In rilievo > Leggi, sentenze e doppi standard antimaschili
Le donne protestano, gli uomini ci rimettono la pelle.
Massimo:
E' di oggi la notizia che in Iran hanno per la prima volta giustiziato (impiccandolo) un manifestante, tale Mohsen Shekari, a seguito delle rivolte orchestrate sicuramente da USA e Israele, ma effettuate dai giovani iraniani stanchi di vivere in un paese vittima delle sanzioni USA da decenni (sempre applicate ai regimi che non piacciono alla democrazia a stelle e striscie). Si dirà che tutto è cominciato con una ragazza malmenata e uccisa in una stazione di polizia. Certo, ma simili disgrazie capitano da sempre a ragazzi e uomini in posti poco raccomandabili (qualche volta capita anche nei paesi "civili" dell'Occidente) senza che simili accadimenti stimolino rivolte o ribellioni di un qualche rilievo. Sta però di fatto che il regime "misogino" di Teheran ha impiccato a seguito delle proteste un ragazzo, non una ragazza o una donna. A dispetto di quello che tanti "autorevoli" commentatori hanno previsto, la rivolta femminile in Iran è stata supportata anche da un notevole sostegno e partecipazione maschile di uomini e ragazzi che evidentemente non sono poi così attaccati ai loro privilegi "patriarcali" e "arcaici" da lasciare le donne sole ad affrontare la repressione del regime. Ma per il mainstream questo conta poco: ad essere esaltate devono soltanto essere le donne iraniane, che ci rimettano la pelle o meno. Ora la pelle ce l'ha lasciata un maschio e i giornali hanno sì dato la notizia ma senza alcuna drammatizzazione di sorta. E si capisce: quello non può essere un martire per la lotta per la libertà e l'emancipazione della donna iraniana, considerata la proboscide che si ritrova in mezzo alle gambe, ma è soltanto un "supporter"e come tale gli si deve dare lo stesso rilievo che si dà di solito al tifoso di una squadra di calcio che allo stadio muore per una caduta da un'impalcatura o per una bottigliata presa in testa nel corso di una rissa. Domani sarà e dovrà essere già dimenticato.
Vicus:
Riposi in pace ma gli zerbini non hanno confini
KasparHauser:
Sì però bisogna sapere che le donne vengono colpite in maniera diversa dagli uomini, come dice il maggiore giornale italiano:
Le forze di sicurezza iraniane stanno prendendo di mira proprio le donne, sparando ai loro volti, ai seni e ai genitali. Lo riporta il Guardian dopo avere intervistato medici in tutto il Paese che curano i manifestanti in segreto per evitare l'arresto: i sanitari hanno rilevato che le donne spesso arrivavano con ferite diverse rispetto agli uomini, colpiti invece alle gambe, alle natiche e alla schiena.
Infatti pare che se sei uomo ti ordinano prima di girarti e poi ti sparano.
Massimo:
--- Citazione da: KasparHauser - Dicembre 08, 2022, 20:51:17 pm ---Sì però bisogna sapere che le donne vengono colpite in maniera diversa dagli uomini, come dice il maggiore giornale italiano:
Le forze di sicurezza iraniane stanno prendendo di mira proprio le donne, sparando ai loro volti, ai seni e ai genitali. Lo riporta il Guardian dopo avere intervistato medici in tutto il Paese che curano i manifestanti in segreto per evitare l'arresto: i sanitari hanno rilevato che le donne spesso arrivavano con ferite diverse rispetto agli uomini, colpiti invece alle gambe, alle natiche e alla schiena.
Infatti pare che se sei uomo ti ordinano prima di girarti e poi ti sparano.
--- Termina citazione ---
Sta sempre di fatto però che ad essere giustiziato ieri è stato un uomo. A quando la prima donna iraniana impiccata per le proteste?
KasparHauser:
Il problema della stampa uniformata internazionale si chiama sipperò.
Se c'è qualcosa che danneggia le donne c'è un problema di uomini che odiano le donne. Se invece a essere danneggiati sono gli uomini ecco che arriva il sipperò, non sia mai che adesso le disgrazie degli uomini si prendono la scena.
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