Dialoghi > Verso una Nuova Alleanza

E' arrivato il momento di combattere il femminismo (Erin Pizzey)

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mik:

--- Citazione da: Animus - Luglio 13, 2010, 21:34:35 pm ---Ho scritto un post di chiarimento.
Posto sempre che possa chiarire.... :P

http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg16686/#msg16686

--- Termina citazione ---
Dici:di ogni verita' anche il contrario e' vero(Buddha).
"Oppresso e oppressore non possono essere considerati singolarmente,perche' l'uno non puo' esistere senza l'altro.Sono parti entrambe dell'Intero":mai dubitato di questo,se non ci fosse l'oppresso non ci sarebbe oppressore e viceversa.Insieme costituiscono l'Oppressione.
"Non esiste oppresso,non esiste oppressore,la Volonta' si manifesta nei due sessi secondo la possibilita' che ogni sesso ha di massimizzare la perpetuazione della specie in funzione delle condizioni dell'habitat":tale possibilita' non e' rigidamente definita dall'ambiente,se non in casi rari :gli esseri umani intervengono nella scelta,scartano alcune possibilita' per altre,imboccano vie piu' o meno funzionali:in ambienti pressocche' identici,es. l'Amazzonia,convivono popoli bellicosi e pacifici,popoli con strutture interne poco sessiste o molto prevaricatrici,popoli ospitali e aperti verso gli stranieri e popoli decisamente xenofobi,popoli curiosi delle novita' e popoli molto conservatori.

I filosofi (come pure gli scienziati moderni)non sono puri ricercatori della Verita':subiscono gli influssi della societa' in cui vivono e i cui scopi in definitiva servono(almeno la maggior parte di loro).Presentano verita'- specchio del loro mondo e aiutano tali societa' a negare e razionalizzare le loro contraddizioni,a giustificarne gli squilibri e le ingiustizie(ricordi gli sforzi della filosofia antica per negare la piena umanita' degli schiavi,ricordi le idee di Aristotele sulla natura degli schiavi e dei Barbari,cioe' di tutti i non Greci?).
Pochi sono andati in rotta di collisione coi loro mondi e ,di solito,sono finiti male:ricordi Gesu',le sue parole contro Roma,contro la potente casta dei Sacerdoti del Tempio,contro le ingiustizie della sua terra?
E Giordano Bruno,Galilei,Marx?
O crocefissi,o arsi sul rogo,o costretti ad assurde abiure o alla fuga e all'esilio.
Nella filosofia puoi trovare spunti di riflessione,idee che ti spingano al confronto con le tue convinzioni,chiarimenti sulle scelte di fondo etiche,politiche,economiche dei loro tempi,mai Verita' assolute(che peraltro non esistono).
Ciao

Salar de Uyuni:
Ho spesso detto cosa pensavo su questo.
Il punto,non è la sottomissione,o il potere,IL VERO PUNTO E' IL VALORE.
E io ho quasi una visione DI MERCATO,di come nella storia venga stabilito il valore.
Il fatto è questo:fino all'avvento delle macchine UN UOMO PER FORZA DI COSE VALEVA DI PIU' DI UNA DONNA.
Perchè?
Presto detto:anche le donne lavoravano,ma il lavoro che contava davvero era quello degli uomini.
Quando una donna delle classi basse doveva scegliere un uomo suo pari(non nobile o borghese),la scelta verteva sul fatto che fosse robusto e buon lavoratore.
L'uomo per contro ha sempre optato per un giudizio più estetico,ma anche lui non era scevro comunque da giudizi di ordine pratico.
Erano matrimoni poco romantici VERI CONTRATTI DI RECIPROCO SOSTEGNO,però forse ci si voleva bene molto di più,perchè la vita di uno dipendeva da quella dell'altro.

Oggi l'uomo cosa può offrire alla donna,che lei non abbia già?
La macchina ha reso l'uomo quasi inutile rispetto alla donna,ora può persino RIPRODURSI da sola...
E così l'uomo entra in un mercato in cui parte già svantaggiato,con anche la beffa che viene incolpato di essere ''privilegiato''.

Domanda:perchè,nei matrimoni di una volta erano le donne a dover portare una dote?
Risposta:perchè questo era il compenso monetario che gli permetteva di raggiungere il valore di mercato di quell'uomo.
Domanda:chi è che oggi porta la dote,l'uomo o la donna nella coppia?
Chi è che deve convincere con dei soldi l'altro,a stare con lui?
Non si chiamerà dote...però...il meccanismo è sempre lo stesso.

Forse mi si dirà che io idealizzo quel mondo,ma le idee che mi sono fatto derivano da ciò che mi hanno raccontato i miei nonni,in sostanza penso di tastare il polso alla situazione più io,che non i ''libri di storia''.

Nei fatti,ciclicamente si finisce sempre a parlare di questo,e molti dicono,MA NON SI PUO' NEGARE LA STORIA...
Ma chi l'ha fatta questa storia?
Chi controlla il presente controlla il passato,diceva qualcuno,e aggiungeva che chi controlla il passato,controlla il futuro...
Tutto ciò che è scritto nei libri sembra ovvio,non perchè sia giusto,ma perchè è semplicistico.
E' più facile presentare una storia dove la donna è vittima oppressa,e l'uomo è carnefice,che non una più complessa,dove l'uomo pur essendo avvantaggiato naturalmente,cedeva alcuni dei suoi vantaggi alla donna.
L'ingresso stesso delle masse (anche femminili)nel mondo dell'istruzione,ha anche sotto molti aspetti costretto la storia ad inquadrarsi in una dinamica semplice.
Faccio alcuni esempi su cui nessuno riflette.
La monogamia.
E' naturale?
No,assolutamente,la specie funziona a livello ottimale con maschi poligami,e nei fatti in quasi tutte le altre culture,TRANNE QUELLA OCCIDENTALE,è tollerata e magari anche incoraggiata.
Chi è che ha voluto la monogamia,gli uomini,o le donne?
Noi diamo per scontato che la monogamia sia una cosa normale,ma è davvero così?
Diamo l'opportunità alle donne di avere più partner nel corso del tempo(di prenderci e lasciarci come loro aggrada),senza prenderci la libertà di avere più partner nello stesso tempo.
Dal punto di vista maschile,se lo analizzi,biologicamente,sarebbe più opportuno avere più partner NELLO STESSO MOMENTO,bisogna infatti considerare che l'uomo come strategia riproduttiva,ha quella di inseminare il maggior numero di donne possibile,nel tempo minore,dal momento,che non ha tempi di latenza,a differenza della donna che deve rimanere ferma almeno nove mesi.
La strategia riproduttiva della donna invece è di vincolare un uomo a sè per un certo,tempo,perchè la protegga,e quando poi la prole è cresciuta ''cambiare'',per combinare i propri geni con un altro.

Se il primo,quello che va con più donne nello stesso momento è definito uno stronzo,la seconda è semplicemente definita una donna emancipata.

Certo una volta non era permesso il divorzio come adesso,ma comunque,la monogamia,era una garanzia di protezione che l'uomo garantiva alla donna.
Lo stesso matrimonio anche poligamico,dava alla donna TUTTA UNA SERIE DI GARANZIE DI ESSERE MANTENUTA,CHE ERANO QUELLE PER LE QUALI STORICAMENTE SONO SEMPRE STATE LE DONNE A CERCARE IL MATRIMONIO,E NON VICEVERSA.

Se vuoi capire la storia,non devi guardarla con gli occhi del presente,e questo,non è facile,e soprattutto,non si può insegnare a scuola,dove gli studenti,vogliono risposte facili,per sentirsi come sempre,NELLA MIGLIORE DELLE EPOCHE POSSIBILI...

Salar de Uyuni:
Questo è il testo di un altro post che ho fatto su questo argomento:

''Il problema fondamentale delle donne e degli uomini di oggi è che guardando al passato gli pare un incomprensibile successioni di mostruosità,guerre,diritti negati alle donne ecc...
proprio non riescono a capacitarsi di come i loro antenati,pur avendo il loro stesso dna fossero così diversi,così pazzi da aspettare 2000 anni prima di incominciare il flower power,di mettere i fiori nei cannoni,e incominciare la ''rivoluzione sessuale'',perchè le donne abbiano aspettato 2000 anni prima di iniziare le prime rivendicazioni,di aver aspettato millenni prima di ESSERE IN UNA PAROLA MODERNI...APERTI,DI GODERSI LA VITA...

E così tutto il passato finisce in una eterna maledizione,ed il suo ricordo non è nè frutto di curiosità,nè della nostalgia,ma della necessità sempre ricordata ovunque CHE NON SI RIPETA PIU'.

Non esistono infatti nel tempo presente ricorrenze di eventi CHE SI DOVREBBERO RIPETERE AL DI LA' DELL'INSOSTENIBILE SESSANTOTTO,MODELLO PER I SECOLI FUTURI, ED ESPRESSIONE DELLA SOCIETA' NUOVA CHE E' VENUTA A CACCIARE QUELLA VECCHIA,SUGGELLO DUNQUE,DELLA DAMNATIO MEMORIAE DEL NOSTRO PASSATO,DIVENTATO NELL'INCONSCIO COLLETTIVO UNO STRANA AMALGAMA DI  INQUISIZIONE,DONNE STUPRATE E STRANE SUPERSTIZIONI.

Potremo dunque,inserire la grande narrazione femmista,in questo nuovo modo di sentire della collettività.

La storia infatti a differenza della matematica e della fisica,non può essere considerata una scienza esatta in quanto per sua natura non può essere oggettività,ma la modernità,assurdità delle assurdità,si arroga il diritto di poter finalmente giudicare il passato in maniera obiettiva.

Ma ogni narrazione a posteriori non può che essere falsa,non soltanto per la sua natura soggettiva,ma anche PERCHE' GUARDA AL PASSATO CON GLI OCCHI DEL PRESENTE.

No,non sto perorando la causa di un soggettivismo assoluto,ma sto suggerendo ai più CHE C'E' UN ELEMENTO MANCANTE IN TUTTI I LIBRI DI STORIA,CHE PER L'APPUNTO SONO COSTRUITI SECONDO UN'OTTICA MODERNA.

Qual'è questo elemento,che manca e non permette la comprensione del passato?

SARO' TERRA-TERRA E' LA FAME.

L'uomo moderno è libero dalla tirannia della fame,e non riesce dunque a comprendere il tempo passato in cui tutto accadeva secondo le sue tiranniche disposizioni.

Si aprirono dunque le danze del delirio marxista,in cui si interpretava la storia come una lotta fra classi,e si attribuiva lo sfruttamento dei proletari e la loro aggregazione in immense metropoli industriali ad un preciso progetto malevolo della borghesia,dimenticando che chi emigrava dalle campagne FUGGIVA DALLA FAME,PERCHE' NON IN TUTTI I PAESI EUROPEI CI SONO STATE LE ENCLOSURES,EPPURE IN TUTTI I PAESI C'E' STATA LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE,ERGO,LO SPOSTAMENTO DALLE CAMPAGNE VERSO LE CITTA' E' STATO UN FENOMENO SPONTANEO.

Non ghe s'era da magnar,parole di mio nonno,quindi ancora pochi decenni fa...del resto se ci fosse stato da mangiare come oggi(come sostengono i primitivisti),PERCHE' LA POPOLAZIONE NON AUMENTAVA?
Bisogna considerare che le prime misure igieniche significative furono adottate nell'ottocento con l'editto napoleonico di Saint Cloud che poneva le tombe fuori dalle città,e poi bisognerà aspettare il tardo ottocento per un sistema fogniario e di acque potabili degne di questo nome.
Eppure l'incremento della popolazione era già in corso.

DEFINIRO' COME LINEA DI DEMARCAZIONE FRA ANTICHITA' E MODERNITA'' IL PASSAGGIO DALLA FAME ALLA SAZIETA',non già la rivoluzione copernicana,nè la scoperta dell'America.

Il modo di pensare moderno,è un modo contorto,che tenta di spiegare la storia in modo contorto,dimenticando quella sensazione oscura di malessero fisico che è stato il movente primario di ogni azione che ha preceduto la modernità,in quanto finalizzata alla ricerca del cibo.

Faccio un esempio,le guerre sarebbero da attribuirsi secondo modelli di pensiero sesantottino moderni a ''repressione sessuale'' ovvero all'impulso biologico sessuale dell'uomo.
Eppure,se si nota,questa visione fa capolino proprio quando il grande bisogno primario (la fame) scompare lasciando il posto al suo vice,ovvero al bisogno sessuale,che da allora in poi diviene il centro dell'interpretazione del passato.
Come se la guerra di Trioa fosse stata fatta per Elena,e non già per il ''vello d'oro''(il grano del mar nero)
Non si finirà mai di osservare,in fondo,quanto fossero ingenui tutti coloro i quali hanno cercato di interpretare gli atti dell'uomo antico,in base alla fame di sesso e non già di quella di cibo,COME SE GLI UOMINI ANTICHI DISPONESSERO DELLO STESSO INTROITO CALORICO DI QUELLI MODERNI.

Un errore incalcolabile,simile a quello di Maria Antonietta,quando diceva ''non hanno pane,dategli le brioches''.

A dirla tutta non si sa neanche se la regina abbia pronunciato effettivamente quella frase,ma si sa che molte donne moderne devono averla seguita entro questa stupità naif,abbracciando quella filosofia chiamata femminismo.

Non mancano mai di far notare come le donne di una volta,non potessero votare,avere diritti politici,diventare donne in carriera COME SE QUESTE FOSSERO ESIGENZE DELLE DONNE ANTICHE E NON GIA' DI QUELLE MODERNE,CONFONDENDO IL PANE CON LE BRIOCHES,E CHIEDENDOSI IN UN ABISSO DI STUPIDITA' E DI INGENUITA',PERCHE' AVESSERO ASPETTATO TUTTI QUEI SECOLI A RECLAMARE ''I PROPRI DIRITTI''.
Ma di che cosa se ne fa un affamato dei propri diritti?
Devono averlo pensato anche i tedeschi quando votavano Adolf Hitler,perchè in fondo,la storia può essere benissimo spiegata dalla fame.

Per le donne allevate a brioches può essere sembrato che le brioches fossero qualcosa di irrinunciabile,ma non fu sempre così.

Ci fu un tempo in cui non già le brioches,ma il pane stesso mancava all'appello della tavola delle gentil donzelle(ma anche degli uomini),e in quel tempo era quello l'oggetto di maggior ricerca.

A quei tempi dunque,le donne si sincerarono,CHE FOSSE IL PANE A NON MANCARE SULLA LORO TAVOLA,E IN RAGIONE DI CIO',CHIESERO E OTTENNERO COME DIRITTO,NON GIA' DI VOTARE,MA CHE I LORO UOMINI DAL MOMENTO DELLO SPOSALIZIO FOSSERO OBBLIGATI A MANTENERLE,OVVERO A DARE LORO DA MANGIARE.

Era un tempo in cui la forza fisica era ancora importante(e le donne ne avevano poca),e una buona massaia non mancava mai di notare prima di sposarsi,se il giovane contadino fosse sano e vigoroso,ovvero se potesse lavorare i campi con alacrità e portare alla sua tavola del buon cibo.

In questa dinamica lei era dipendente da lui,e nello sforzo di farsi credere necessaria inventò il bisogno dell'uomo ''di una brava cuoca'',come se l'uomo ne avesse realmente bisogno,dal momento che il cibo lo portava lui,ED ERA QUASI SEMPRE LO STESSO,OVVERO POCO CUCINABILE(si guardi l'opera d Van Gogh i mangiatori di patate).

Già,vien detto che gli uomini vengono presi dalle donne per la gola,in verità per secoli è stato il contrario.

L'uomo,per contro,se viene preso,viene preso da un'altra parte,più in basso,e nei fatti nella modernità questo bisogno non si è mai esaurito,lasciandolo in una condizione di perenne dipendenza,che può spiegare altrettanto BENE PERCHE' GLI UOMINI DI OGGI,NON SI RIBELLINO E PRETENDANO CHE I LORO DIRITTI VENGANO RISPETTATI;
PERCHE' IN FONDO ANCHE PER LORO IL PANE VIENE PRIMA DELLE BRIOCHES.  
 
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     Re: La fame mancante,ovvero delle novelle Marie Antoniette
« Risposta #1 inserito:: Maggio 27, 2010, 15:07:38 » Citazione  

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Concludo dicendo,che coloro le quali hanno un cervello troppo piccolo per capire tutto questo,potranno capirlo grazie al loro stomaco,giacchè chi dimentica il proprio passato,è destinato a riviverlo.
 
 

Zoltan2:
Concordo su tutto, Salar. Il concetto del bisogno della fame è veramente importante, perché sarà semplicistico ma è fondamentale per capire le dinamiche e l'evoluzione della nostra società. Un tempo le persone avevano molti problemi: avevano grosse carenze alimentari, ridotto introito calorico, malattie, carestie, disagi, poco benessere, fatica.

mik:

--- Citazione da: Salar de Uyuni - Luglio 14, 2010, 15:21:42 pm ---Ho spesso detto cosa pensavo su questo.
Il punto,non è la sottomissione,o il potere,IL VERO PUNTO E' IL VALORE.
E io ho quasi una visione DI MERCATO,di come nella storia venga stabilito il valore.
Il fatto è questo:fino all'avvento delle macchine UN UOMO PER FORZA DI COSE VALEVA DI PIU' DI UNA DONNA.
Perchè?
Presto detto:anche le donne lavoravano,ma il lavoro che contava davvero era quello degli uomini.
Quando una donna delle classi basse doveva scegliere un uomo suo pari(non nobile o borghese),la scelta verteva sul fatto che fosse robusto e buon lavoratore.
L'uomo per contro ha sempre optato per un giudizio più estetico,ma anche lui non era scevro comunque da giudizi di ordine pratico.
Erano matrimoni poco romantici VERI CONTRATTI DI RECIPROCO SOSTEGNO,però forse ci si voleva bene molto di più,perchè la vita di uno dipendeva da quella dell'altro.

Oggi l'uomo cosa può offrire alla donna,che lei non abbia già?
La macchina ha reso l'uomo quasi inutile rispetto alla donna,ora può persino RIPRODURSI da sola...
E così l'uomo entra in un mercato in cui parte già svantaggiato,con anche la beffa che viene incolpato di essere ''privilegiato''.

Domanda:perchè,nei matrimoni di una volta erano le donne a dover portare una dote?
Risposta:perchè questo era il compenso monetario che gli permetteva di raggiungere il valore di mercato di quell'uomo.
Domanda:chi è che oggi porta la dote,l'uomo o la donna nella coppia?
Chi è che deve convincere con dei soldi l'altro,a stare con lui?
Non si chiamerà dote...però...il meccanismo è sempre lo stesso.

Forse mi si dirà che io idealizzo quel mondo,ma le idee che mi sono fatto derivano da ciò che mi hanno raccontato i miei nonni,in sostanza penso di tastare il polso alla situazione più io,che non i ''libri di storia''.

Nei fatti,ciclicamente si finisce sempre a parlare di questo,e molti dicono,MA NON SI PUO' NEGARE LA STORIA...
Ma chi l'ha fatta questa storia?
Chi controlla il presente controlla il passato,diceva qualcuno,e aggiungeva che chi controlla il passato,controlla il futuro...
Tutto ciò che è scritto nei libri sembra ovvio,non perchè sia giusto,ma perchè è semplicistico.
E' più facile presentare una storia dove la donna è vittima oppressa,e l'uomo è carnefice,che non una più complessa,dove l'uomo pur essendo avvantaggiato naturalmente,cedeva alcuni dei suoi vantaggi alla donna.
L'ingresso stesso delle masse (anche femminili)nel mondo dell'istruzione,ha anche sotto molti aspetti costretto la storia ad inquadrarsi in una dinamica semplice.
Faccio alcuni esempi su cui nessuno riflette.
La monogamia.
E' naturale?
No,assolutamente,la specie funziona a livello ottimale con maschi poligami,e nei fatti in quasi tutte le altre culture,TRANNE QUELLA OCCIDENTALE,è tollerata e magari anche incoraggiata.
Chi è che ha voluto la monogamia,gli uomini,o le donne?
Noi diamo per scontato che la monogamia sia una cosa normale,ma è davvero così?
Diamo l'opportunità alle donne di avere più partner nel corso del tempo(di prenderci e lasciarci come loro aggrada),senza prenderci la libertà di avere più partner nello stesso tempo.
Dal punto di vista maschile,se lo analizzi,biologicamente,sarebbe più opportuno avere più partner NELLO STESSO MOMENTO,bisogna infatti considerare che l'uomo come strategia riproduttiva,ha quella di inseminare il maggior numero di donne possibile,nel tempo minore,dal momento,che non ha tempi di latenza,a differenza della donna che deve rimanere ferma almeno nove mesi.
La strategia riproduttiva della donna invece è di vincolare un uomo a sè per un certo,tempo,perchè la protegga,e quando poi la prole è cresciuta ''cambiare'',per combinare i propri geni con un altro.

Se il primo,quello che va con più donne nello stesso momento è definito uno stronzo,la seconda è semplicemente definita una donna emancipata.

Certo una volta non era permesso il divorzio come adesso,ma comunque,la monogamia,era una garanzia di protezione che l'uomo garantiva alla donna.
Lo stesso matrimonio anche poligamico,dava alla donna TUTTA UNA SERIE DI GARANZIE DI ESSERE MANTENUTA,CHE ERANO QUELLE PER LE QUALI STORICAMENTE SONO SEMPRE STATE LE DONNE A CERCARE IL MATRIMONIO,E NON VICEVERSA.

Se vuoi capire la storia,non devi guardarla con gli occhi del presente,e questo,non è facile,e soprattutto,non si può insegnare a scuola,dove gli studenti,vogliono risposte facili,per sentirsi come sempre,NELLA MIGLIORE DELLE EPOCHE POSSIBILI...

--- Termina citazione ---
Forse bisogna semplicemente uscire fuori da logiche di "mercato",che non sono e non erano gia' nel passato inevitabili.
Cos'hanno da offrire gli uomini alle donne(e viceversa)oggi?La soddisfazione di un bisogno innato di condivisione di parte della propria vita con un'altra persona,di sessualita',di sostegno reciproco:tutte le considerazioni economiche nelle relazioni,cosi' importanti nel passato e anche oggi,non sono un dato ineliminabile,iscritto nella genetica umana,ma frutto di scelte di modelli di organizzazione sociale.
La storia viene certo interpretata,gli storici sono persone del nostro tempo,ne sono influenzati nelle loro analisi(inoltre anche quando si parla del passato,in realta' il vero interesse resta sempre il presente).Quindi sono d'accordo che la storia non va letta come Verita' Assoluta(non esistono verita' assolute):non si puo' pero' neanche ignorare l'infinita quantita' di prove documentali,artistiche,archeologiche,ecc .E quelle prove sono eloquenti.
Inoltre,presentare un passato dove la donna era solo(e solo lei) la Vittima e l'uomo solo (e solo lui) il Carnefice (e ridurla praticamente solo a questo)e' proprio cio' che fa il femminismo,ma lo fa distorcendo le prove documentali(su cui ogni storico decente deve sempre basarsi).Una lettura piu' oggettiva(certo nei limiti di un'oggettivita' che non e' mai assoluta)ci racconta una realta' diversa,piu' articolata e complessa,una relta' pero' che conferma continuamente la realta' dell'oppressione(e non solo tra i sessi).Inoltre,e' vero che questa societa' viene presentata come il migliore dei mondi possibili(anzi da  alcuni come l'unico mondo possibile-vedi la Tachter),ma proprio la storia ci insegna che tutte le societa' si presentano in questo modo per ovvi motivi di creazione e rafforzamento del consenso interno.
La stessa idea moderna di progresso,di inevitabile avanzamento dell'umanita' lungo una linea dal basso all'alto non e' altro che una tesi propagandistica.
ciao

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