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Genitori entrambi stranieri per più di un nato su cinque al Nord

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estratti da:

https://www.istat.it/it/files//2022/12/report-natalita-2021.pdf


Dal 2012 al 2021 diminuiscono anche i nati con almeno un genitore straniero (21.461 in meno) che,
con 85.878 unità, costituiscono il 21,5% del totale dei nati.


[...]
Nel 2021 hanno acquisito la cittadinanza italiana 121.457 stranieri. Le donne sono 61.544, il 50,7% del
totale e, di queste, il 57,9% ha un’età compresa tra 15 e 49 anni. Le donne albanesi divenute italiane
nel 2021 sono oltre 11 mila, il 17,9% del totale; quelle marocchine circa 8.200 (13,3%) e quelle di origine
rumena poco meno di 5.600 (9,1%). Nel complesso, queste collettività rappresentano oltre il 40% delle
acquisizioni di cittadinanza da parte di donne straniere,

[...]


Genitori entrambi stranieri per più di un nato su cinque al Nord
L’incidenza delle nascite da genitori entrambi stranieri sul totale dei nati è notoriamente molto più
elevata nelle regioni del Nord (20,6% nel Nord-est, 20,1% nel Nord-ovest) dove la presenza straniera
è più stabile e radicata e, in misura minore, in quelle del Centro (15,9%); nel Mezzogiorno l’incidenza
è molto inferiore (5,6% al Sud e 5,2% nelle Isole). A livello Italia è il 14,2%, pari a quello del Lazio.
Nel 2021 è di cittadinanza straniera quasi un nato su quattro in Emilia-Romagna (24%), il 20,9% in
Liguria, il 20,6% in Lombardia e più o meno un nato su cinque in Veneto, Toscana e Piemonte. Al
Centro sono il 15,9% mentre nel Mezzogiorno la percentuale è decisamente più contenuta in quasi tutte
le regioni (il minimo si registra in Sardegna 4,4%), con l’eccezione dell’Abruzzo (9,2%)

Utente cancellato:
intendiamoci: per me non è un problema che siano stranieri ma è indice di quanto pochi figli abbiano gli italiani e  questa è sia colpa della nostra impostazione culturale sia colpa dello Stato che non favorisce le coppie

Vicus:
Ma favorisce gli stranieri

Utente cancellato:

--- Citazione da: Vicus - Febbraio 22, 2023, 22:09:24 pm ---Ma favorisce gli stranieri

--- Termina citazione ---

neanche loro.
solo che loro se ne sbattano di aver determinati standard del livello di vita e quindi i figli li fanno lo stesso.

bluerosso:
La Germania, che certo investe molto di più dell'Italia nelle politiche sociali per la famiglia, ha un indice di natalità più basso di quello italiano.
A dimostrazione che al crescere del benessere economico degli stati e quindi degli individui, non si hanno automaticamente incrementi significativi della popolazione.
Vero il contrario.
Creare una famiglia e figliare è un fatto eminentemente socioculturale, gli aspetti economici seguono a corredo.
Ma non sono decisivi.
Noi (occidente) stiamo attraversando un periodo storico fortemente caratterizzato da un pensiero (femminismo/progressismo) che ha tra i suoi obiettivi fondanti (oramai abbondantemente raggiunti) il superamento/indebolimento dell'istituto familiare e della sessualità procreativa.
La stragrande maggioranza del sesso femminile ed una parte cospicua di quello maschile hanno da tempo fatto loro questi principi.
Questo spiega i numeri ed il trend.
Possono piovere soldi dagli elicotteri del Dipartimento per le Politiche della Famiglia...ma non si avrà nessuna controtendenza.
Possono triplicare gli asili ed i reparti di ostetricia, ma serviranno solo a far stare più comodi i pochi bambini che nasceranno.

Che poi mi domando se il problema demografico in occidente sia, al di là delle argomentazioni di circostanza e del timore economicista del collasso del sistema pensionistico, effettivamente in cima alle preoccupazioni delle varie istituzioni interessate.
Dubito...
Sorrido sempre quando ascolto i demografi che si lagnano (giustamente) di essere rimasti inascoltati negli ultimi decenni.

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