". Nel corso dell'incontro il presidente uscente della SIC, Francesco Fedele ha colto l'occasione per lanciare un appello al viceministro alla Salute Ferruccio Fazio per  rivedere e aggiornare le carte del rischio cardiovascolare. "Occorre una rivisitazione critica di queste carte - ha spiegato Fedele - alla luce dei dati che stanno emergendo in particolare sul mondo femminile. Le tabelle attualmente a disposizione, infatti, fanno abbassare il livello di guardia perchè sono state compilate sulla base di una popolazione che non corrisponde a quella di oggi e non tengono in considerazione le ultime conoscenze sul pericolo corso dalle donne in determinate condizioni, soprattutto nella fascia d'età 40-60 anni". "Le donne di oggi - ha aggiunto Francesco Romeo, - non sono più quelle di una volta, che stavano a casa ad aspettare i mariti: oggi hanno anche due lavori, sono sempre in attività e spesso stressate. Questo aumenta il rischio cardiovascolare e lo equipara a quello degli uomini". Le tabelle che utilizzano i medici per calcolare il rischio cardiovascolare del singolo paziente devono essere aggiornate con le più recenti evidenze scientifiche, soprattutto per quanto riguarda le donne.

Gia' ... le donne non sono piu' quelle di una volta. Anche i dottori  :D

Quello che mi stai elencando sono tutti fattori ambientali legate ad abitudini comportamentali ormai sempre più diffuse anche fra le donne, ma non è un mito il fatto che gli estrogeni siano un fattore protettivo per le malattie cardiovascolari :D .
Perchè non riscrivi l'ultima edizione dell'Harrison, tutti i libri di medicina e la letteratura medica se ne sei tanto convinto! :D  
Tu non sei un medico!

Citazione
Certo che alle donne , diventare di successo come  piace  alla nostra fantasma,  non ha portato un gran bene
La tipica sparata da buffone maschilista. :D
Non sono una donna, le donne non stanno in Urologia :D .


E' ovvio che se fai un lavoro più stressante hai più probabilità che questo influisca sulla salute cardiaca ma dubito che sia il solo fattore che determina una maggiore longevità degli uomini. Anche accudire 3 figli può essere uno stress oggi.
E ciò non vuol dire che le donne sono superiori.
« Ultima modifica: Novembre 01, 2009, 22:28:32 pm da Phantom111 »

Offline ilmarmocchio

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Re: Non riesco ad apprezzarle
« Risposta #95 il: Novembre 01, 2009, 22:30:28 pm »
Non giochiamo sulle parole . La brochure consiglia di fare il test : screening o non screening significa fare il test.
Come, il costo si tira in ballo per il psa ( giustamente) e non per la mammografia ? Ahi ahi, dottoressa.
Sul pap test non discuto: e' uno dei pochi test veramente utili.
E' pero' innegabile che molteplici iniziative di politica sanitaria sono indirizzate verso le donne. E per es si parla pochissimo dei morti sul lavoro, quasi tutti uomini, anzi persone, cosi' che non si capisca il sesso

Offline Phantom111

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« Risposta #96 il: Novembre 01, 2009, 22:36:10 pm »
Non giochiamo sulle parole . La brochure consiglia di fare il test : screening o non screening significa fare il test.
Come, il costo si tira in ballo per il psa ( giustamente) e non per la mammografia ? Ahi ahi, dottoressa.
Sul pap test non discuto: e' uno dei pochi test veramente utili.
E' pero' innegabile che molteplici iniziative di politica sanitaria sono indirizzate verso le donne. E per es si parla pochissimo dei morti sul lavoro, quasi tutti uomini, anzi persone, cosi' che non si capisca il sesso

Io parlavo di screening perchè mi hanno tirato in ballo il pap test e la mammografia ;) .
Dai Marmocchio, tutti i medici di base conoscono l'importanza  del PSA . Ma anche molti uomini conoscono l'importanza di farsi vedere dall'urologo dopo una certa età. Si parla tanto in TV di prevenzione per la patologia della prostata.
Certo che si tira in ballo per la mammografia, ti ho anche detto che la mammografia probabilmente costa di più di un PSA. :D
Evidentemente ci sono altri motivi (e non il femminismo) che fanno si che la mammografia sia riconosciuto come test di screening e il PSA ancora no (ti ho detto che la questione è dibattuta, ma non solo in Italia!) .
Mi sfugge come sia possibile che tutta la comunità scientifica mondiale sia orientata verso la donna :D . Siamo tutti "cavalieri" o femministi? :D

Bah!

Sui morti sul lavoro hai pienamente ragione. 

Offline ilmarmocchio

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« Risposta #97 il: Novembre 01, 2009, 22:40:02 pm »
cara dottoressa, e femminista acclarata,  l'Harrison  (internation student edition ) l'ho usato per patologia e clinica medica a Pisa un bel po' di anni fa. per quanto riguarda lo stress, noi uomini siamo dei furbacchioni : andiamo in miniera, fonderie, ecc , dove stress e fatica ( e morti sul lavoro) sono solo una astrazione verbale. Infatti i morti sul lavoro ( 2000 uomini all'anno in Italia)  sono una bazzeccola. Ma cazzo, in urologia  vi fate con gli anestetici ?

Offline Phantom111

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« Risposta #98 il: Novembre 01, 2009, 22:44:47 pm »
cara dottoressa, e femminista acclarata,  l'Harrison  (internation student edition ) l'ho usato per patologia e clinica medica a Pisa un bel po' di anni fa. per quanto riguarda lo stress, noi uomini siamo dei furbacchioni : andiamo in miniera, fonderie, ecc , dove stress e fatica ( e morti sul lavoro) sono solo una astrazione verbale. Infatti i morti sul lavoro ( 2000 uomini all'anno in Italia)  sono una bazzeccola. Ma cazzo, in urologia  vi fate con gli anestetici ?

Io ti ho dato ragione sui morti sul lavoro!
Sai le edizioni dell'Harrison vengono aggiornate :D .Anche la letteratura su Pubmed . Io ho l'ultima edizione dell'Harrison e questa cosa c'era scritta, così come c'era scritta su tanti altri libri.

Ma allora la vuoi sta TRUS si o no? Così iniziamo la campagna di prevenzione per la prostata passando direttamente agli esami di secondo livello, in esclusiva per te Marmocchio :D

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Re: Non riesco ad apprezzarle
« Risposta #99 il: Novembre 01, 2009, 22:49:09 pm »
e certo perchè se si fanno campagne per un corretto stile di vita e prevenzione tra le donne va bene (che  siano su malattie o comportamenti sociali),

se invece sono gli uomini ad averne bisogno ... allora il Sistema non deve assumersi responsabilità perchè  è colpa degli uomini !


 ma ti rendi conto del doppiopesimo (già evidenziato innumerevoli volte oggi) che utilizzi nel giudicare il comportamento dello Stato e della società verso gli uomini e le donne?


quasi quasi aprirei un 3d solo per mostrare tutte le volte che ti abbiamo colto in contraddizione sessista a monito di qualunque  femminista, consapevole o meno, che voglia attaccar briga qui dentro credendo di trovare qualche ignorantone che odia le donne.


(io ho letto dati ed interpretazione di studiosi, tu in precedenti dibattiti avevi problemi di lettura dei dati... spero li hai risolti per questa ricerca inglese)





Hai letto questo vero?

"Le donne, spiegano gli esperti britannici, sono più attente mentre gli uomini più indisciplinati sul fronte della prevenzione e riluttanti nell'adottare stili di vita sani."

Non so dirti se è vero o no. Spesso quando sono in ambulatorio con qualche dottore mi capita di notare una differenza fra l'uomo che viene a visita e le carte degli esami li mette in ordine la moglie (se c'è, se non c'è spesso sono mancanti) :D
Tanto per citarti un esempio banale.
Non è colpa del sistema se l'aspettitiva di vita è maggiore nelle donne!
Ma che assurdità è questa!  

E' inutile discutere con voi, se vi soffermate su un'assurdità tale.



Io ho riposto le mie brame nel nulla.
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« Risposta #100 il: Novembre 01, 2009, 22:51:26 pm »
Per le morti sul lavoro non avevo letto il tuo post, hai ragione e l' Harrison su cui ho studiato io, ormai e' archeologia.   La mia prostata va bene, e se avessi un cancro adesso ( ho 50anni) sarei morto comunque. Inutile crearsi dei casini. Grazie comunque per l'offerta

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« Risposta #101 il: Novembre 01, 2009, 23:03:34 pm »
e certo perchè se si fanno campagne per un corretto stile di vita e prevenzione tra le donne va bene (che  siano su malattie o comportamenti sociali),

se invece sono gli uomini ad averne bisogno ... allora il Sistema non deve assumersi responsabilità perchè  è colpa degli uomini !


 ma ti rendi conto del doppiopesimo (già evidenziato innumerevoli volte oggi) che utilizzi nel giudicare il comportamento dello Stato e della società verso gli uomini e le donne?


quasi quasi aprirei un 3d solo per mostrare tutte le volte che ti abbiamo colto in contraddizione sessista a monito di qualunque  femminista, consapevole o meno, che voglia attaccar briga qui dentro credendo di trovare qualche ignorantone che odia le donne.


(io ho letto dati ed interpretazione di studiosi, tu in precedenti dibattiti avevi problemi di lettura dei dati... spero li hai risolti per questa ricerca inglese)






Ripeto, non vedo disparità fra uomo e donna per le campagne per la prevenzione. La lotta contro fumo e malattie cardiovascolari la si fa per entrambi! E una volta che togli via tumori e malattie cardiovascolari hai tolto gran parte della mortalità nei paesi occidentali.
Quello di cui parlavi sono programmi di screening (mammografia e pap test).
Che ti devo dire! Vediamo cose diverse, forse essendo studente di medicina (per di più in un reparto di Urologia) vedo la cosa in modo abbastanza bilanciata e non mi accorgo dell'impatto che ha sulla gente. Non so come fartelo capire che per me è assurdo imputare la diversa mortalità a una disparità nei programmi di informazione. Anche perchè non è possibile che in tutto il mondo sia così!

Le mie affermazioni riguardo ai dati del primo link valgono ancora. Si parla di mortalità legate a tumori in vari paesi tra uomo e donna, e non a singole tipologie di tumore.
Non so commentarti i dati del secondo articolo. Non so se quell'affermazione (gli uomini si trascurano di più) sia vera.

@Marmocchio, ma ci sono tanti pazienti 50 enni che si operano e vivono benissimo .

Offline ilmarmocchio

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Re: Non riesco ad apprezzarle
« Risposta #102 il: Novembre 01, 2009, 23:16:02 pm »
Magari. Vivono, e non bene , qualche annetto. Poi defungono. bah, lasciamo perdere

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Re: Non riesco ad apprezzarle
« Risposta #103 il: Novembre 01, 2009, 23:52:02 pm »
Ripeto, non vedo disparità fra uomo e donna per le campagne per la prevenzione. La lotta contro fumo e malattie cardiovascolari la si fa per entrambi! E una volta che togli via tumori e malattie cardiovascolari hai tolto gran parte della mortalità nei paesi occidentali.
Quello di cui parlavi sono programmi di screening (mammografia e pap test).
Che ti devo dire! Vediamo cose diverse, forse essendo studente di medicina (per di più in un reparto di Urologia) vedo la cosa in modo abbastanza bilanciata e non mi accorgo dell'impatto che ha sulla gente. Non so come fartelo capire che per me è assurdo imputare la diversa mortalità a una disparità nei programmi di informazione. Anche perchè non è possibile che in tutto il mondo sia così!

Le mie affermazioni riguardo ai dati del primo link valgono ancora. Si parla di mortalità legate a tumori in vari paesi tra uomo e donna, e non a singole tipologie di tumore.
Non so commentarti i dati del secondo articolo. Non so se quell'affermazione (gli uomini si trascurano di più) sia vera.

.



vabbeh provo a spiegartelo  passaggio per passaggio.
te fai lo sforzo di non voler esser il cavalier servente a tutti i costi e ragiona da "scienzato":


PUNTO 1:

gli uomini hanno minore speranza di vita. (dato oggettivo)
alcune patologie sono , tra altre cause, responsabili di questo divario.( dato oggettivo).
secondo uno studio inglese, cioè di un Paese della nostra macro-regione (europa occidentale) i tumori sono più mortali per gli uomini che per le donne.

evidenzio:  se - dice lo studio inglese - si escludono quelli tipicamente di genere, il divario aumenta (con un gap a favore delle donne che si allarga ulteriormente se si escludono i tumori specifici per ciascun sesso) .
questo divario è motivato, secondo lo studio inglese,  perchè vi sono comportamenti diversi nella cura del proprio corpo tra uomini e donne.  (cosa che ho verificato personalmente specie tra ceti meno colti)
 Interpretazione  su cui sei scettico  ma che trova conferma anche sul sito della Sanità italiana :  le donne sono più attente alla loro salute e si sottopongono con più frequenza a controlli di prevenzione rispetto agli uomini ( http://www.ministerosalute.it/saluteDonna/paginaInternaMenuSaluteDonna.jsp?id=753&menu=medicina ).







 PUNTO 2:

ecco l'elenco delle campagne messe in atto dalla pari opportunità:
http://www.pariopportunita.gov.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=55&Itemid=122
nell'ultimo anno.
queste campagne sono campagne che hanno per oggetto  privilegiato il disagio femminile.
squisitamente medico o ,come in questo caso, più sociali  in senso lato
 queste campagne corrispondono ad un particolare disagio femminile(reale od immaginato).
cioè lo Stato sta spendendo soldi per le donne.
Agli uomini occorrerebbe una campagna per educarli a non trascurare sintomi di malattie(per quanto detto nel punto 1),
a curarsi fisicamente , ad adottare stili di vita meno rischiosi.
si fa questa campagna?
no.
perchè ? perchè il disagio maschile non viene considerato!



PUNTO 3:
Mettendo insieme i due punti si ha che lo Stato si attiva sul disagio femminile mentre dorme qualora serva intervenire sul disagio maschile.
La popolazione(e tu sei un esempio) tende a giustificare tale comportamento.
La giustificazione che si adduce è: ma le campagne per le donne le facciamo anche per gli uomini... e certo ma se agli uomini serve una cosa diversa perchè devi fare la stessa campagna che serve per le donne?
se un africano ha particolari malattie dovute a predisposizioni genetiche o stili di vita perchè gli fai la campagna che serve all' europeo?
devi farne una apposita!
ecco : per le donne queste campagne ad hoc si fanno , per gli uomini no.
questo è sessismo subdolo.
sessismo di Stato.

il fatto che nessuno lo rilevi e quando lo si fa notare si viene contestato anche in presenza di dati e documenti
è sintomatico di come la forma mentis femminista sia penetrata nella popolazione , anche tra coloro che si credono immuni.
la società, almeno nei suoi ceti medio-alti e nella sua cultura "ufficiale", è sessista contro i maschi.

la citazione della prostata   ed il paragonarla a vari test femminili è cosa che hai fatto tu.
io parlavo di generica salute maschile e della POTENZA MEDIATICA e  della campagne CAPILLARI per problemi di  interesse femminile!


saluti
libertari .  socialisti e di sinistra
(tanto per rimarcare  a te che chissà cosa ti aspettavi di trovare che  la QM è trasversale e non legata , per forza, a visioni conservatrici della società )




NOTA A MARGINE:

1) in UK il divario tra uomini e donne morti per tumore è inferiore a quello italiano! eppure in Italia nessuno ci ha pensato di far qualcosa nonostante siamo peggio degli inglesi!

2) se si va sul sito del ministero della salute si troverà una pagina dedicata alla "salute delle donne" :
http://www.ministerosalute.it/saluteDonna/paginaInternaMenuSaluteDonna.jsp?id=753&menu=medicina
vedi un po' se riesci a trovare qualcuno ad hoc per gli uomini!



« Ultima modifica: Novembre 01, 2009, 23:59:59 pm da bhishma »
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« Risposta #104 il: Novembre 02, 2009, 01:19:59 am »
Il Viagra, forse Phantom 111 non lo sa, viene usato anche in ambito femminile! TRA!
Il mio medico mi ha detto che una bambina cardiopatica sia stata salvata grazie al Viagra!
Tumore al polmone più grave di quello alla prostata?!
Frank Zappa ha patito tanto per questa patologia, che era ridotto ad UNA LARVA!
La ricerca si dovrebbe fare per la prevenzione di questo flagello!
Poi, i tumori all'apparato riproduttivo maschile sono mica solo quelli alla prostata!
Ci sono i tumori maligni dei testicoli, quelli dello scroto...
Devi pure considerare che:
La castrazione chimica è a carico dello Stato,
il Cialis è a carico del cittadino.
Stato antimaschile!