cara Mistero, tu parti malissimo
Preferisci morire, rispetto allo stupro ?
tu conosci la morte ?
noi forse non conosciamo lo stupro, ma tu non conosci la morte, immensamente più grave dello stupro.
Allora , lasciamo perdere i luoghi comuni, compreso quello degli stupri non denunciati : se non sono denunciati, come facciamo a sapere che sono avvenuti ?
per favore , non paragoniamo lo stupro alla morte.
neanche per scherzo
quessti non sono scherzi:
Una bambina indiana di dieci anni si è data fuoco dopo essere stata violentata da due compagni a Firozabad (India centrale). ... La ragazzina era stata trascinata da due compagni in un campo abbandonato e violentata. Alcuni contadini attirati dalle sue urla hanno permesso l'arresto dei due. Tornata a casa, si è cosparsa il corpo di cherosene dandosi fuoco.Un detenuto di 25 anni, che stava scontando una condanna a 12 anni e sette mesi di reclusione per diverse rapine, si e' suicidato la sera di lunedi' scorso nel carcere di massima sicurezza di Bicocca. Il giovane lo scorso anno aveva denunciato di essere stato violentato nel carcere palermitano QESTO FATTO DESCRIVE MEGLIO DI ME COSA SIGNIFICA QUANDO DICO CHE LO STUPRO E' PEGGIO DELLA MORTE.
Valentina Cavalli (da Internet)
MILANO - Veniva da Casale Monferrato, Valentina. Era arrivata a Milano con tutto l'entusiasmo dei suoi 22 anni, affascinata dalla grande metropoli che offre tante opportunità ai giovani. Studiava medicina e aveva un fidanzato che amava. Una vita che stava sbocciando. Tutto è finito una sera di giugno del 2002, mentre Valentina e il suo ragazzo amoreggiavano in auto in un parcheggio. All'improvviso l'orrore, che distrugge per sempre i sogni e la vita di questa dolce e bella ragazza. Due uomini assalgono la coppietta, massacrano di botte il ragazzo e violentano a turno la ragazza, mente un terzo complice fa da «palo». Quel giorno Valentina Cavalli, come ha raccontato la madre ai giornalisti de «La Stampa», è morta una prima volta. A nulla sono serviti l'affetto dei genitori, gli sforzi della ragazza per riprendersi, la psicoterapia, addirittura gli studi universitari in quella materia. La ferita non è mai guarita.
CONDANNATI MA NON IN CARCERE - Valentina si è impiccata venerdì nella sua casa di Torino, a pianterreno in via Giulia di Barolo. Aveva scelto di lasciare Milano e aveva provato a rifarsi una vita in Piemonte, iscrivendosi all’università. Da sempre aveva denunciato il fatto, aveva collaborato alle indagini. Il processo è ancora in corso: i due autori della violenza, entrambi italiani, sono stati condannati in primo grado e in appello, ma non sono finiti in prigione, perché incensurati. Il terzo giovane, che aveva assistito allo stupro, non è stato condannato. Giovedì scorso Valentina aveva superato l’ultimo esame prima della specializzazione in neuropsichiatria. Venerdì mattina, prima del gesto, ha mandato un sms ai genitori scrivendo di avere un forte mal di testa. Non era la testa il problema.
Era il senso di vuoto per non avere più un'anima e un corpo suo.LE PAROLE DI VALENTINA - Bruna Cavalli, la madre di Valentina, ha riferito ai cronisti de «La Stampa» le parole che la figlia diceva spesso. «Mamma, sai cos'è che mi sconvolge di più? E' che quei due non mi hanno neanche chiesto scusa, non sembrano pentiti. La prigione non li aiuterà a rendersi conto della brutalità che hanno commesso. Hanno bisogno di un percorso interiore per rendersi conto del male che mi hanno fatto».
14 luglio 2008
MORIRE DENTRO PER SEMPRE, peggio che morire una volta per tutte...
e con questo chiudo