Autore Topic: Paolo Barnard di nuovo sulle donne...  (Letto 24472 volte)

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Offline Giulia

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Re: Paolo Barnard di nuovo sulle donne...
« Risposta #60 il: Agosto 04, 2010, 15:49:10 pm »
ho avuto un esperienza simile.un bellissimo ragazzo, credo avesse 25 anni, io 16...
gli regalai una rosa dicendogli che era troppo bello per non fermarsi e non fargli un dono. finito il discorso me ne andai a passo svelto pensando a quanto ero scema...lui mi chiamò per dirmi grazie ...al momento rimase senza parole e senza espressione...però mi ha chiamato più volte alzando la voce per dirmi grazie.



Offline Warlordmaniac

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Re: Paolo Barnard di nuovo sulle donne...
« Risposta #61 il: Agosto 04, 2010, 15:59:25 pm »
Prima di tutto Barnard fa la figura da adolescente allupato/imbranato, ma a parte questo l'articolo non è malaccio.
L'imbranataggine di Barnard sta nell'esito e nella descrizione del pensiero che accompagnava il suo approccio. Credo che il 90% delle avance attuali abbiano lo stesso livello di imbranataggine, ovviamente senza per forza avere gli stessi contenuti. L'approccio ideale è quello in cui lui non fa nulla per mostrare interesse e per questo l'ideale è praticamente irrealizzabile: "della tua risposta non me ne frega nulla". Poi ci sono approcci migliori di quello di Barnard, non perfetti del tipo "la tua risposta mi importa fino ad un certo punto" e infine quelli di assoggettati inzerbinati il cui approccio rivela che dalla risposta di lei dipende tutto.
Ebbene, io credo che delle coppie che si formano, molte sono iniziate con approcci di quest'ultimo tipo, che è nettamente il più comune.


L'articolo mette bene in risalto il potere che ha la bellezza femminile sugli uomini e la capacità delle donne di fare molto male senza neanche rendersene conto.
Quoto, anche se non sono così sicuro che esse non se ne rendono conto. Loro sanno che ricevere un rifiuto fa male alle donne, a quel punto possono fare due ragionamenti: uno, gli uomini sono meno sensibili e più avvezzi quindi soffrono meno, due, anche gli uomini soffrono.


Barnard è stato un grande ad ammetterlo, gli altri uomini in genere fanno finta che non sia vero per non essere derisi. Ma quante volte succede anche solo di vedere una bella ragazza e rammaricarsi perché al di sopra della nostra portata?

E non solo: sappiamo anche che "sopra alla mia portata" è la frase da non dire mai pubblicamente, altrimenti non ne esci vivo dalle critiche sia di uomini che di donne.


Il problema è che oggi basta vedere la tv 5 minuti per trovarsi immagini di un ragazzo che fa lo scemo con delle ragazze e viene rifiutato, deriso ed umiliato come se fosse divertente, non c'è nessuna stigmatizzazione sociale del rifiuto fatto in un certo modo, anzi si stigmatizza chi ci prova con le ragazze.
E' questo che dà valore all'articolo di Barnard.



Offline Warlordmaniac

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Re: Paolo Barnard di nuovo sulle donne...
« Risposta #62 il: Agosto 04, 2010, 16:37:28 pm »
Beh, la mia solidarietà a Paolo Barnard l'ho espressa chiaramente qui:
http://www.metromaschile.it/forum/verso-una-nuova-alleanza/paolo-barnard-di-nuovo-sulle-donne/msg16278/#msg16278

Detto e ribadito che l'atteggiamento di Barnard è comprensibile e penso che molti di noi lo abbiamo imitato, resta il fatto che c'è qualcosa che non quadra.
Se rifacessimo un esperimento simile 100 volte, è molto probabile che almeno 90 volte avrebbe un esito simile se non uguale.
Allora che si vuole fare?
...Immaginiamo una risposta diversa da parte sua: lui potrebbe essere uno squilibrato, potrebbe aggredirla"...con quel che si sente in giro..." ...e se succedeva?
Lui potrebbe essere un ladro e derubarla.
...Lei potrebbe solo essere timida.
...e via di questo passo.
Su 100 volte, 90 finiva allo stesso modo.

Che si fa? Le si obbliga a farsi coraggio e rispondere come si deve!? Ma se le si  obbliga siamo dei mezzi talebani, mica dei progressisti.

Allora bisogna capire che c'è un errore e passare oltre, andare appresso; bisogna capire dove sta l'errore.
E l'errore per me sta a monte.
...Cosa pensava Barnard, io, e tutti quelli che in altri momenti hanno imitato il suo errore, prima dell'infausto approccio !?
Perchè forse l'errore sta tutto in quel pensiero.

Quindi io ti chiedo: secondo te cosa ha pensato Barnard prima di quell'approccio, che cosa si aspettava!?

...Secondo me lui pensava semplicemente che lei avrebbe risposto come un uomo. Invece un uomo non è. Ecco dove sta l'errore.
Barnard, come ho detto, voleva mettersi a posto la coscienza. Aveva paura del rimpianto, che nella società è più indegno del suo fratello estroverso, il rimorso. Aveva bisogno di conferme della propria virilità, secondo la definizione di regime di questo termine. Queste due paure, probabilmente favorite da un momento di energia sessuale elevato, hanno spinto Barnard ad avere quell'atteggiamento.
Come ho già detto, dentro di lui sapeva che sarebbe stato difficilissimo realizzare le fantasie descritte, però è stato preso in contropiede dalla supponenza della ragazza. Quella reazione ha toccato un nervo scoperto, forse poco allenato a causa dello status sociale (è uno scrittore, un giornalista e fondatore della trasmissione Report su Raitre).


Offline ilmarmocchio

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Re: Paolo Barnard di nuovo sulle donne...
« Risposta #63 il: Agosto 05, 2010, 10:41:03 am »
Prima di tutto Barnard fa la figura da adolescente allupato/imbranato, ma a parte questo l'articolo non è malaccio.

L'articolo mette bene in risalto il potere che ha la bellezza femminile sugli uomini e la capacità delle donne di fare molto male senza neanche rendersene conto.

Barnard è stato un grande ad ammetterlo, gli altri uomini in genere fanno finta che non sia vero per non essere derisi. Ma quante volte succede anche solo di vedere una bella ragazza e rammaricarsi perché al di sopra della nostra portata?

Il problema è che oggi basta vedere la tv 5 minuti per trovarsi immagini di un ragazzo che fa lo scemo con delle ragazze e viene rifiutato, deriso ed umiliato come se fosse divertente, non c'è nessuna stigmatizzazione sociale del rifiuto fatto in un certo modo, anzi si stigmatizza chi ci prova con le ragazze.

È stato detto che la ragazza in questione riceverà un approccio al giorno di questo tipo, una bella topa può distruggere l'autostima di 1000 uomini.

Poi Barnard ha parlato di un altro meccanismo, rifiuto femminile/odio maschile, che anche è molto difficile da ammettere, specie oggi che l'odio è una "malattia" e chi odia è un povero malato da curare, salvo nel caso sfoghi il suo odio contro il pedofilo/stupratore inerme capro espiatorio del momento.

Puo' anche essere effettivamente al di sopra della nostra portata. Non lo vedo un problema

Offline Archiloco

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Re: Paolo Barnard di nuovo sulle donne...
« Risposta #64 il: Agosto 05, 2010, 14:01:05 pm »
ho avuto un esperienza simile.un bellissimo ragazzo, credo avesse 25 anni, io 16...
gli regalai una rosa dicendogli che era troppo bello per non fermarsi e non fargli un dono. finito il discorso me ne andai a passo svelto pensando a quanto ero scema...lui mi chiamò per dirmi grazie ...al momento rimase senza parole e senza espressione...però mi ha chiamato più volte alzando la voce per dirmi grazie.




« Ultima modifica: Agosto 05, 2010, 14:05:08 pm da Archiloco »

Offline Animus

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Re: Paolo Barnard di nuovo sulle donne...
« Risposta #65 il: Agosto 05, 2010, 17:35:24 pm »
Sul commento di nonmorto ed essendomi fermato nella lettura dell´articolo (per ragioni gia´espresse), l`ho letto iniziando dal fondo, bypassando le premesse (patetiche) e arrivando alle conclusioni.

Questa parte (che non avevo letto) ,effettivamente, non e´male:

Ripeto, alla fine la pagate cara. Infatti è comprensibile come poi il maschio medio, troppo spesso sprovvisto di un arsenale adeguato di autostima, si ingegni per neutralizzare anticipatamente la smusata, lo specillo proprio su quel nervo vivo. Tipicamente vi si approccerà con arroganza preventiva, con offensività preventiva – e qui il ‘preventiva’ è la chiave di comprensione del fenomeno - come dire: sono rimasto scottato, ma stavolta te lo stampo io il ferro da stiro in faccia prima ancora che tu dica beo, tanto per stare dalla parte dei bottoni. Ed è così che accade, fidatevi. Questo si traduce in una quantità colossale di brutali relazioni all’impronta del cane che si morde la coda. Noi, voi, voi, noi, l’insicurezza mia cozza con la tua, la tua ferisce la mia, la mia ferirà la tua, all’infinito. Idiozia, spreco, tristezza. Se ieri un ragazzo ti ha abbordata dicendo “ciao, hai nove settimane e mezzo libere?” sghignazzando con gli amici, e se tu hai pensato “ma fottiti idiota”, stai certa che quell’uomo è prima passato per non so quante belle silhouette che a fronte di un complimento cortese hanno sollevato la zampetta e gli hanno fatto pipì sulle scarpe delle festa.

Donne, meglio che a fronte di un tizio in bicicletta che torna indietro perché siete troppo sexy per proseguire, vi scorra un “grazie, sei carino” nelle vene fino alla lingua, piuttosto che resina. Vi conviene, sempre, fidatevi.


 
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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