E' Morto Eugenio Scalfari, fondatore della Pravda del mainstream ordoliberale e femminista La Repubblica: non che qui se ne sentisse poi la nostalgia: come cortigiano dei poteri forti, Scalfari non ha avuto e non ha uguali: da sempre sostenitore (lo ha detto e se ne è vantato lui stesso) delle èlites economiche al potere, si è sempre battuto perchè lo divenissero anche politicamente. Se non altro sotto tale aspetto è morto tranquillo e sereno, visto che è esattamente quello che qui in occidente ed in Europa soprattutto è successo: è Scalfari ne è stato il più solerte e zelante alfiere. Fiutando il declino della politica, si è messo a servire i potenti dell'economia perchè dominassero la politica. Del resto, la storia del personaggio è tutta in tono con le sue scelte di campo. Fascista quando al potere c'era Mussolini, antifascista quando il fascismo cadde, liberista quando l'Italia si trovò chiaramente nella sfera d'influenza americana, ha poi strizzato l'occhio alla Sinistra quando negli anni Settanta è stata culturalmente egemone in Italia, addirittura esaltatore dell'Unione Sovietica quando l'America perse la guerra nel Vietnam, per poi diventare un fanatico sostenitore della sovranità dei mercati dopo il crollo della Sinistra e con essa il crollo del principio della supremazia della politica sull'economia. Questo è Scalfari, il maestro e saltibanco del gattopardismo del giornalismo italiota. Se tra noi qualcuno si dispiace della sua dipartita, io non gli faccio certo compagnia!
