Dialoghi > Verso una Nuova Alleanza

Paolo Barnard di nuovo sulle donne...

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ilmarmocchio:

--- Citazione da: Red- - Giugno 27, 2010, 14:24:29 pm ---...Si, però se partiamo dall'assunto cui -credo- parte Paolo Barnard, e cioè che... gli uomini e le donne sono uguali in tutto, tranne che nel fisico, allora si spiega l'equivoco. Infatti un uomo, approcciato in quel modo, non avrebbe MAI reagito così, a meno di casi molto particolari (chessò: è un ricercato, è pazzo, etc. )

--- Termina citazione ---
Lo so, e hai ragione. Il fatto e' che l'assunto di Barnard e' completamente falso.

Utente cancellato:
bel pezzo provocatorio di Barnard.
io però rimango con un retrogusto amaro a leggere lui e Massimo Fini.
sarà perchè abbiamo una visione politica e culturale diversa  ,
 sarà perchè quando leggo i loro testi mi pare sempre che vi sia un maschile sconfitto e che deve supplicare e sperare che le donne facciano la carità con un passo indietro.

Utente cancellato:

--- Citazione da: Red- - Giugno 27, 2010, 13:27:10 pm ---Concordo.
Provo ad ipotizzare una (personalissima) spiegazione per la reazione di lei: ha avuto paura.  Non immagina (non riesce ad immaginare) di avere un tale potere. Lei (come donna) in fondo non è così consapevole, e lo dimostra l'inganno e l'intrigo in cui l'hanno cacciata col neofemminismo. Il problema della donna è che ragiona troppo poco e tende a camminare solo la strada che si trova davanti, senza pensare nè a dove la conduce, nè a chi l'ha tracciata per lei, nè il perchè: lei vede che esiste, e tanto le basta in ogni senso....

Se lui avesse tenuto conto della sua paura, probabilmente lei avrebbe reagito diversamente; inoltre lui ha sbagliato già sin dall'inizio, nel farsi prendere così intensamente.

--- Termina citazione ---


concordo.
lei ha avuto paura dell'approccio.
solo se fosse stata stregata da lui avrebbe tentato di superare la cosa ma in condizioni standard prevale la paura per un approccio così.

Rita:
io invece avrei un'altra spiegazione possibile: lei era davvero molto bella e quindi troppo abituata a questo genere di approcci.

La paura non ti fa agire così: o ti fa scappare di corsa (e non certo girare sui tacchi con lentezza e muovere due passi lontano da lui) nel caso tu ravvisi segnali di pazzia nello sguardo oppure ti fa rispondere con gentilezza, educazione (magari senza troppo entusiamo, magari un "grazie mille" col sorriso abbozzato) proprio per evitare di innervosire di più la persona di cui hai paura.

Posso dire che a me l'unico uomo sconosciuto che mi ha approcciato più o  meno così: "ciao sei carina" era ubriaco fradicio a una fermata dell'autobus verso le dieci di sera.  Ci ho discorso per una  ventina di minuti fino a che non è arrivato l'autobus, cercando di parlare del più e del meno dopo averlo ringraziato, visto che si era seduto sulla panchina vicino a me, cercando di mantenere la distanza fisica e contemporaneamente di tenere d'occhio la situazione del "movimento" intorno  a me, per vedere di non restare completamente sola con lui.

Però secondo me un pregio l'articolo ce l'ha. Mostra il "sentire" di chi sta dall'altra parte di chi compie quella che oggi, nel sentire femminista ma anche femminile, è una molestia.

Zoltan2:

--- Citazione da: Rita - Giugno 27, 2010, 17:27:29 pm ---Però secondo me un pregio l'articolo ce l'ha. Mostra il "sentire" di chi sta dall'altra parte di chi compie quella che oggi, nel sentire femminista ma anche femminile, è una molestia.

--- Termina citazione ---

;)

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