La pertinacia con la quale le donne in posti di potere in Ucraina e in Europa (v. Baerbock, Marin, Truss, Meloni) promuovono iniziative e/o leggi per prolungare in tutti i modi la guerra, punire sempre più duramente gli uomini che riluttano a farsi mandare al macello o semplicemente gli riducono la pensione fanno inevitabilmente pensare ad una esplicita politica antimaschile.
Già, ma resta sempre una domanda (retorica): gli uomini, quelli che contano - anzi, che dovrebbero contare - dove sono ?
Che dicono ?
Cosa fanno ?
Perché, diciamolo, le femminucce fanno semplicemente quello che i coglioni di sesso maschile permettono loro di fare.
Faccio notare che le femmine non sanno creare eserciti né corpi di polizia, figuriamoci finanziarli...
Casomai son
bravissime a parassitare ogni ambito maschile, questo sì, tramite piagnistei, colpevolizzazioni e rotture di coglioni di vario genere.
Ergo, il problema numero uno degli uomini non sono le femmine - femministe dichiarate o meno -, ma i propri simili, cioè gli "altri uomini".