Autore Topic: Non riesce a laurearsi, chiede a un'amica di uccidere la madre  (Letto 918 volte)

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http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_giugno_27/vuole-uccidere-madre-laurea-eredita-1703275875501.shtml

MILANO — Voleva uccidere la madre. Per non doverle spiegare che non ce la faceva a laurearsi. Ma anche per intascare l’eredità. E per mettere in atto il suo piano diabolico, ha coinvolto l’amica del cuore. L’ha convinta a vestire i panni da killer. Un sicario spietato che avrebbe dovuto colpire con un batticarne e un coltellaccio. Ma la reazione energica della vittima, ha fatto fallire l’atroce delitto. E ha spalancato le porte del carcere a Federica Bellone, 26 anni, studentessa in giurisprudenza a Imperia, e all’amica Chiara Cortese Pellin, 29 anni, milanese, volontaria della Croce Rossa. Per entrambe l’accusa è di tentato omicidio in concorso. Secondo i carabinieri, infatti, Federica ha affidato a Chiara il compito di ammazzare la madre, Paola Berselli, 56 anni, nella sua casa al mare, nel centro di Bordighera.

Il fallito omicidio si consuma la sera di giovedì. Chiara ha studiato bene la parte. Suona alla porta di Paola Berselli con una scusa: «C’è Federica? Ho un appuntamento con lei». La donna non sospetta nulla. Fa accomodare la giovane che, nella borsa, ha l’occorrente per uccidere: guanti in lattice, un batticarne e un coltello da macellaio. Quando è dentro casa, fa scattare la trappola: «Posso bere un goccio d’acqua?». E si allontana in bagno. Qui estrae dalla borsa il kit dell’assassina: indossa i guanti e afferra il coltello e il batticarne. Quindi si reca in cucina e raggiunge Paola Berselli che le gira le spalle. Chiara alza la mano destra armata di batticarne e, mentre sta per sferrare il colpo mortale, la vittima d’istinto si volta e viene ferita solo di striscio.

Quindi lotta con tutte le forze: afferra le mani di Chiara e le urla in faccia tutta la sua rabbia. Chiara è sopraffatta e scappa. Paola Berselli prende fiato. Si siede un attimo. Piange. Si riprende e va al pronto soccorso per farsi medicare. Racconta tutto ai medici ma anche ai carabinieri. Fornisce il nome e il cognome di chi voleva ammazzarla. Scatta la caccia alla giovane che non fa molta strada: i militari la rintracciano alla stazione mentre tentava di prendere il treno per Milano, da dove era partita quella stessa mattina. Non dice una parola. Poi crolla durante le tre ore di interrogatorio con il sostituto procuratore Marco Zocco. «Sì, sono stata io». E punta l’indice contro l’amica del cuore, che viene arrestata l’altra sera mentre preparava la fuga. Federica nega. Anche un precedente progetto di uccidere la madre per mano di due killer.

Michele Focarete
27 giugno 2010
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
(Stirner , L'Unico e la sua proprietà)
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