Passare alternativamente da mamma a papà fa male ai figli
La genitorialità condivisa, ossia quella situazione comune a molte famiglie di separati dove il bambino ora sta con la mamma e ora con il papà, farebbe bene ai genitori che possono godere della presenza dei figli, ma male proprio ai figli.
È quanto sostiene la dottoressa Jennifer McIntosh, professore di psicologa presso la Trobe University di Melbourne (Australia) dopo aver condotto una ricerca che mostra come i bambini da zero a quattro anni siano soggetti a disturbi da "genitorialità condivisa".
In particolare, quelli sotto i due anni di età che trascorrono una notte, una settimana o più tempo lontani da quello che è identificato come il genitore primario che si prende maggiormente più cura di lui soffrono di irritabilità, ansia da separazione e sono più propensi alle lacrime e più difficili da consolare.
Quelli più grandi di un anno mostrano, oltre a maggiori segni di ansia, anche disturbi alimentari, del comportamento e aggressività.
La professoressa McIntosh, tuttavia tiene a precisare che sebbene i risultati di questo studio mostrino che i bambini possono soffrire dell’allontanamento dal genitore primario, questo non vuole necessariamente dire che per i bambini al di sotto dei quattro anni sia vietato soggiornare dall’altro genitore. La migliore soluzione potrebbe essere che il genitore visto come secondario sia più presente nella vita del piccolo che, in questo modo, in sua presenza possa sentire meno la mancanza dell’altro che, di solito, è anche visto come un importante punto di riferimento.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Genitore primario, genitore secondario
Nel 2010 devo ancora sentire ste cose...ma chissà comunque qual'è il genitore primario