In rilievo > Violenza Femminile: la violenza DELLE donne
Lascia morire sua figlia. "Volevo prima sapere se c'era futuro col mio compagno"
Massimo:
E' notizia recente di cronaca che una donna, Alessia Pifferi (e col piffero che si sia scatenata subito una campagna mediatica sulla violenza DELLE DONNE) ha abbandonato la figlia di 16 mesi (dicesi SEDICI mesi) per una settimana a casa (condannandola a morte certa) perchè lei voleva stare con il suo compagno: era più importante per lei il rapporto con il compagno e valutare se questo rapporto avesse un futuro o no. Era chiaro che di fronte all'obiettivo prioritario di "sistemarsi", la figlia era solo un ostacolo: alla sua libertà e al suo progetto. Ora si è sistemata per davvero: in galera. C'è da auspicarsi che la permanenza nelle patrie galere sia la più lunga possibile. Ma visto il clima diffuso ed imperante di (va)ginolatria non c'è da contarci troppo. Anche i giornali si sono guardati bene dallo svolgere "approfondimenti" in merito all'autoreferenzialità femminile che mette ogni cosa in secondo piano rispetto all'autogratificazione muliebre. Hanno espresso indignazione "profonda" (che per eccesso di profondità non riesce mai ad esplodere) per la "triste vicenda" di una bambina che ha avuto per madre una donna che non la voleva, non la accudiva e non l'amava e per gli "squallidi sentimenti" di una madre che ha tagliato subito i rapporti con un imprenditore che si era affezionato a lei e alla bambina appena saputo che lui aveva un tumore. "Non c'era futuro con lui" ha detto al giudice. Cosa sarebbe successo se un padre avesse fatto morire così la figlia? Immaginate!
Vicus:
le donne che uccidono i figli (a partire dagli con aborti) sono una costante del nostro tempo e sembrano indicare una diffusa devianza nel genere femminile, che rifiuta le sue caratteristiche.
E' uno dei tanti "trascurabili" effetti collaterali del femminismo, che si cerca di nascondere sotto il tappeto perché qualunque cosa succeda "le conquiste del femminismo non si discutono"
Massimo:
--- Citazione da: Vicus - Luglio 24, 2022, 14:33:57 pm ---E' uno dei tanti "trascurabili" effetti collaterali del femminismo, che si cerca di nascondere sotto il tappeto perché qualunque cosa succeda "le conquiste del femminismo non si discutono"
--- Termina citazione ---
Anche se le conquiste del femminismo (che non si discutono) uccidono delle bambine. Dei bambini (ovviamente) ce ne freghiamo!
Massimo:
Una "esperta" psicologa, tale Alessandra Kustermann ha sentenziato che Alessia Pifferi viveva in una sorta di "impermeabilità emotiva" e che nessuno si è accorto della sua solitudine e del suo "disagio". Se è per questo, nessuno si è accorto neppure della sua cialtroneria e del suo egoismo. Quindi, se una donna sta male (ed è anche cialtrona) spetta sempre agli "altri" accorgersene e provvedere. E naturalmente spetta all'altro sesso accorgersene e provvedere. Insomma, gira e rigira, la colpa è sempre dell'uomo. O meglio, del "maschio".
Vicus:
Le donne non le giudicano i giudici, ma le psicologhe e le assistenti sociali. Che le assolvono sempre e comunque. Non si rendono conto che con questa strategia vittimista le fanno apparire come incapaci bisognose di tutela, in barba al cliché femminista che le vorrebbe forti, indipendenti e coraggiose
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