E' esattamente quel che pensavo: gran parte della classe dirigente USA (a eccezione ad es. di Trump, l'unico a non aver fatto guerre da anni) non persegue l'interesse nazionale.
Al momento non vedo alcun soggetto politico in grado di impedire che il mondo, e in ogni caso l'Europa, diventi un inferno sulla Terra. Putin è già tanto se regge in Russia, la Cina è "globalizzata" da secoli e deve la sua potenza e (relativa) prosperità alle élite globali.
C'è chi ha detto che l'islamizzazione dell'Europa è solo una tappa intermedia, una volta tolti di mezzo gli indigeni, cioè noi, non la lasceranno certo diventare un sultanato come le nostre "risorse" si illudono, ma rimpiazzeranno i musulmani coi cinesi (che si sono già comprati mezza Africa e mezzo mondo).
Già la Cina sta esportando ovunque il suo regime comunista tecnologicamente potenziato, a partire dal credito sociale che è uno strumento (automatizzato) di oppressione senza precedenti. Ho già avuto una istruttiva conversazione col dipendente di una multinazionale (che parlava come un computer umano) e mi diceva che le sue opinioni erano "giuste" perché lui aveva (cito) più "connessioni" di me. In neolingua tecnocratica, le "connessioni" sono i contatti in rubrica e su LinkedIn: credito sociale, appunto.
Per come appaiono le cose, al momento nessuna umana forza sembra in grado di opporsi a tutto ciò, chi accenna lievi divergenze viene radiato, licenziato (giornalisti RAI) oppure crepa più o meno spontaneamente (politici, medici ecc.)
In compenso e specialmente in Italia, la gente continua a gavazzare come sul ponte del Titanic e a bersi tutto quel che gli viene propinato a partire dalla "pandemia". Lo vedremo anche alle prossime (inani) elezioni, dove certo non mancherà una percentuale bulgara del noto partito del potere eterno, che probabilmente rinominerà l'attuale presidente (non eletto) eterno, che tutto il mondo ci invidia.
L'astensionismo sarà elevato ma poiché gli altri voteranno "bene", c'è da scommettere che il duce 2.0 qui in effigie non parlerà di populismo e interferenze straniere ma di "grande prova di democrazia"