Non c'è da meravigliarsi quando un Papa definisce grande italiana, una che praticava migliaia di aborti con pompe da bicicletta, tra selvagge risate femministe (pare di sentirle): nessun allievo è da più del suo maestro, dice il Vangelo.
Non sarebbe già un miglioramento, se il padre potesse porre un veto all'aborto ed eventualmente escludere la mammina dalla potestà genitoriale? Oggi, molti uomini neanche lo vengono a sapere. Articolo scritto da un
Monsignore:
Mons. Ics ci offre questo commento a un articolo apparso oggi su Repubblica, in cui
un gesuita americano sostiene che sia giusto che le donne cattoliche possano scegliere o meno se abortire. Fa già piangere così, no? Buona lettura.
L’effetto Bonino, Pelosi, Biden sulla Chiesa (ex) Cattolica.
Non scandalizziamoci,
finalmente il sipario si apre del tutto in perfetto stile gesuitico.
REPUBBLICA di oggi mercoledì 12 gennaio, pag. 17, un articolo di Paolo Rodari: “USA,
L’APERTURA DEL GESUITA: <LASCIAMO LE DONNE LIBERE DI SCEGLIERE SE ABORTIRE>”.
Il gesuita è padre Pat Conroy, ex cappellano della Camera, che
Trump voleva cacciare.
L’articolo è il tipico
articolo in stile bergogliano, in cui si riaffermano i principi, ma si riconosce, si comprende e si scusa, la realtà che porta a contraddirli. Dice infatti che “Francesco si è sempre detto contrario all’aborto, ricordando che è un omicidio. Tuttavia non vuole scomuniche preventive”.
Né vuole privare del Sacramento dell’Eucarestia gli abortisti dichiarati (come Biden, Pelosi, ecc).
Conroy dice che “è un valore americano il fatto che ciascuno di noi possa scegliere dove sta andando la propria vita. E questo è un valore cattolico”.
E segue padre Conroy: “
dato che le donne hanno questo diritto costituzionale (la libertà di scelta), il nostro compito, come fedeli cristiani, o come cattolici, è di consentire loro di ottimizzare la capacità di fare la scelta”.
Caro padre Conroy, quale sensibilità!
Chissà però perché, a supporto della sua intelligenza, porta una frase “ad effetto doppio taglio” di S. Tommaso d’Aquino per spiegare che
se la propria coscienza dice di fare qualcosa che la Chiesa sostiene esser un peccato (l’aborto), “tu sei obbligato a seguire la tua coscienza [ma non era il contrario: se anche il Papa dice di fare qualcosa contro la legge di Dio, devi seguire la tua coscienza e disobbedire?]”.
Mai come oggi un cattolico dovrebbe osservare questa indicazione di San Tommaso, anche se il nostro Conroy dimostra, con la citazione,la sua
assoluta ignoranza del pensiero dell’aquinate.
San Tommaso si riferisce infatti alla osservanza della legge naturale che è morale, non essendo creata dalla volontà dell’uomo. Poiché l’uomo deve fare il bene ed evitare il male, lo fa in accordo con la natura creata da Dio e con la ragione oggettiva che deve conformarsi alla sua umanità.
E l’aborto è un crimine contro l’umanità.
Perciò se la Chiesa di Conroy ci lascia liberi di compiere peccati, noi fedele abbiamo il diritto – dovere di non conformarsi e seguire la nostra propria coscienza retta.
Ce lo garantisce padre Conroy, gesuita.
https://www.marcotosatti.com/2022/01/12/mons-ics-leffetto-bonino-pelosi-biden-sulla-ex-chiesa-cattolica/