A proposito del monolite, mi viene in mente anche "001 Odissea nello spazio", con la sua preconizzazione del dominio delle macchine.
Le Corbusier fu il primo a teorizzare "macchine per abitare", ossia abitazioni per uomini-macchina. Tra i suoi più allucinanti progetti, condomini lunghi chilometri realizzati sotto viadotti di autostrade (Genova col suo mestoso ed austero centro storico è non poco deturpata da svincoli come quelli).
Per capire le chiese di Le Corbusier, con le loro grottesche minuscole finestre che deformano l'esterno e dividono dalla creazione, ed anche la sua ossessione di "bloccare" la natura con rigide cornici* (che in un noto convento domenicano diventano addirittura muri che escludono totalmente la veduta del paesaggio circostante) bisogna tener conto che discendeva da un'antica famiglia di eretici albigesi, che consideravano la natura e lo stesso corpo umano una "prigione". Un mondo creato da un dio minore (demiurgo) da cui secondo lo gnostico Giordano Bruno (anche lui guarda caso domenicano) ci si poteva liberare tramite le passioni, considerate "finestre dell'anima". E' un tema molto vasto qui solo accennato.
Quanto all'uomo (homo sapiens) la Chiesa modernista dominante ne parla e ciancia molto più di Dio.
Vedi sopra. La dimensione sacra dell'
uomo liquefatta in un umanitarismo femminilizzato senza Dio (Padre).
* Si veda villa Savoye a Poissy. Impossibile contemplare il paesaggio da quelle aperture:
Meritato finale per quell'obbrobrio:
Trovo evocativa anche
quest'opera d'arte moderna che sembra celebrare il fallimento della modernità, riproducendo la villa in modalità Titanic:
Dalla presentazione dell'opera:
"L'opera di Havsteen-Mikkelsen, una replica della celebre abitazione realizzata dall'architetto svizzero-francese, vuole essere un simbolo di come la tecnologia stia affondando i valori umani"