A Ramstein si è riunito il Gotha della Nato con il Segretario della Difesa USA Austin e il Capo di Stato Maggiore delle forze americane Mark Milley e ha deciso che "si andrà fino in fondo nel sostegno all'Ucraina". O meglio, lo hanno deciso gli americani e basta. Tanto, a lasciarci la pelle sono gli ucraini; a rimetterci economicamente saranno gli europei. Gli USA hanno invece tutto da guadagnare nell'impoverimento europeo che metterà in difficoltà se non fuori gioco un concorrente dell'economia americana e nel logoramento militare della Federazione Russa con gli ucraini a fare da agnelli sacrificali ed utili idioti degli interessi USA e del progetto americano di smembrare la Russia, nel caso di sconfitta russa che è già stata messa in preventivo da molti "esperti" del Pentagono. A fare da contrasto estetico, però, è stata la brutta faccia di Milley che essendo un militare di carriera si rende conto che simili speranze sono quanto mai aleatorie: sfidare una superpotenza atomica, provvista di immense risorse, con un arsenale praticamente illimitato e una popolazione tripla rispetto a quella ucraina è una gran bruttissima storia. Il rischio che la NATO si sta prendendo è elevatissimo e gli sviluppi della situazione, imprevedibili. Questo Milley lo sa. Ma l'èlite americana è disposta a correrlo: pensa di vincere. Naturalmente essa è disposta a sacrificare altri; ma lei sopravvivrà e vincerà. Anche questo lo sa Mark Milley. Ma non può dirlo. O meglio non può dirlo lui, verbalmente. Lo dice già abbastanza la sua faccia da quaresima e da funerale che ha fatto alla riunione di Ramstein. Chi è disposto a leggerla capisce già quanto basta. Anzi, capisce tutto.