How to... Le 5 cose importanti per
13
lo screening
mammografico
1
È ragionevole partecipare
allo screening mammografico,
ma è altrettanto ragionevole non parteciparvi
Lo screening ha contemporaneamente effetti positivi ed ef-
fetti negativi. Essi non sono di regola menzionati e nem-
meno quantificati in modo comprensibile per la presa di de-
cisione individuale sugli opuscoli ed i depliant di invito allo
screening.
2
Quali i benefici?
Considerando 1000 donne di cinquanta e più anni
di età che si sottopongono ogni due anni e per 10 anni allo
screening mammografico il numero assoluto di donne che
avranno evitato il decesso per tumore al seno sarà pari a
0,5 unità (visione “pessimista”, 1) o al massimo a 2 unità
(visione “ottimista”, 2), rispetto a 1000 donne che non si
sono sottoposte allo screening. Quindi 999,5 donne (ri-
spettivamente 998) sulle 1000 che hanno partecipato allo
screening non avranno nessun beneficio in termini di mor-
talità evitata.
3
Quali gli effetti negativi?
Sempre tra le 1000 donne citate che scelgono di
sottoporsi allo screening, tra 2 e 10 riceveranno una dia-
gnosi di forme pre-invasive di cancro al seno che non
avrebbero causato dei sintomi o dei decessi nel corso della
loro vita (sovra-diagnosi). Esse saranno quindi trattate inu-
tilmente come se avessero un tumore al seno. Tra 10 e 15
donne avranno una diagnosi anticipata di cancro senza che
questo fatto abbia un’influenza sulla prognosi, infine tra
100 e 500 donne sperimenteranno dei falsi allarmi (falsi po-
sitivi) che per circa il 50% daranno luogo ad una biopsia (3).
Inoltre 5 donne saranno falsamente rassicurate dall’esame
mammografico (falsi negativi).
4
Screening mammografico:
un delicato bilancio
Partecipare o non partecipare allo screening mammogra-
fico significa operare a livello individuale un delicato bi-
lancio tra benefici ed effetti negativi e quindi le scelte pos-
sono essere ragionevoli sia a favore che contro la
partecipazione ad un programma di screening (4).
©2009 - Un servizio di Va’ Pensiero e Ricerca & Pratica
5
Evitare e rifiutare la propaganda
Oggigiorno i contenuti della quasi totalità degli
opuscoli, dei depliant e delle lettere di invito allo screening
mammografico tutti silenti sulla elencazione e sulla quan-
tificazione dei benefici e degli effetti negativi, non pro-
muovono l’autonomia ad operare delle scelte individuali
bensì essi non costituiscono che della propaganda. Il ma-
teriale informativo non dovrebbe essere redatto dai pro-
motori dello screening (per evidenti motivi di conflitto di in-
teresse) bensì da agenzie neutre sulla base dei più rigorosi
criteri scientifici (5). Due opuscoli, uno danese (in inglese)
e l’altro svizzero (in lingua italiana) rispondono in modo
soddisfacente a questi criteri (6,7).
Gianfranco Domenighetti
Professore di Comunicazione,
Economia e Politica sanitaria
Università della Svizzera Italiana e di Losanna
Note dell’autore
1. Gøtzsche PC, Nielsen M. Screening for breast cancer
with mammography. Cochrane Database Syst Rev
2006; 4:CD001877
2. Barrat A, Howard K, Irwig L, et al. Model of
outcomes of screening mammography: information
to support informed choices. BMJ 2005; 330: 936-8.
3. Welch G. Overdiagnosis and mammography
screening. BMJ 2009;339: b1425
4. Heath I. It is not wrong to say no. BMJ 2009; 338:
b2529
5. Agency for Healthcare Research and Quality.
Breast cancer screening. Summary of the evidence
http://www.ahrq.gov/clinic/3rduspstf/breastcancer/bcscrnsum1.htm#results
6.
www.screening.dk7. La mammografia: un aiuto per capire e per decidere.
Opuscolo del Dipartimento della sanità e della
socialità, Bellinzona 2008.
www.ti.ch/dss/dsp/sezs/UffPVS/progetti/Diritti_dei_pazienti/pdf/OpuscoloMammografia.pdf