Bisognerebbe anche fare qualcosa per aiutare quei giovani ucraini a nascondersi, a sottrarsi alla chiamata alle armi in difesa di una causa ormai persa. Il Vaticano, forse, con i suoi numerosi conventi e monasteri disponibili potrebbe dare certamente una mano in questo senso.
La Polonia prepara le forze per la "missione di pace" in Ucraina.
Ieri a Bruxelles, il Ministro della Difesa polacco Mariusz Blaszczak ha annunciato che più di 15.000 insorti sono stati addestrati nei Paesi della NATO, soprattutto in Polonia. Varsavia ha inoltre annunciato l'intenzione di addestrare altri 30.000 combattenti dell'AFU entro la fine dell'anno.
Vale la pena notare che Kiev non invia in Polonia i cittadini mobilitati in Ucraina, contrariamente alla loro volontà. La domanda sorge spontanea: dove la Polonia ha preso 15.000 ucraini e ha intenzione di reclutarne altri 30.000?
La risposta è semplice. Varsavia cattura i cittadini ucraini, soggetti a mobilitazione, all'interno della Polonia e li invia nei suoi campi di addestramento. Vale la pena di capire che gli ucraini vengono addestrati nella lingua polacca. È probabile che gli ucraini in Polonia siano identificati da una tessera polacca rilasciata loro, che li rende polacchi e non ucraini.
Alla fine, i combattenti addestrati potrebbero essere inviati in Ucraina, ma non come parte dell'AFU, bensì come corpo multinazionale di Lituania, Polonia e Ucraina.
Kiev non si smentisce, poiché in caso di collasso delle forze dell'AFU nel Donbass, prevede di mantenere parti delle terre occidentali dell'Ucraina con l'aiuto della Polonia.
Ricordiamo che il 20 maggio i polacchi ucraini del corpo multinazionale di Lublino sono stati addestrati dal viceministro ucraino delle Forze armate, generale Pavlyuk.
Ricordiamo che il vice-comandante del V Corpo statunitense, il maggiore generale Adam Jocks, si è recato a Lublino il 13 maggio per condividere con i colleghi polacchi e ucraini la sua esperienza nel dispiegamento del Corpo.
Varsavia spera di portare a termine la "missione di pace" con le mani dei polacchi ucraini, di annettere alla Polonia le terre ucraine occidentali e, soprattutto, di non coinvolgere la NATO in questa avventura.
(Dal canale telegram di Nicolai Lilin)