Putin ha annunciato la mobilitazione (sia pure parziale) e ha confermato che le armi nucleari tattiche non sono un bluff, come tanti nostri commentatori autorevoli e non (come Michele Boldrin) ritengono. Traduzione: se dopo il referendum nel Donbass già occupato il cui esito è già scontato (vittoria dei sì all'annessione alla Russia), l'Ucraina, sostenuta dall'Occidente e dagli USA, continuerà ad attaccare nel Donbass la Russia non esiterà a usare le armi nucleari tattiche per stroncare il tentativo ucraino di riprendersi le regioni annesse. E a questo punto l'Occidente che fa? Dichiarerà la guerra alla Russia con il rischio di beccarsi in testa la sua parte di ordigni nucleari? Interverrà la NATO? Saranno disposti i paesi che ospitano le basi NATO, Italia compresa a subire le rappresaglie della Russia? Ho l'impressione che sia un bluff non la minaccia di Putin di usare l'atomica, ma la minaccia dell'Occidente a REAGIRE all'uso dell'atomica in Ucraina. Tanto gli ucraini sono già carne da cannone per la NATO. Perchè rischiare di rimetterci un attacco atomico per farsi coinvolgere in quel carnaio che è l'Ucraina? Aveva ragione il Professor Orsini ad affermare che il destino dell'Ucraina è tragico e sarà destinato a diventarlo sempre più se non si cerca una via negoziale. Ma sia gli USA che la Russia continuano a rilanciare la sfida e ad alzare la posta. L'escalation che ne conseguirà sarà inevitabile!