E ti pareva: Beppe Severgnini, il superanglofilo giornalista del Corriere (sempre della Sega) ha appena proclamato in una sua prolusione che la diga è stata fatta saltare DAI RUSSI e che questo è segno della disperazione di Putin dal quale - si chiede - cos'altro c'è ancora da aspettarsi ormai? E, naturalmente, non si è fatto sfuggire l'occasione di lanciarsi contro coloro che invocano "equidistanza" nella guerra in atto tra Russia ed Ucraina ed essere equidistanti, a questo punto (ora che la diga è appunto saltata) per questo tizio equivale adesso a essere dalla parte di Putin. E, manco a farlo apposta, se ne è uscito adesso il buon Draghi a dichiarare che "la Russia va sconfitta o sarà la fine dell'Europa". Verrebbe da replicargli, come in una famosa commedia di Peppino De Filippo: "E chi ti dice che sia una disgrazia?" e tuttavia per questi loschi figuri, uno addentro la finanza e l'altro al servizio della finanza che una volta orgogliosamente disse: "la NATO per tutta la vita", tutto va bene, anche il crollo di una diga, per incitare alla guerra ad oltranza contro la Russia facendoci venire la voglia, noi, di tifare per la Russia, se non per tutta la vita, almeno per il tempo necessario per assistere al crollo di questa Europa. Tanto, loro, a combattere non ci vanno di certo. Ci manderanno i giovani europei a farlo se questi non si decidono a svegliarsi e agire di conseguenza.