E' una bella domanda...
ma se sono lavori "non pagati" perche' le donne, che li considerano tali, continuano ad eseguirli?
Non e' che le femministe che considerano i "lavori non pagati" sono quelle che vivono ancora a casa con i genitori? Studiano con i soldi di papa' e la mamma le "serve" in tutto e per tutto?
La settimana scorsa hanno mostrato, al telegiornale, le immagini della casa crollata ad Afragola, e subito dopo le immagini della strage alla stazione di Bologna del 1982, in tutte e due i casi, oggi come 28 anni fa, a lavorare tra le macerie c'erano solo uomini.
E le donne??? Posso immaginarle a fare quei "lavori non pagati", per cui questi soccorritori, una volta arrivati a casa stanchi fisicamente e moralmente, sporchi e sudati, possono essere "serviti in tutto e per tutto"?