Autore Topic: Le stragi nel nome dell’Amore. (c/stampa)  (Letto 12767 volte)

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Le stragi nel nome dell’Amore. (c/stampa)
« il: Luglio 03, 2010, 19:02:21 pm »

oggetto:
Le stragi nel nome dell’Amore.
(convinti d'amare)

Italia, 3 Luglio 2010

[COMUNICATO STAMPA AGIPRESS E FIDEST]

" Stragi in ambito amoroso, fidanzati che uccidono la compagna, e che poi si tolgono la vita, l’ultimo oggi nel cremonese lascia biglietto -solo così potevamo stare insieme- messaggio disperato che mostra disagio interiore, alienazione dalla realtà [segue..] "

articolo completo su:
http://infanzia-adolescenza.info/lettere/stragi-amore

cordialità, fb
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Offline giovane

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Re: Le stragi nel nome dell’Amore. (c/stampa)
« Risposta #1 il: Luglio 08, 2010, 12:19:54 pm »

..l'articolo ha raggiunto 11 pubblicazioni su quotidiani riscontrati - altri probabili..

stacco per un po',
buone vacanze a tutti!

f.

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Re: Le stragi nel nome dell’Amore. (c/stampa)
« Risposta #2 il: Luglio 08, 2010, 12:51:10 pm »
Buone vacanze a te, Giovane!!!!!!

Sabato parto pure io e colgo l'occasione per augurare buone vacanze a tutti!!!
(Vi penserò da Santo Domingo  ;) :P )
Mai contraddire una femmina: riuscirà tranquillamente a farlo da sola in 5 minuti!
La donna che costa di meno è quella che paghi
E' la donna che porta la vita... ma è l'uomo che la finanzia!!!
"I fatti mi hanno dato talmente ragione che quasi me ne vergogno!" (Indro Montanelli)

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Re: Le stragi nel nome dell’Amore. (c/stampa)
« Risposta #3 il: Luglio 09, 2010, 15:32:17 pm »
Buone vacanze a te, Giovane!!!!!!

Sabato parto pure io e colgo l'occasione per augurare buone vacanze a tutti!!!
(Vi penserò da Santo Domingo  ;) :P )

appero! buon divertimento!

Offline COSMOS1

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Re: Le stragi nel nome dell’Amore. (c/stampa)
« Risposta #4 il: Luglio 12, 2010, 08:25:10 am »
viviamo in un'epoca che ha fatto dell'amore un idolo

non è facile uscirne, non è facile capire che ciò che noi chiamiamo amore non è l'Assoluto, non è Dio

certo che se nessuno rompe il silenzio, dovremo rassegnarci a questo incubo, di coloro che uccidone per amore!  :cry:
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Re: Le stragi nel nome dell’Amore. (c/stampa)
« Risposta #5 il: Luglio 12, 2010, 20:27:00 pm »
eccone un altro

non si può dire che l'abbia uccisa perchè odiava le donne
tirare in ballo il narcisismo e l'onore ferito è, a mio parere, altrettanto stupido
l'ha uccisa perchè l'amava
chi non lo capisce, è perchè non ha mai amato

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2010/12-luglio-2010/uccide-fidanzata-16-anni-si-suicida--1703364270996.shtml

è una forma di idolatria
ma i troppo intelligenti non sanno cos'è l'idolatria, quindi non capiscono nulla, quindi brancolano nel buio  :wacko:

Citazione
È accaduto ad Asseggiano, poco distante da Mestre
Uccide la fidanzata di 16 anni e si suicida
Un giovane di 30 anni ha sparato tre colpi di pistola alla ragazzina con cui aveva litigato e poi si è tolto la vita



VENEZIA - Omicidio-suicidio ad Asseggiano, vicino Mestre. Un ragazzo, Fabio Riccato di 30 anni, ha ucciso con tre colpi di pistola, sparati con una Smith & Wenson 357 Magnum, la fidanzata, Eleonora Noventa di 16 anni, e poi si è sparato al petto. Un quinto colpo, inesploso, era ancora nel caricatore. La giovane è stata colpita le prime due volte al torace e l'ultima alla testa. Sul posto è intervenuta la polizia. La ragazzina è l'ottava donna uccisa nelle ultime tre settimane in Italia da uomini lasciati o rifiutati.

LA LITE - Riccato si era laureato la scorsa settimana in biologia con 110 e lode. Secondo le prime ricostruzioni della vicenda, sembra che i due si frequentassero da circa un anno ma si erano lasciati proprio sabato sera al termine di una lite. Domenica mattina, in sella a una Vespa, lui si è avvicinato alla sua ex, che
era in bicicletta. Forse si erano dati appuntamento per chiarire. Prima hanno parlato, ma le parole sono diventate presto discussione. Lui ha tirato fuori la pistola e le ha sparato tre colpi. Quindi, ha rivolto l'arma verso se stesso e si è sparato in petto. L'uomo aveva un porto d’armi sportivo e deteneva regolarmente la pistola con cui ha sparato. Entrambi vivevano poco lontano da via Alfani, dove è avvenuta la tragedia.

A SPINEA - Cinque giorni fa (martedì scorso), a pochi chilometri da questa anonima via di un paese come tanti, un'altra tragedia innescata da dinamiche molto simili. A Spinea si piange ancora la morte di Roberta Vanin, 43 anni, uccisa dall'ex fidanzato di quattro anni più vecchio, Andrea Deaglio, che poi ha tentato il suicidio. Stando a quanto emerso dagli accertamenti dei carabinieri, tra i due, dopo la fine del rapporto, le liti erano quasi quotidiane. Non erano, comunque, mai arrivate ad una soglia di preoccupazione o sfociate in denunce. La situazione era precipitata da quando Roberta aveva avviato una nuova storia sentimentale, che Deaglio non ha voluto e saputo accettare.

Del caso si occupa il pm veneziano Roberto Terzo, che ha conferito l’incarico per l’autopsia su Fabio ed Eleonora.

Redazione online corriere.it
12 luglio 2010
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Re: Le stragi nel nome dell’Amore. (c/stampa)
« Risposta #6 il: Luglio 12, 2010, 20:50:29 pm »
Ma stiamo scherzando? Cioé ammazzare una persona perché si è lasciati!? Ma qui si stanno dando i numeri?!
La vita continua raga, si soffre, ci si dispera ma si va avanti per la propria strada.
Cioé uno che si era pure appena laureato con 110 e lode!
Per favore, siamo seri!
« Ultima modifica: Luglio 12, 2010, 20:59:45 pm da Giubizza »

Offline Jason

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Re: Le stragi nel nome dell’Amore. (c/stampa)
« Risposta #7 il: Luglio 12, 2010, 21:04:33 pm »
Ma stiamo scherzando? Cioé ammazzare una persona perché si è lasciati!? Ma qui si stanno dando i numeri?
La vita continua raga, si soffree, ci si dispera ma si va avanti per la propria strada.
Cioé uno che si era pure appena laureato con 110 e lode!
Per favore, siamo seri!

Giubì, il punto non è questo. Il punto è la menzogna " ti uccidono perchè sei una donna" , patetica puttanata alla quale ci credono solo i mentecatti (purtroppo ce ne sono troppi )  , la realtà è che quello l'ha uccisa perchè non si rassegnava alla separazione. E ovvio che è un mentecatto , perchè un uomo normale non ucciderebbe mai la ex fidanzata (anzi ringrazierebbe il cielo  :lol: :lol: :D :D :D :D :lol: :lol: :rolleyes: :rolleyes: tutta ironia, morto un papa se ne fa un altro, chiusa una porta si apre un portone  ) . L'esempio lo danno i padri separati, nonostante le cattiverie di buona parte (non tutte per carità)  delle simpatiche ex mogli, conducono civilmente le loro battaglie.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

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Re: Le stragi nel nome dell’Amore. (c/stampa)
« Risposta #8 il: Luglio 12, 2010, 22:25:58 pm »
L'esempio lo danno i padri separati, nonostante le cattiverie di buona parte (non tutte per carità)  delle simpatiche ex mogli, conducono civilmente le loro battaglie.

Appunto!

Offline mik

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Re: Le stragi nel nome dell’Amore. (c/stampa)
« Risposta #9 il: Luglio 13, 2010, 14:43:27 pm »
Ma stiamo scherzando? Cioé ammazzare una persona perché si è lasciati!? Ma qui si stanno dando i numeri?!
La vita continua raga, si soffre, ci si dispera ma si va avanti per la propria strada.
Cioé uno che si era pure appena laureato con 110 e lode!
Per favore, siamo seri!
D'accordo con te.Poi non credo che qui c'entri l'amore,semmai la fragilita' caratteriale di un ragazzo che forse sembrava piu' sano e felice esteriormente di quanto non fosse in realta'.
ciao

Offline mik

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Re: Le stragi nel nome dell’Amore. (c/stampa)
« Risposta #10 il: Luglio 13, 2010, 14:49:29 pm »
Giubì, il punto non è questo. Il punto è la menzogna " ti uccidono perchè sei una donna" , patetica puttanata alla quale ci credono solo i mentecatti (purtroppo ce ne sono troppi )  , la realtà è che quello l'ha uccisa perchè non si rassegnava alla separazione. E ovvio che è un mentecatto , perchè un uomo normale non ucciderebbe mai la ex fidanzata (anzi ringrazierebbe il cielo  :lol: :lol: :D :D :D :D :lol: :lol: :rolleyes: :rolleyes: tutta ironia, morto un papa se ne fa un altro, chiusa una porta si apre un portone  ) . L'esempio lo danno i padri separati, nonostante le cattiverie di buona parte (non tutte per carità)  delle simpatiche ex mogli, conducono civilmente le loro battaglie.
Naturalmente occorrerebbe conoscere a fondo la mente,i pensieri di quel ragazzo,ma sono comunque anch'io dell'opinione che non l'abbia uccisa perche' donna ma per una sua estrema fragilita' di fronte all'abbandono(a quello che lui forse ha sentito come un abbandono insopportabilmente doloroso).

ciao

Offline Una

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Re: Le stragi nel nome dell’Amore. (c/stampa)
« Risposta #11 il: Luglio 13, 2010, 15:08:14 pm »
Secondo me no.

Allora io credo che in casi del genere la motivazione individuale conti veramente poco. Sì, la fragilità, sì anche l'essere un po' mentecatti (mentecatto significa infatti "preso", "colpito" nella mente; captato, o meglio che ha "captato" una certa corrente di energie che adesso ne dirige i movimenti e i pensieri), tuttavia quello che davvero conta è il contesto in cui si vive.
Proprio quando le motivazioni degne di questo nome tendono a scarseggiare bisogna insospettirsi, nel senso che esiste anche una "volontà" inconscia di genere, di razza, di famiglia, che spesso sta dietro a questi drammi. L'uomo che ha ucciso la ragazza di 16 anni paradossalmente (ma non nel senso in cui lo dice la stampa) ha proprio ucciso un essere femminile in quanto tale, probabilmente sulla spinta delle infinite frustrazioni che dalla nascita ha subito dall'universo femminile. E aggiungerò di più, anche se non le ha subite lui in prima persona forse le ha subite suo padre, o suo zio, o suo fratello, o il suo migliore amico, e ha agito sulla spinta di un impulso atavico di difesa della sua "razza" maschile (ovviamente in un momento di perdita di forza della sua parte razionale). Credo che sia solo uno dei tanti segni degli stravolgimenti emotivi e non che si stanno per scatenare.

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Re: Le stragi nel nome dell’Amore. (c/stampa)
« Risposta #12 il: Luglio 13, 2010, 16:58:23 pm »

ha proprio ucciso un essere femminile in quanto tale, probabilmente sulla spinta delle infinite frustrazioni che dalla nascita ha subito dall'universo femminile.


 :cry:

vabbè, non è colpa tua, dai, ma dello schifo di cultura in cui siamo immersi

famme capi', ma se uno ha subito infinite frustrazioni dall'universo femminile, per andare ancora a cercare una donna deve avere proprio una perversione masochista infinita

ma poichè nessuno ha capacità infinite, nè nel bene nè nel male, il ragionamento è ovviamente paradossale!

d'altra parte è stupefacente che nessun intelligentone si ricordi di quello che dice la saggezza popolare. Forse troppo "popolare"? "volgare"?

il popolo dice che quando di mette una qualunque creatura al posto di Dio, non ci sono vie di fuga, si va alla morte e si produce morte

Noi viviamo nell'idolatria del corpo femminile (credo che l'idolatria dell'amore ormai sia superata), tutti, non solo i maschi.

L'idolatria femminile si manifesta con l'anoressia, la chirurgia estetica, la paranoia estetica, la depressione cronica di qualunque donna, la quale conoscendo i limiti del proprio corpo sa che non sarà mai come l'idolo della pubblicità o della televisione. Ma anche l'idolo della televisione sa che è tutta una finta, un fotoritocco.

L'idolatria maschile si manifesta con questi comportamenti irrazionali, per cui se lei ti lascia la vita è finita.

La cosa è molto semplice e chiara. I maschi devono capire che le donne non sono quegli esseri superiori che vorrebbero apparire. Si racconta di un monaco che si era preso una sbandata per una bella figa. Ne guarì quando lei morì e lui andò a contemplare e toccare il suo corpo in putrefazione.

Dobbiamo capire che le donne sono sempre e comunque troppo poco per noi, non basteranno mai al nostro desiderio!

E loro devono rassegnarsi ad essere quel poco che sono.

Nella nostra società è particolarmente difficile, ma è la via per la salute mentale maschile e femminile, la via d'uscita dalla violenza.
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Offline mik

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Re: Le stragi nel nome dell’Amore. (c/stampa)
« Risposta #13 il: Luglio 13, 2010, 17:24:24 pm »
Secondo me no.

Allora io credo che in casi del genere la motivazione individuale conti veramente poco. Sì, la fragilità, sì anche l'essere un po' mentecatti (mentecatto significa infatti "preso", "colpito" nella mente; captato, o meglio che ha "captato" una certa corrente di energie che adesso ne dirige i movimenti e i pensieri), tuttavia quello che davvero conta è il contesto in cui si vive.
Proprio quando le motivazioni degne di questo nome tendono a scarseggiare bisogna insospettirsi, nel senso che esiste anche una "volontà" inconscia di genere, di razza, di famiglia, che spesso sta dietro a questi drammi. L'uomo che ha ucciso la ragazza di 16 anni paradossalmente (ma non nel senso in cui lo dice la stampa) ha proprio ucciso un essere femminile in quanto tale, probabilmente sulla spinta delle infinite frustrazioni che dalla nascita ha subito dall'universo femminile. E aggiungerò di più, anche se non le ha subite lui in prima persona forse le ha subite suo padre, o suo zio, o suo fratello, o il suo migliore amico, e ha agito sulla spinta di un impulso atavico di difesa della sua "razza" maschile (ovviamente in un momento di perdita di forza della sua parte razionale). Credo che sia solo uno dei tanti segni degli stravolgimenti emotivi e non che si stanno per scatenare.

Quando parlavo di estrema fragilita' non intendevo riferirmi ad uno stato geneticamente determinato,ma all'insieme di condizionamenti genetici e ambientali/relazionali che ci costituiscono.
Questa" intollerabilita' dell'abbandono" puo' essere sorta,anzi quasi di certo e' sorta,in base a come ha vissuto le prime relazioni con la figura di accudimento primaria(che di solito e' la madre).
Nel momento in cui ci relazioniamo con altri umani tendiamo a ripetere gli schemi disfunzionali appresi nell'infanzia(gli psicoanalisti lo chiamano transfert) e ad agire come se,in qualche modo,fossimo ancora in quella lontana situazione .
Cos'abbia provocato in lui tale vulnerabilita' e' difficile dirlo per chiunque,ne' mi sembrerebbe giusto accollarne la responsabilita' ai genitori:per lo piu',essi sbagliano in buona fede e sono anch'essi condizionati da schemi disfunzionali appresi nell'infanzia.
ciao

Offline ilmarmocchio

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Re: Le stragi nel nome dell’Amore. (c/stampa)
« Risposta #14 il: Luglio 13, 2010, 20:06:50 pm »
Se i maschi fossero cresciuti da maschi e non ci fosse tuttas questa svenevolezza e sentimentalismo da 4 soldi, commercialmente indotto, forse certi avvenimenti, che comunque prevedono individui non a  posto, non si verificherebbero.
E che cavoli, morto un papa se ne fa un altro.
Si, c'e' una esasperazione dell'amore, dei sentimenti, e questi sono i risultati