Autore Topic: Paolo Barnard di nuovo sulle donne...  (Letto 24473 volte)

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Offline Salar de Uyuni

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Paolo Barnard di nuovo sulle donne...
« il: Giugno 27, 2010, 10:48:45 am »
MENTRE LAVORO PER VOI, IN ATTESA, ANCORA SULLE DONNE
       
    DI PAOLO BARNARD
paolobarnard.info

Un cane che si morde la coda

Percorro in bicicletta una via di Bologna sotto un portico, e scorgo una silhouette femminile strepitosa. Come mi avvicino, realizzo ancor di più la bellezza di quelle forme, una vera grazia. Se ne sta in attesa da sola, avrà una trentina d’anni, io le sfilo di fianco e ammiro. Dentro un maschio sessualmente sano, e sano di mente, in quei momenti accadono due penosissime cose: prima cosa, ti dici “ma perché non posso semplicemente premere un bottone e ritrovarmi abbracciato a quella meraviglia ora, subito, baciarla e fare l’amore, Dio mio!”, e te la prendi un po’ con la crudeltà della natura che ci ha fatti così maledettamente innamorati delle donne, del loro odore, di come sanno toccarti, quando poi quell’oggetto/soggetto di desiderio è così difficile da raggiungere pur essendo così frequente da incontrare. Un po’ come fossimo tutti, noi maschi, appassionati di sonate romantiche, e a ogni angolo di strada udissimo le note di un notturno di Chopin, per poi dover accelerare via e perderci subito nell’ignobile fracasso del traffico. Un tormento.

La seconda cosa che capita è ancor peggiore: veniamo assaliti dal dubbio se tornare indietro e ‘provarci’ o meno. Perché in fondo al nostro cervello parte un nastro odioso che recita “ogni lasciata è persa… se non provi non saprai mai… magari nasce una gran storia, e ricorderete quella volta che tu l’hai abbordata e lei sorridendo ammetterà ‘… grazie a Dio tornasti indietro quel giorno, se no non  saremmo qui’…”. Il dubbio… quel maledetto dubbio: “Cosa faccio? Proseguo o ci provo? Nooo, dai per favore, non ne ho voglia, poi tanto non funziona, no! zero, basta… Però… e se?”. La posta in palio è alta, credetemi, specialmente se almeno una volta nella vita ti è accaduto esattamente quello che recita il sopraccitato nastro, e a me è accaduto eccome, con conseguenze indimenticabili… e se? Sono minuti spiacevoli, già una certa emozione serpeggia nelle vene, che diventa poi una sfida con se stessi.

Mi fermo e mi giro. E’ sempre là, sempre quelle linee strepitose che sembrano galleggiare, non sostare. Cosa fai Barnard? Risposta: provarci no, ma dirle che mi ha donato minuti di ricchezza estetica sì, è troppo bella, le farò tutti i miei più sinceri complimenti. E poi uno che ha scritto ‘Sono andato a puttane’ deve verificare una certa cosa, ancora una volta, dunque la sfida è doppia. Torno sui miei passi, sono da lei in un battibaleno, mi fermo con un sorriso e mi aggancio ai suoi occhi, lei ai miei, le dico “sono tornato da te per dirti quanto apprezzo la tua bellezza, solo questo”.

Vedete donne, a quel punto il tempo si ferma, lo spazio svanisce, ogni cosa da lì in poi è come se fosse vissuta da noi uomini dilatata di mille unità, e noi registriamo nella coscienza ogni fotogramma a seguire, che va a stamparsi su una pellicola sensibilissima con un’esposizione altissima. Siamo esposti, nudi, vulnerabili e reattivi come le rane di Galvani, siamo senza pelle e coi nervi all’aria. Preghiamo solo che il vostro specillo non ci tocchi là dove il dolore sarebbe fulmineo.

La donna sotto al portico aspetta la fine delle mie parole, si gira sui tacchi e muove un passo via da me, muta, neppure uno sguardo. Penso “non ho scritto ’Sono andato a puttane’ per nulla, ci risiamo”. C’era il sole, ora grandina, sto per mandarla a cagare, ma in un moto di civismo che non merita le do una seconda chance: “Era solo un complimento, non fa piacere?” le dico. Muove altri due passi dandomi le spalle, guarda laggiù chissà che cosa di più interessante di un uomo che è cortese al punto di omaggiare la sua bellezza. Tutto questo si realizza nella metà di secondo che ci metto ad esprimere la sintesi appropriata, e quando ancora la ‘ere’ di “non ti fa piacere?” è nell’aria le sibilo “Cretina”, e me ne vado. Lei si gira, con la coda dell’occhio colgo i suoi occhi vacui e mi chiedo cosa stia accadendo in quel cervello.
Già, donne, cosa accade nel vostro cervello quando così tipicamente produce resina bi-componente invece che esprimersi? Lasciatemi essere franco, perché la sensazione è proprio che così come le aree cerebrali producono adrenalina, serotonina, o altre sostanze deputate a stimolare l’attività psico-motoria, in quelle particolari situazioni un gran numero di voi produca resina che vi cristallizza le facoltà dell’espressione, per cui volenti o nolenti non sapete fare altro che impalarvi. Ed è un disastro. Un uomo vi si presenta con l’abito della festa, voi sollevate la zampetta posteriore e gli fate una spruzzatina di pipì sulle scarpe. Ma perché? Accade una quantità di volte incalcolabile e ogni volta una vescicola di bile si deposita nel fondo dell’uomo. E siete cretine senza attenuanti, perché non vale qui fare una digressione se mai si trattava di insicurezza, di timore o di semplice idiozia arrogante, come non vale disquisire se quello che è passato col rosso e ti ha falciato correva per necessità o per arrivare in tempo alla partita: semplicemente non si fa. E voi lo fate di regola, spesso sapendo di sbagliare, ma è più forte di voi. Non è una banalità, è un dramma, poiché purtroppo in una società dove la donna siede dalla parte ricevente, quasi ogni singolo approccio maschio femmina deve per forza passare da quelle Forche Caudine, per cui l’ammontare delle smusate finali che un uomo accumula in una vita è intollerabile. Finiamo sovente a odiarvi per questo, anche perché siamo obbligati per necessità a quelle pene. E’ un po’ come se ci capitasse che all’atto di ingerire cibo, spessissimo ci arrivasse una sberla nella nuca, ma non puoi fare a meno di mangiare.

Ripeto, alla fine la pagate cara. Infatti è comprensibile come poi il maschio medio, troppo spesso sprovvisto di un arsenale adeguato di autostima, si ingegni per neutralizzare anticipatamente la smusata, lo specillo proprio su quel nervo vivo. Tipicamente vi si approccerà con arroganza preventiva, con offensività preventiva – e qui il ‘preventiva’ è la chiave di comprensione del fenomeno - come dire: sono rimasto scottato, ma stavolta te lo stampo io il ferro da stiro in faccia prima ancora che tu dica beo, tanto per stare dalla parte dei bottoni. Ed è così che accade, fidatevi. Questo si traduce in una quantità colossale di brutali relazioni all’impronta del cane che si morde la coda. Noi, voi, voi, noi, l’insicurezza mia cozza con la tua, la tua ferisce la mia, la mia ferirà la tua, all’infinito. Idiozia, spreco, tristezza. Se ieri un ragazzo ti ha abbordata dicendo “ciao, hai nove settimane e mezzo libere?” sghignazzando con gli amici, e se tu hai pensato “ma fottiti idiota”, stai certa che quell’uomo è prima passato per non so quante belle silhouette che a fronte di un complimento cortese hanno sollevato la zampetta e gli hanno fatto pipì sulle scarpe delle festa.

Donne, meglio che a fronte di un tizio in bicicletta che torna indietro perché siete troppo sexy per proseguire, vi scorra un “grazie, sei carino” nelle vene fino alla lingua, piuttosto che resina. Vi conviene, sempre, fidatevi.

Paolo Barnard
Fonte: www.paolobarnard.info
Link: http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=189
25.06.2010   
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline ventiluglio

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Re: Paolo Barnard di nuovo sulle donne...
« Risposta #1 il: Giugno 27, 2010, 11:06:14 am »
Tanto per alleggerire un po', ma "in tema"...


Offline ilmarmocchio

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Re: Paolo Barnard di nuovo sulle donne...
« Risposta #2 il: Giugno 27, 2010, 11:37:47 am »
No, non mi piace. L'articolo di barnard ha qualcosa di stonato, sin dall'inizio. Ora sono di corsa, ma lo rileggero' e ne motivero' il giudizio

Offline Red-

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Re: Paolo Barnard di nuovo sulle donne...
« Risposta #3 il: Giugno 27, 2010, 13:27:10 pm »
No, non mi piace. L'articolo di barnard ha qualcosa di stonato, sin dall'inizio. ...
Concordo.
Provo ad ipotizzare una (personalissima) spiegazione per la reazione di lei: ha avuto paura.  Non immagina (non riesce ad immaginare) di avere un tale potere. Lei (come donna) in fondo non è così consapevole, e lo dimostra l'inganno e l'intrigo in cui l'hanno cacciata col neofemminismo. Il problema della donna è che ragiona troppo poco e tende a camminare solo la strada che si trova davanti, senza pensare nè a dove la conduce, nè a chi l'ha tracciata per lei, nè il perchè: lei vede che esiste, e tanto le basta in ogni senso....

Se lui avesse tenuto conto della sua paura, probabilmente lei avrebbe reagito diversamente; inoltre lui ha sbagliato già sin dall'inizio, nel farsi prendere così intensamente.
« Ultima modifica: Giugno 27, 2010, 13:30:12 pm da Red- »
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Zoltan2

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Re: Paolo Barnard di nuovo sulle donne...
« Risposta #4 il: Giugno 27, 2010, 14:10:16 pm »
Torno sui miei passi, sono da lei in un battibaleno, mi fermo con un sorriso e mi aggancio ai suoi occhi, lei ai miei, le dico “sono tornato da te per dirti quanto apprezzo la tua bellezza, solo questo”.

Non ci siamo proprio. Questa è ovviamente la mia umile opinione, ma credo che un approccio del genere sia di partenza fallimentare per due motivi:

- E' troppo aggressivo e mette in soggezione la donna,
- Pone subito su un piedistallo la donna ed espone troppo l'uomo

Approcciare così al primo colpo provoca due reazioni: La prima è che la donna si sente subito "al di sopra" del pretendente, e questo di solito fa si che ella si senta -in quel momento- più preziosa di quanto è in realtà. La seconda è che l'uomo si mostra subito troppo ingenuo e avventato, oltre che mostrare una eccessiva "dipendenza" verso il soggetto del desiderio in questione.

Vedete donne, a quel punto il tempo si ferma, lo spazio svanisce, ogni cosa da lì in poi è come se fosse vissuta da noi uomini dilatata di mille unità, e noi registriamo nella coscienza ogni fotogramma a seguire, che va a stamparsi su una pellicola sensibilissima con un’esposizione altissima. Siamo esposti, nudi, vulnerabili e reattivi come le rane di Galvani, siamo senza pelle e coi nervi all’aria. Preghiamo solo che il vostro specillo non ci tocchi là dove il dolore sarebbe fulmineo.

Infatti l'approccio migliore per fare colpo è invece quello di dimostrare di saper nascondere questa tensione e questa pressione. Dimostrare di essere interessati, ma "indifferenti" è ciò che serve per evitare brutte figure e aumentare le possibilità che l'altra si interessi di rimando a voi.

E poi... se uno si espone così dà l'impressione di essere un "disperato", uno che non ci sa fare e che è troppo avventato. Lo so che non è così ma l'impressione è quella!

Donne, meglio che a fronte di un tizio in bicicletta che torna indietro perché siete troppo sexy per proseguire, vi scorra un “grazie, sei carino” nelle vene fino alla lingua, piuttosto che resina. Vi conviene, sempre, fidatevi.

La mancanza di cortesia è palese e -al di là di tutto- difficilmente perdonabile...

La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Offline ilmarmocchio

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Re: Paolo Barnard di nuovo sulle donne...
« Risposta #5 il: Giugno 27, 2010, 14:14:32 pm »
Red : inoltre lui ha sbagliato già sin dall'inizio, nel farsi prendere così intensamente.

Bravo. troppa intensita', troppi movimenti e poca osservazione.
A parte che esordire " vedo una fantastica silhouette...".  Detta tutta : spari in alto, sicuro di arrivarci ?
perche' lei magari e' stata un po' maleducata  (forse), pero' barnard doveva vedere che se lei aveva mostrato un qualche segno di interesse, una sguardo un po' piu' lungo, insomma... un segno. Se no, puo' essere che fosse assorta nei fatti suoi, magari non belli, e non si puo' pretendere di far la giravolta , arrivare senza nessun motivo apparente e pretendere chissa' che.
A me queste cose richiamano sempre un punto fondamentale : la mancanza di comunicazione non verbale (sia nell'osservazione/ascolto, sia nella trasmissione). La carenza dal punto di vita comportamentale che un maschio che si proponga come tale , deve avere nei confronti della femmina, che, e' inutile girarci intorno, apprezza i segnali di sicurezza. E quale maggiore sicurezza di un aapproccio almeno apparentementemotivato, senza esitazioni, fatto al momento giusto ?
Mi si dira' : qual e' il momento giusto ? bene, una volta, queste astuzie si imparavano, i piu' grandi, magari con un po' di sicumera, te le insegnavano. Tuo padre, talvolta anche la madre. Adesso sento gente anche di ottima cultura parlare di amicizia tra ragazzo e ragazza. I bambini insieme alle bambine da subito, a scuola ,  a fare le recite e le feste a netta impronta femminile. Come crescere un gattino con un toipolino : dopo che si pretende ?
No, Barnard ha sbagliato. Inoltre red, la tua ipotesi sulla paura di leimi pare valida : non tutte, ma un buon numero di donne , sono anch0'esse frastornate da questa melassa del femminismo.
per tornare all'inizio dell'articolo, e qui chiudo, credo che una femminista farebbe in un attimo a neutralizzare l'articolo0 dicendo :
Tu barnard ti sei fermato per la splendida silhouette : se fosse stata bruttina, che avresti fatto ? ( e tutta la storia barnardiana del sesso ludico va a farsi friggere )

Offline ilmarmocchio

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Re: Paolo Barnard di nuovo sulle donne...
« Risposta #6 il: Giugno 27, 2010, 14:18:21 pm »
Quoto Zoldan : sotto sotto Barnard e', oltre che avventato e troppo aggressivo, dipendente dalla donna. Cosi', va poco lontano.
Non si vuole capire una cosa : che nel rapporto TRA i sessi, tutta, e sottolineo la cultura sessantottina e post sessantottina, e'  FALLIMENTARE

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Re: Paolo Barnard di nuovo sulle donne...
« Risposta #7 il: Giugno 27, 2010, 14:24:29 pm »
...Si, però se partiamo dall'assunto cui -credo- parte Paolo Barnard, e cioè che... gli uomini e le donne sono uguali in tutto, tranne che nel fisico, allora si spiega l'equivoco. Infatti un uomo, approcciato in quel modo, non avrebbe MAI reagito così, a meno di casi molto particolari (chessò: è un ricercato, è pazzo, etc. )
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Re: Paolo Barnard di nuovo sulle donne...
« Risposta #8 il: Giugno 27, 2010, 14:26:03 pm »
Quoto Zoldan : sotto sotto Barnard e', oltre che avventato e troppo aggressivo, dipendente dalla donna. Cosi', va poco lontano.
Non si vuole capire una cosa : che nel rapporto TRA i sessi, tutta, e sottolineo la cultura sessantottina e post sessantottina, e'  FALLIMENTARE

Il segreto è proprio quello: Conservare sempre e comunque un certo distaccamento emotivo. E se proprio non ci si riesce, bisogna comunque dimostrare di averlo. Nessuna scusa.
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Re: Paolo Barnard di nuovo sulle donne...
« Risposta #9 il: Giugno 27, 2010, 14:27:19 pm »
...Si, però se partiamo dall'assunto cui -credo- parte Paolo Barnard, e cioè che... gli uomini e le donne sono uguali in tutto, tranne che nel fisico, allora si spiega l'equivoco. Infatti un uomo, approcciato in quel modo, non avrebbe MAI reagito così, a meno di casi molto particolari (chessò: è un ricercato, è pazzo, etc. )

Se crede questo allora ha ancora molta strada da fare...

Chissà chi gli avrà messo in testa sciocchezze simili....  :dry:
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Offline ilmarmocchio

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Re: Paolo Barnard di nuovo sulle donne...
« Risposta #10 il: Giugno 27, 2010, 14:30:23 pm »
...Si, però se partiamo dall'assunto cui -credo- parte Paolo Barnard, e cioè che... gli uomini e le donne sono uguali in tutto, tranne che nel fisico, allora si spiega l'equivoco. Infatti un uomo, approcciato in quel modo, non avrebbe MAI reagito così, a meno di casi molto particolari (chessò: è un ricercato, è pazzo, etc. )
Lo so, e hai ragione. Il fatto e' che l'assunto di Barnard e' completamente falso.

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Re: Paolo Barnard di nuovo sulle donne...
« Risposta #11 il: Giugno 27, 2010, 16:05:52 pm »
bel pezzo provocatorio di Barnard.
io però rimango con un retrogusto amaro a leggere lui e Massimo Fini.
sarà perchè abbiamo una visione politica e culturale diversa  ,
 sarà perchè quando leggo i loro testi mi pare sempre che vi sia un maschile sconfitto e che deve supplicare e sperare che le donne facciano la carità con un passo indietro.
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
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Re: Paolo Barnard di nuovo sulle donne...
« Risposta #12 il: Giugno 27, 2010, 16:07:24 pm »
Concordo.
Provo ad ipotizzare una (personalissima) spiegazione per la reazione di lei: ha avuto paura.  Non immagina (non riesce ad immaginare) di avere un tale potere. Lei (come donna) in fondo non è così consapevole, e lo dimostra l'inganno e l'intrigo in cui l'hanno cacciata col neofemminismo. Il problema della donna è che ragiona troppo poco e tende a camminare solo la strada che si trova davanti, senza pensare nè a dove la conduce, nè a chi l'ha tracciata per lei, nè il perchè: lei vede che esiste, e tanto le basta in ogni senso....

Se lui avesse tenuto conto della sua paura, probabilmente lei avrebbe reagito diversamente; inoltre lui ha sbagliato già sin dall'inizio, nel farsi prendere così intensamente.


concordo.
lei ha avuto paura dell'approccio.
solo se fosse stata stregata da lui avrebbe tentato di superare la cosa ma in condizioni standard prevale la paura per un approccio così.
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
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Offline Rita

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Re: Paolo Barnard di nuovo sulle donne...
« Risposta #13 il: Giugno 27, 2010, 17:27:29 pm »
io invece avrei un'altra spiegazione possibile: lei era davvero molto bella e quindi troppo abituata a questo genere di approcci.

La paura non ti fa agire così: o ti fa scappare di corsa (e non certo girare sui tacchi con lentezza e muovere due passi lontano da lui) nel caso tu ravvisi segnali di pazzia nello sguardo oppure ti fa rispondere con gentilezza, educazione (magari senza troppo entusiamo, magari un "grazie mille" col sorriso abbozzato) proprio per evitare di innervosire di più la persona di cui hai paura.

Posso dire che a me l'unico uomo sconosciuto che mi ha approcciato più o  meno così: "ciao sei carina" era ubriaco fradicio a una fermata dell'autobus verso le dieci di sera.  Ci ho discorso per una  ventina di minuti fino a che non è arrivato l'autobus, cercando di parlare del più e del meno dopo averlo ringraziato, visto che si era seduto sulla panchina vicino a me, cercando di mantenere la distanza fisica e contemporaneamente di tenere d'occhio la situazione del "movimento" intorno  a me, per vedere di non restare completamente sola con lui.

Però secondo me un pregio l'articolo ce l'ha. Mostra il "sentire" di chi sta dall'altra parte di chi compie quella che oggi, nel sentire femminista ma anche femminile, è una molestia.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Zoltan2

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Re: Paolo Barnard di nuovo sulle donne...
« Risposta #14 il: Giugno 27, 2010, 17:43:24 pm »
Però secondo me un pregio l'articolo ce l'ha. Mostra il "sentire" di chi sta dall'altra parte di chi compie quella che oggi, nel sentire femminista ma anche femminile, è una molestia.

;)
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L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.