Autore Topic: Il vino fa male, ma possiamo introdurre gli insetti nella nostra dieta  (Letto 328 volte)

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Offline Vicus

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“Possono essere tossici”. Insetti e farina di grillo, cosa ci nascondono e perché non sono fatti per gli esseri umani

Il vino fa male, ma possiamo introdurre gli insetti nella nostra dieta. Surreale, vero? Eppure è quello che ci fa sapere l’Unione europea, che non manca mai di penalizzare le eccellenze della cucina italiana, per poi proporre alimenti discutibili senza nemmeno effettuare le opportune verifiche sanitarie. Il 3 gennaio 2023 la Commissione europea, previo parere favorevole dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), ha autorizzato l’immissione in commercio di polvere parzialmente sgrassata di grilli domestici, come richiesto da Bruxelles nel luglio 2020. Non solo i grilli, peraltro. La Ue ha già autorizzato per la vendita anche la larva gialla della farina e la locusta migratoria.
Insieme alla farina di carcassa di grillo, queste prelibatezze potremo trovarle nel pane, in cracker e grissini, nelle barrette ai cereali, nelle birre, nelle patatine e in altri alimenti. Ma c’è un piccolo problema: gli insetti possono essere tossici o provocare reazioni allergiche. Il bello è che lo scrive la stessa Commissione, che infatti ha raccomandato di svolgere ulteriori ricerche sull’allergenicità della farina di grillo. Eppure, subito dopo, nel documento appare una frase sconcertante: “la Commissione ritiene che non sia opportuno includere nell’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti autorizzati alcun requisito specifico in materia di etichettatura relativo alla possibilità che Acheta domesticus causi una sensibilizzazione primaria”. Cioè, prima dicono che non ci sono studi sufficienti a dimostrare che la farina di grillo sia innocua. Poi che “non riengono opportuno” segnararlo sulle etichette alimentari.
Se non fosse un problema maledettamente serio, sembrerebbe una barzelletta. Però non fa ridere. Perché gli insetti contengono “chitina”, che non può essere digerita dal nostro intestino. Sono cibo per uccelli e rettili, non per gli umani. In compenso la chitina può favorire l’insorgere di malattie e infezioni parassitarie anche gravi, oltre a essere potenzialmente cancerogena. Poi, esistono due categorie di insetti tossici per gli esseri umani: i fanerotossici e i criptotossici. Altro piccolo problema, gli insetti possono essere contaminati da patogeni come la salmonella, l’E. coli o il Campylobacter e ospitano spesso parassiti. Perciò possono essere contaminati da pesticidi e antiparassitari.
Inoltre il consumo di farine di grillo può provocare reazioni dannose nelle persone allergiche ai crostacei, ai molluschi e agli acari della polvere. Ma non basta: il substrato con cui vengono alimentati gli insetti contiene ulteriori allergeni i quali possono risultare presenti negli alimenti. Ce n’è abbastanza per chiedere che non sia consentito l’utilizzo di farine di insetto, almeno sino a che non saranno realizzati studi seri e approfonditi sulle conseguenze che possono provocare. E’ ora di finirla di giocare con la salute della gente per favorire gli interessi economici dei soliti noti.

Fonte: Danni Collaterali
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