Autore Topic: Dragologia. Draghi a Casa. Non Piangete Troppo Forte, Giornaloni  (Letto 409 volte)

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Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, questa mattina ho ricevuto per raccomandata l’avviso del Ministero della Salute dell’apertura del procedimento per la mancata inoculazione dell’inutile e pericoloso siero genico. Avviso chiunque possa essere interessato che alle prossime elezioni non mi dimenticherò dei cialtroni che hanno devastato il Paese in questi due anni, di sinistra e di destra, Intanto, in attesa che le urne ci consegnino in mano a un nuovo gruppo di incapaci, vorrei condividere con voi questo breve momento di sollievo dalle sofferenze presentandovi una piccola Dragologia, di cui ringrazio di cuore l’amico Vik van Brantegem. Buona lettura, e per oggi, brindiamo. Domini, in minibus tris tempora mea...

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Il Senato concede la fiducia al governo, ma con numeri che impongono al Presidente del Consiglio di rassegnare le dimissioni.

«Adesso lo spettacolo più desolante ce lo riserveranno quei partiti i quali si adopereranno nel tentativo di rifarsi una reputazione, come una vecchia meretrice che voglia spacciarsi per vergine immacolata» (Azzurra Barbuto).

«In TV drappi neri e voci sussurrate. Mancano solo le candele, poi è veglia funebre» (Cit.).

«Il Presidente del Consiglio Mario Draghi non dovrebbe recarsi questa sera al Quirinale, per un colloquio con il Presidente della Repubblica dopo il voto di fiducia in Senato. È quanto si apprende da fonti di governo. Draghi ha lasciato Palazzo Chigi intorno alle 20.15, ma al momento non è arrivato al Colle. Domani mattina è previsto il passaggio parlamentare del premier alla Camera. Solo dopo, spiegano le fonti, potrebbe tornare al Colle per tirare le somme della «verifica» ed eventualmente confermare le sue dimissioni» (Corriere della Sera, ore 20.38).

«Ore 18.48: Anna Maria Bernini: “Con amarezza e tranquillità, il gruppo di Forza Italia non parteciperà al voto di fiducia”. Il sipario sta definitivamente per calare. La farsa è vicina alla sua fine.

Ore 19.00: Candiani, senatore della Lega, ha annunciato che anche il Carroccio non parteciperà al voto di fiducia. Siamo alle battute finali. Se anche il M5S non partecipa, non ci sarà il numero legale e Draghi salirà immediatamente al Quirinale per rassegnare le proprie dimissioni in maniera irrevocabile.

Ore 19.13: Maria Domenica Castellone, M5S: “Non partecipiamo al voto di questa risoluzione”. Non c’è il numero legale. È finita. Si cali il sipario sull’esecutivo che ha inflitto i più gravi danni economici e sanitari mai visti nella storia al popolo italiano. Si cali il sipario sul disastro e sui crimini commessi da questa classe politica. Si cali il sipario sulla stessa democrazia liberale, il sistema che ha portato a questo cumulo di macerie» (Cesare Sacchetti).

E se i senatori del Movimento 5 Stelle, dichiarandosi “presente, non votante”, garantirebbero il numero legale…

Stanno a giocare a chi, davanti agli Italiani, si prenderà la responsabilità di far cadere il governo Draghi. Ma davvero stiamo assistendo a tutto questo?

«Che spettacolo avvilente, che mediocrità, che vergogna» (Gian Guido Vecchi).

«Il Governo Draghi è stato il peggiore nella storia della Repubblica. Qualsiasi parlamentare che lo abbia sostenuto ne dovrà rispondere ai suoi elettori, a prescindere dall’esito della giornata odierna. Il paese, al di là della falsa narrazione mediatica, è disgustato da tutti voi» (Cit.).

«Il Presidente Cossiga sta sorridendo, in questo momento e ricorda suo giudizio su Draghi: “Un vile affarista, liquidatore dell’industria pubblica italiana”» (Cit.).

Draghi si è dimesso, i Presidenti delle Camere nel pomeriggio da Mattarella. Il Capo dello Stato avvia l’iter previsto dalla Costituzione: salvo sorprese, si va verso lo scioglimento delle Camere. Tutto dipenderà dal momento in cui il Presidente Mattarella farà scattare lo scioglimento delle Camere. Da quell’istante bisognerà attendere da un minimo di 60 a un massimo di 70 giorni per andare al voto. Si apre dunque una finestra che va dal 18 settembre al 25 settembre. Si potrà essere più precisi dopo aver ascoltato Mattarella questa sera, ma stando a indiscrezioni che escono dal Quirinale, la volontà è di andare al voto il prima possibile (Rai News 24).

«Il 21 luglio 2021 Draghi teneva la conferenza stampa del “non ti vaccini, ti ammali, muori” e del “green pass garanzia di trovarsi tra persone che non sono contagiose”. Il 21 luglio 2022 Draghi si dimette da capo del governo. Le bugie hanno le gambe corte» (Mario Adinolfi).

«Comunque la si pensi resta un fatto: Mario Draghi in un anno ha pronunciato due bugie in momenti cruciali per la vita del Paese: su vaccini e green pass (luglio 2021) e sulla “mobilitazione” degli Italiani (luglio 2022)» (Martina Pastorelli).

«Draghi ha rappresentato il periodo più buio della Repubblica, ha governato con una cattiveria, una tale violenza psicologica, anche dei suoi ministri, da far impallidire chiunque. Non dimenticheremo mai» (Monica Casaletto).

«Mattia Feltri scrive che Draghi non c’entra nulla con l’Italia [ https://www.huffingtonpost.it/…/crisi_di_governo_il…/ ]. È assolutamente vero, ma non per le ragioni addotte da Feltri. Tutta la carriera di Draghi è stata una carriera devota a servire quei poteri che hanno depredato economicamente il Paese. Tanto più Draghi compiaceva banche quali Goldman, tanto più l’Italia veniva saccheggiata. Il successo di Draghi è direttamente proporzionale ai danni che egli ha causato al “suo” Paese. Il primo cresceva esponenzialmente al crescere dei secondi. Si, è vero. Draghi non c’entra nulla con l’Italia. E di questo ne sono fieri l’Italia e gli italiani» (Cesare Sacchetti).

«Faccio notare a tutti i vedovi del governo, che in queste ore si strappano i capelli per la disperazione, che ad aver aperto la crisi di governo è stato MARIO DRAGHI che giovedì si è inopinatamente DIMESSO pur avendo ricevuto un’ampia fiducia parlamentare. Peraltro il M5S non aveva affatto votato contro la fiducia, ma si era astenuto dal voto. Quindi non c’era nessun motivo per dimettersi. Draghi casomai avrebbe dovuto aprire una verifica politica, come gli avevano chiesto Lega e FI. Invece ha deciso di dimettersi e, quando Mattarella lo ha rinviato alle Camere lui si è presentato in Senato con un discorso durissimo, prendendo a pesci in faccia i partiti che lo avevano sostenuto fino a quel momento, che gli avevano votato la fiducia e che gli chiedevano di guidare un nuovo governo. In sostanza. Draghi voleva scappare in vista di un autunno caldissimo in cui il suo governo probabilmente avrebbe dovuto subire il malcontento popolare frutto dei suoi errori. Lo ha fatto provocando i partiti in modo da apparire come “estromesso”, ma la realtà è che si è estromesso da solo» (Antonio Socci).

Non meditar vendetta, tempo perso per cose utili.

«Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico» (Confucio).

«Oggi sulla riva del fiume sta passando un cadavere. Molto bene» (Dr. Barbara Balanzoni).

https://www.marcotosatti.com/2022/07/22/dragologia-draghi-a-casa-non-piangete-troppo-forte-giornaloni-la-vita-continua/
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.